Roma, Dzeko tra colpi di magia e conti in sospeso con l’Atalanta

La sua esultanza rabbiosa dopo il gol al Torino, domenica scorsa, spiega meglio di qualsiasi parola quanto Edin Dzeko si senta, ormai, romanista. Quella maglia tolta a fatica, che a molti ha ricordato lo spogliarello di Totti dopo il gol col Parma del 17 giugno del 2001, e quella corsa sotto il settore sono stati il suo modo di ribadire che la scelta di rimanere in giallorosso è stata una vera e propria benedizione. Il gol ai granata, il 74esimo in 140 partite in giallorosso, è stato solo la punta dell’iceberg in una prestazione in cui ha collezionato anche due pali ed in cui ha lavorato da rifinitore, con 13 passaggi riusciti sui 15 tentati. Se la Roma non è Dzeko-dipendente poco ci manca e la sensazione è che anche quest’anno, come nella passata stagione, sarà difficile vederlo fuori dalla formazione titolare per scelta tecnica.Come riporta il quotidiano Corriere della Sera, contro l’Atalanta il tridente offensivo potrebbe essere guidato dal bosniaco con Kluivert e Schick sugli esterni. I nerazzurri sono una vera e propria bestia nera per Dzeko, che in tre occasioni all’Olimpico ha rimediato due sconfitte ed un pareggio, nonostante due reti nelle ultime due gare. Lunedì sera proverà ad invertire la tendenza.

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