Sono stati assolti in secondo grado i tifosi della Roma finiti a processo con l’accusa di minaccia aggravata a pubblico ufficiale, nell’ambito del contestato Roma–Juventus del 30 agosto 2015. L’episodio, che aveva acceso la tensione tra forze dell’ordine e sostenitori giallorossi, era legato all’introduzione delle barriere nelle curve. Nel corso della gara, gli agenti erano intervenuti direttamente nei settori caldi dello stadio, innescando proteste e vivaci discussioni, dalle quali erano poi scaturite le contestazioni penali.
La Corte d’appello ha pronunciato la propria decisione al termine di un procedimento durato dieci anni: tre imputati sono stati assolti perché ‘il fatto non sussiste’, mentre per gli altri è stata dichiarata la non colpevolezza per intervenuta prescrizione. Il verdetto chiude un iter giudiziario estenuante e complesso, che – secondo le difese – aveva finito per colpire in maniera sproporzionata i supporter coinvolti.
