Corriere dello Sport – Emergenza Siena, Gago a rischio

Mezz’ora di partita e una brutta notizia per la Roma. Gago, che in campo non era stato tra i migliori, è uscito zoppicando, scendendo le scalette dell’uscita del Massimino con una certa difficoltà. Problema muscolare alla coscia destra.[…] Le condizioni del mediano argentino andranno valutate in questi giorni, ma trattandosi di un infortunio muscolare, e ben sapendo che il tecnico giallorosso non vuole mai rischiare nulla in tal senso, è davvero difficile immaginare oggi un suo impiego per la sfida alla squadra di Sannino. E a centrocampo la Roma dovrà anche fare a meno di De Rossi, titolare nel ruolo di mediano centrale, che in Toscana non ci sarà perché dovrà scontare un turno di squalifica. Ecco l’allarme allora: chi sarà il regista difensivo? A oggi è tutto un rebus, con il giovane Viviani, Greco, Simplicio, Perrotta (ieri out) e, a questo punto anche l’ultimo arrivato Marquinho, in attesa di sapere cosa accadrà.

LEADER – Chi invece a Siena ci sarà sicuramente è Juan che ha parlato con la stampa brasiliana. Diffidato, il brasiliano a Catania non è stato ammonito. In questo momento la difesa giallorossa si basa sulle prestazioni del brasiliano. Che negli ultimi dieci giorni ha trovato due volte la via della rete, entrambe di testa, a Cagliari e contro l’Inter. In tutte e due le occasioni è stato servito da un calcio d’angolo di Totti. «Il capitano è un fuoriclasse, con lui in campo la differenza c’è eccome, sia in termini di fiducia che in termini di rispetto di avversari e arbitri. E a trentacinque anni continua a fare la differenza. I miei gol? Frutto dell’allenamento Juan ha parlato in Brasile: «Il nostro tecnico ha cambiato il modo in cui giochiamo con un calcio nuovo» sui calci piazzati. Poi è chiaro che bisogna saper scegliere il tempo giusto per saltare e prendere bene il pallone (l’esempio migliore è il gol di Cagliari, quello che valse il momentaneo 1-1, ndr). Puntiamo sui calci piazzati perché in gruppo abbiamo giocatori che calciano molto bene il pallone. Per me, ovvio, è una grande soddisfazione segnare e aiutare la squadra. In particolare mi ha fatto piacere fare gol in un big match come è stato quello contro l’Inter di domenica scorsa.

E poi contro i nerazzurri abbiamo vinto, mentre le altre due reti le ho fatte in una sconfitta (Cagliari, ndr) e in una partita già decisa (nel 5-1 con il Cesena Juan segnò il quarto gol, ndr)» . Ma anche ieri, per un soffio, Juan non riusciva a fare lo stesso. Poi la sorpresa: «Comunque quando giocavo nel Flamengo segnavo anche di più. Ero più giovane e andavo sempre all’attacco…» . A proposito, il Flamengo continua a fare la corte a Juan: «Ma ora sono legato alla Roma. I contatti ci sono sempre, ma finora mai nessuno è stato ufficiale. Vedremo in futuro» . Legato alla Roma. Perché Juan è entusiasta dei nuovi metodi, quelli di Luis Enrique: «Ha cambiato il nostro gioco, con un calcio del tutto nuovo in Italia. La squadra per dargli retta sta lavorando duramente. Dopo un periodo di adattamento stiamo raccogliendo i frutti. Possiamo giocarcela con tutti, ma dobbiamo trovare continuità» . Infine un commento sul connazionale Marquinho: «Lo aiuteremo per inserirsi, lo faremo sentire a casa. E’ uno adatto al nostro gioco».
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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