Il Messaggero (S. Carina) – Non segnano gli attaccanti? Ci pensano i difensori. Anche a Nizza, nell’esordio europeo della Roma segnato dagli incidenti della vigilia e del pre-partita, il marchio di Gasperini lascia il segno. Finisce 2-1 grazie alle reti in tre minuti di Ndicka e Mancini, con la retroguardia protagonista sia davanti che dietro, soffrendo solo nel finale dopo un rigore discusso trasformato da Moffi su ingenuità di Pisilli.
La svolta arriva con l’ingresso di Pellegrini, che in pochi minuti cambia il volto della gara: due conclusioni pericolose, un filtrante illuminante per Dovbyk e soprattutto l’assist da corner per l’1-0. Il capitano, tornato a guidare i compagni, diventa il simbolo di una squadra che cerca continuità e non rivincite. Il colpo del ko è un’azione di matrice gasperiniana: Tsimikas arriva in corsa, cross e gol di Mancini.