Corriere dello Sport – De Rossi, l’intesa c’è ma manca la firma

I giorni passano, le voci si rincorrono, il contratto è sempre lì: pronto eppure spento, scritto eppure vuoto. Daniele De Rossi e la Roma si sono giuratiamore ma non eterna fedeltà, come cantavano i Litfiba. Qual è il problema? Perché non arriva la firma per il rinnovo contrattuale, o almeno l’annuncio dell’addio? Mancano 186 giorni alla scadenza e tutto tace.  «Mi hanno detto, ho sentito, sai che»  sono espressioni sempre più frequenti nelle chiacchiere da bar. Però i fatti parlano chiaro: in questo momento la Lega non ha incamerato il nuovo contratto. (…)

SOLDI – La situazione è questa: nella sostanza, anche se non nei dettagli, De Rossi è disposto ad accettare un’offerta da sei milioni netti, moltiplicati per quattro anni e mezzo di contratto. In quel caso, non avrebbe rimpianti e si accollerebbe il rischio di una carriera non necessariamente vincente. L’ha detto chiaro e tondo alla Roma. Non a Natale, prima di partire per le vacanze, ma intorno a fine novembre. Le cifre lo piazzerebbero nel  privé  dei centrocampisti più ricchi del mondo,sui livelli di Lampard o Gerrard, i suoi idoli. Sul totale c’è un’intesa tra le parti, il prolungamento si costruisce su questo ordine di grandezza. Deve essere sistemata invece la divisione tra lo stipendio fisso e i bonus, che non convince appieno il giocatore. E va definito l’importo della commissione che spetta al procuratore, Sergio Berti.

IL BLOCCO –  Su un insieme di accessori, che uno sopra all’altro diventano necessari, si è incagliata la negoziazione, con il benestare di De Rossi che non ha fretta di firmare e sfrutta il vantaggio di essere ormai libero di giocare per qualunque squadra: in Italia c’è stato un sondaggio del Milan; in Inghilterra il Manchester City lo aspetta; in Spagna c’è Mourinho che gli manda sms da Madrid e che già l’anno scorso, dopo la finale di Coppa Italia vinta alla guida dell’Inter, gli aveva chiesto di seguirlo, a Milano o altrove. Tutte e tre le società, chiaramente, offrono di più della Roma. Il Manchester City addirittura  molto di più: circa 8 milioni netti. Per Mancini, De Rossi è un bisogno immediato visto che Yaya Toure parte per la Coppa d’Africa. E allora lo sceicco del City potrebbe inviare un bonifico da 10 milioni per prenderlo immediatamente.

LA STRATEGIA – Baldini però non ha smesso di sperare. Anzi, rimane ottimista perché conosce l’amore di De Rossi per la città, per la maglia, per gli affetti. Anche Totti, che non parla mai a caso e che in passato si è trovato in una posizione simile, è stato chiaro:«Daniele, devi firmare a qualunque cifra per il bene della società di cui sei tifoso».
Corriere dello Sport – Roberto Maida

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