Roma, la rivoluzione non abita più qui

Di Francesco ha portato la Roma nel futuro gettando le basi per iniziare a vincere anche nel nostro campionato, nel quale è mancata la continuità che invece quest’anno si è vista in Champions League. Come riporta Il Messaggero, la proprietà americana è pronta per il definitivo salto di qualità grazie ai 100 milioni di introiti Uefa che, insieme con il nuovo main sponsor (40 milioni + bonus in 3 anni), aiuteranno Monchi a impostare il prossimo mercato. La sintonia assoluta tra la tifoseria e la squadra però è la più grande conquista di Di Francesco. La Champions lancia, insomma, la Roma. Ora c’è solo da raccogliere quanto seminato in questa annata, con il club tornato dopo 34 anni nei primi 4 d’Europa. Il 1° step è entrare tra le migliori 4 della Serie A per dare un seguito all’avventura nel principale torneo continentale. Poi c’è da affrontare il perfezionamento della rosa. Non sarà, però, l’anno zero: la Roma terza, lontana 18 punti dalla Juventus prima e 14 dal Napoli secondo, nel prossimo campionato avrà il vantaggio di partire, rispetto alle rivali, con la certezza di avere Di Francesco in panchina. Allegri e Sarri potrebbero infatti salutare in contemporanea. Andranno confermati «i giocatori forti» come ha ricordato De Rossi mercoledì sera. Il mercato dovrà essere mirato alle esigenze dell’allenatore: ogni reparto sarà rivisitato da Monchi. Ma per rispettare il Fair Play finanziario almeno una cessione va messa in preventivo dopo la fine del campionato: Strootman è il principale candidato, subito dietro c’è Florenzi. L’augurio infine è che nessuno, dopo il mondiale in Russia, si presenti a Trigoria per chiedere Alisson.

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