Corriere dello Sport – Nel Cda di domani entreranno due uomini indicati da Pallotta. DiBenedetto, “addio” smentito

L’improvvisa partenza per gli Stati Uniti, un’intervista programmatica del socio Pallotta, l’imminente Consiglio di amministrazione che ritoccherà l’assetto societario. Partendo da queste certezze, il sito Dagospia ieri ha pubblicato la notizia delle «ore contate» di Thomas DiBenedetto come presidente della Roma. (…)

CHIARIMENTI – In serata sono arrivate le rettifiche, filtrate da fonti bancarie internazionali. E’ stato smentito l’addio di DiBenedetto, non i problemi di gestione della società che si sono presentati quando Pallotta ha preteso di seguire più da vicino l’investimento Roma, inserendo due uomini di fiducia nel Cda (uno sarà Mark Pannes del fondo Raptor, atteso già oggi a Trigoria) che si terrà domani pomeriggio, poche ore prima della cena di Natale della squadra. Non è soltanto una questione di principio legata al potere decisionale, che comunque garantisce prestigio e visibilità: nella torta degli 1,28 milioni che spettano al Consiglio, la fetta più grossa sarebbe andata a DiBenedetto, con un pezzetto marginale girato all’a.d. Fenucci. (…)

FUTURO  – Quindi adesso che succede? Se la vedranno i soci, che potrebbero anche litigare in un futuro più o meno vicino. Ma non esiste l’ipotesi di distacco dalla Roma dei proprietari americani. Pallotta in testa. E qualsiasi scenario non cambierebbe le strategie societarie più urgenti: l’aumento di capitale, che supererà la quota prevista inizialmente (50 milioni), e gli acquisti sul mercato di gennaio, resi necessari dalle difficoltà della squadra. Il Cda convocherà l’assemblea degli azionisti che per legge dovrà deliberare la ricapitalizzazione: i soldi cominceranno a muoversi nel 2012.

PROGETTI  – Intanto, Pallotta è uscito allo scoperto parlando a uno dei quotidiani più importanti del mondo: il New York Times.  «Vogliamo costruire una società capace di competere ai livelli più alti – ha detto – e allo stesso tempo sviluppare una piattaforma mediatica che permetta ai tifosi di tutto il mondo di seguire la Roma costantemente» . Pallotta, che ai suoi collaboratori confida spesso di voler creare un  «billion dollar club» , un club capace di fatturare un miliardo di dollari, ha chiarito i principali punti su cui lavorare: «Bisogna attrarre le famiglie, rendendo più accogliente lo stadio che abbiamo, sapendo che ne dovremo costruire uno nuovo a Roma; è necessario migliorare la presenza digitale sulla rete; inoltre, è nostra intenzione organizzare dei tour in America e in Asia per consentire ai fans di assistere alle partite della Roma dal vivo» . Sulla globalizzazione gli americani non transigono.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

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