Roma, futuro avvelenato

Il futuro della Roma si scrive nella Capitale, ma si legge a Reggio Emilia. In casa 2000 tifosi si sono presentati davanti alla sede di via Tolstoj all’Eur urlando la loro rabbia chiedendo a Pallotta e al management di andare via. Fuori casa i 23 convocati da Ranieri cercano i 3 punti per rimanere in zona Champions che potrebbe non arrivare anche nel caso di en plein. Se il presente è avvelenato, il futuro è indecifrabile. I tifosi non hanno più fiducia nella proprietà americana per via del mancato rinnovo a De Rossi. La protesta è di forte impatto mediatico, ma non farà cambiare idea a chi governa in America e in Inghilterra. Presto a Trigoria si presenterà l’ottavo allenatore dell’era USA e il candidato con più chance resta Gasperini che va bene a Pallotta, alla dirigenza e al nuovo ds Petrachi. Via libera anche dal presidente-ombra Baldini, che però insiste ancora per Sarri tentando un ribaltone. La Roma, comunque, ripartirà da zero: via i senatori con De Rossi che è stato soltanto il prologo. Andranno anche Kolarov e Dzeko, mentre sono da verificare alcune posizione dopo aver interpellato il nuovo tecnico, si parla di Fazio, Nzonzi, Pastore, Perotti, Santon e Olsen. Largo ai giovani, quelli che sono già a Trigoria e quelli che arriveranno. Le clausole presenti su Manolas e Pellegrini mettono a rischio anche altri due titolari della squadra che verrà. Intanto il match contro il Sassuolo passa in secondo piano. Ranieri ha perso il greco, ma ha ritrovato l’azzurro e vorrebbe salvaguardare De Rossi che psicologicamente è provato. Pastore insidia Zaniolo, ma solo se il sistema di gioco sarà il 4-2-3-1. Lo riporta Il Messaggero.

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