Roma vs Bayern Monaco, coi tedeschi non c’è partita. Lewandowski e Muller i leader

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Del Bayern Monaco si sente parlare poco o quasi, forse perchè molti pensano che la Bundesliga ogni anno sia terreno fertile per i ragazzi in rosso, ma non è più così da qualche anno. Il campionato diventa sempre più competitivo e molte squadre stanno dando filo da torcere ai bavaresi. Il Bayern lo vediamo spesso in Europa e solo in quel momento ci accorgiamo della corazzata che è. Nelle sue fila vanta giocatori del calibro di Lewandowski, giovani come Gnabry, Hernandez e Goretzka, fino ad arrivare agli esperti Neuer, Boateng e Thiago Alcantara. 8 i precedenti con la Roma, tutti però datati visto che l’ultimo scontro risale all’annata 2014/2015 col sonoro 7-1 dell’Olimpico e il 2-0 dell’Allianz Arena.

DIFESA

Un reparto solidissimo che quando ha avuto Neuer negli anni d’oro è stato praticamente invalicabile. Davanti al tedesco c’erano Hummels e Boateng, con la presenza di un altro grandissimo come Lahm. Quella difesa è andata pian piano sciogliendosi col ritiro del terzino dopo gli anni di Guardiola, il calo dei centrali culminato con la vendita di Hummels che è tornato a casa sua, al Borussia Dortmund, ma soprattutto con il cominciare dei problemi fisici per quelli che è stato il portiere più forte del mondo. Neuer ha perso anche il posto in nazionale a favore di Ter Stegen e questo lo ha fatto infuriare e non poco. Tutto ciò ha costretto nel tempo allenatori come Ancelotti, Heynckes, Kovac ed ora Flick a reinventarsi qualcosa per competere anche in Europa. Stesso lavoro che sta facendo Fonseca alla Roma. Addii e nuovi innesti non aiutano i tecnici che ogni volta si devono sedere al tavolo per studiare nuove tattiche da usare. Il portoghese c’è riuscito, ha capito quali sono i due baluardi su cui puntare, almeno al centro, ed ha proseguito per la sua strada. Il Bayern Monaco, se possibile, ha fatto anche di più della Roma, ha lavorato molto in questi anni di calciomercato rivoluzionando gran parte della difesa. Ha cominciato col prendere Sule fino ad arrivare agli acquisti di Hernandez e Pavard in estate con l’aggiunta di Odriozola a gennaio. 26 gol presi sono un buon bottino per i tedeschi se confrontati con quelli giallorossi, 35. Migliora la situazione in Europa perchè in Champions il Bayern ha incassato 5 gol in 7 partite stritolando anche il Chelsea nell’andata degli ottavi di finale. Anche per la Roma il percorso difensivo è stato di livello. 7 reti incassate in 8 partite, contando che 2 contro il Gladbach erano irregolari. Due i veterani dei bavaresi: Boateng e Alaba. Tre per i capitolini: Fazio, Jesus e Kolarov.

CENTROCAMPO

Gli esperimenti per il Bayern Monaco non sono finiti qui. Quando allenava Guardiola ha fatto scalpore il cambio di ruolo di Lahm da terzino destro di grande rendimento a mediano di costruzione davanti alla difesa. Lo stesso percorso lo sta facendo Kimmich che sta facendo spazio a Pavard sulla corsia. In Germania non hanno fatto questi cambi in situazione di emergenza come è accaduto per Fonseca che la vera rivoluzione l’ha pensata spostando Mancini, nel momento di maggior bisogno per la Roma, a centrocampo al fianco di Veretout. I tedeschi, però, hanno una qualità immensa che si traduce in gol. Coutinho, che in campo gioca sulla trequarti, spesso da centrale, ha messo a segno 9 reti. Nella stessa posizione c’è Pellegrini che di gol ne ha fatti soltanto 3. Poi arrivano Kimmich e Goretzka a 4 e 5 mentre i giallorossi hanno Veretout, a 3, che su azione non ha ancora segnato. Nella classifica degli assist, prettamente riservata ai giocatori di ruolo, c’è in testa il numero 7 romanista che stacca i suoi colleghi di netto. Infatti il primo giocatore del Bayern Monaco è Goretzka che è fermo a 4.

ATTACCO

I centrocampisti non faranno tanti assist perchè ci pensa l’assistman per eccellenza: Muller. Il tuttofare tedesco ne ha messi a disposizione la bellezza di 16 e nessuno degli attaccanti della Roma, nemmeno sommandoli tra di loro, raggiungono tale cifra. La differenza offensiva è marcata e non solo perchè al comando delle operazioni c’è un certo Lewandowski che ha segnato 39 gol quest’anno, ma anche perchè davanti il Bayern, rispetto alla Roma, è una squadra oliata e che gioca bene da sempre, nonostante qualche innesto per compensare gli addii di Ribery e Robben. Il polacco è sicuramente il diamante offensivo, ma è accompagnato da giocatori del calibro di Gnabry, una crescita esponenziale in questa annata, Perisic, che è arrivato dall’Inter e il suo lo fa sempre anche in fase difensiva, lo stesso Muller, in doppia cifra nelle reti segnate, e lo sfortunato Coman che è attanagliato da gravi infortuni. Un distacco netto: 73 a 51 per quanto riguarda il campionato, 27 a 14 per quanto riguarda la coppa europea. Gnabry, che fa l’esterno nel Bayern Monaco, ha messo la palla in porta per 18 volte, mentre il laterale che ha segnato di più nella Roma è Kluivert che arriva a quota 7.

Il gap col Bayern Monaco è uno tra i più ampi in Europa per la Roma, anche più di Barcellona e Juventus che, come abbiamo visto, sul piano dei numeri sono giocabili. I tedeschi hanno una potenza di fuoco devastante che solo squadre come Manchester City, Liverpool e PSG possono contrastare. Una difesa che sta tornando quella di una volta e un centrocampo dalle belle speranze che segna e supporta al meglio la squadra.

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