Roma bella a metà. I perché del crollo

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Una Roma di guerrieri nel primo tempo e di bambini nella ripresa. La severa analisi di Fonseca ha scosso lo spogliatoio giallorosso. Il tecnico portoghese ha messo a fuoco i limiti della Roma, suffragati anche dai numeri. La squadra giallorossa è crollata, come a Napoli, quando andò al riposo sotto solo di un gol. Domenica a Bergamo addirittura era passata in vantaggio e nel primo tempo dopo pochi minuti aveva colpito anche il palo. Nella ripresa il crollo, con l’Atalanta trasformata dai cambi che avrebbe potuto segnare anche altro gol. La Roma ha retto ha retto il confronto contro gli uomini di Gasperini per un tempo, poi si è arresa inerme. 

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Diciotto dei ventotto gol complessivi sono stati segnati dalla Roma in campionato prima dell’intervallo. Nessuno ha fatto meglio dei giallorossi nella prima frazione. Nell’intervallo la squadra di Fonseca si trasforma, in peggio. I gol all’attivo diventano dieci, con il maggior decremento della Serie A. Quando torna in campo nel secondo tempo la Roma perde sicurezze, energie. Anche in fase difensiva nella ripresa il calo è testimoniato dai numeri: le reti al passivo sono diciotto e passano da cinque del primo tempo a tredici della ripresa. Hanno fatto peggio solo squadre che lottano per non retrocedere: Torino, Spezia, Genoa e Sampdoria. Fonseca deve correre ai riparti, per evitare che anche quest’anno la squadra giallorossa resti fuori dalla Champions League.

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