Roma, con Dybala cambia tutto. C’è tanta discontinuità, ma Mourinho sa come si fa

Gazzetta dello Sport (F.Licari) – Dalle ultime indicazioni – tre ko nelle ultime cinque giornate – anche la Roma non può essere ottimista sul futuro con vista Champions. Non c’è continuità di risultati, sono troppe le 8 sconfitte (solo l’Inter è peggio con 9), frequenti gli errori difensivi e l’attacco fatica: 35 gol sono uno score da metà classifica,

Mancano uomini chiave della precedente stagione, su tutti l’irriconoscibile Abraham, e Pellegrini è lontano dal 10 modernissimo che aveva incantato tutti. Non basta Dybala, sebbene l’ex juventino sia la “sliding door” di Mou: c’è una Roma con lui in campo e una, molto diversa, senza.

Ma anche Mou deve proporre qualcosa di diverso dall’immagine speculativa del derby e frequente in stagione: l’assalto finale alla Lazio ha spiegato che la Roma può permettersi un assetto più propositivo. Il tecnico ha dalla sua i tifosi ed è atteso da un quarto di Europa League con il Feyenoord che può fare da propulsore di energie.

Ci sono però calendari migliori: tre sfide dirette (AtalantaMilan Inter), più TorinoUdinese Fiorentina. Non sarà facile rientrare tra le prime quattro ma Mou, quando ha completato un’intera stagione con un club, ha conquistato un posto in Champions dodici volte su quattordici, e nelle due fallite (United e Roma) ha vinto Euroleague Conference.

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