Gazzetta dello Sport (S.Vernazza) – Tre vittorie, quattro pareggi e nessuna sconfitta. Discreto il bilancio delle italiane nel primo giro di coppe europee. Forse siamo fuori dal tunnel, nel senso che ci siamo lasciati alle spalle gli anni peggiori, i tempi in cui si subivano sconfitte contro squadre oscure e il raggiungimento dei quarti era percepito come un traguardo notevole. Ieri Roma Atalanta hanno vinto in Europa League e la Fiorentina  in Conference si è presa un punto a Genk, un pareggio che si può leggere in modi diversi, tra rimpianti e sollievo.

Il gol della vittoria della Roma Tiraspol contro lo Sheriff contiene i semi di un futuro incombente: Dybala-Lukaku-Dybala-Cristante-Lukaku (gol). Un gioco di specchi, tutto di prima e in verticale, con Cristante “intruso” illuminante, suo il tacco geniale dell’assist, ma con un’evidenza, le prove tecniche di collaborazione sempre più avanzate tra Dybala Lukaku, attaccanti complementari come pochi altri.

Una combinazione di classe e di potenza che può portare lontano la Roma. La prevalenza delle qualità individuali, la dimostrazione di come due talenti naturali riescano a cercarsi, trovarsi e capirsi senza la necessità di un gioco forte che li leghi, perché Dybala Lukaku, il numero 10 e il numero 9 come se li immaginano i bambini, si integrano con naturalezza, da soli.