Roma, i grandi acquisti di Sabatini brillano solo lontano da Trigoria

destro rossettini

Messaggero.it (A.Angeloni) – La giornata dei rimpianti, delle dita mangiate, dei capelli strappati. Non per i punti persi a Torino (o almeno non solo per quelli), ma per ciò che di Roma lampeggia lontano dal Raccordo Anulare. Oggi c’è da tirare giù qualche lacrimuccia solo nel sentirsi augurare da Ljajic, dopo la rete al Genoa che ha dato il primato in classifica all’Inter, che qualcuno a Trigoria «magari si mangerà le mani». Tiè, ci mancava pure questa. Qualcuno fa subito notare come Salah abbia segnato più di Destro e Adem messi insieme. Vero, ma Iturbe? Forse il paragone va fatto con l’argentino e non con l’egiziano, questo è il problema. Ma andiamo oltre. Dicevamo di Destro, due gol contro il Napoli (non contiamo quello proprio contro la Roma). Mattia è stato salvato da Sabatini, sì almeno con lui c’è riuscito. A Bologna ha ritrovato sorrisi e gol. Colpa sua, qui sì era incupito. Ma come mai qui si incupiscono tutti? Non si sa, forse sarà colpa del solito ambiente romano o delle radio, non certo di scelte tecniche poco illuminanti. Che vorrà dire, ancora non lo abbiamo capito.

Doumbia è un altro che ha evitato l’ambiente romano e ha ritrovato energia a Mosca: è un’altra persona, felice, rivalutato, sembra un calciatore. Poi? Sorvoliamo sulla ottima prestazione di Skorupski (a Verona) e di un Paredes che ha ritrovato il vigore del pre Roma; vogliamo sorvolare pure degli scaricati non illustri? Cioè di quei ragazzi lasciati partire per dare posto ad altri, che qui fanno la muffa: Politano, uno dei migliori (sempre) del Sassuolo, Pellegrini, che ieri ha affossato Montella (ecco, Vincenzino per ora non si fa rimpiangere) e la sua Sampdoria, Federico Ricci e Balasa che nel Crotone trovano spazio e gioie. Lasciamo stare pure Romagnoli? Ma sì, meglio. Lui se n’è voluto andare e a Sabatini hanno fatto un monumento, festeggiando la grande plusvalenza (una volta si festeggiavano le vittorie, oggi il più sulle compravendite), compresa quella per Bertolacci, lui meno in auge in questo momento. Tutto qui? No, per non farci mancare niente, Tony Sanabria ha segnato una tripletta in Spagna: il suo Gijon ha battuto tre a zero Las Palmas. La morale: Sabatini è bravissimo a individuare i giocatori, ma poi questi si fanno strada altrove. Sarà l’ambiente romano o scelte tecniche (cessioni) poco illuminanti…

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