Roma, Al-Baker allo scoperto. Sfida Friedkin

Il Messaggero (S.Carina) – Europa League, stadio e cessione societaria: agosto, appena iniziato, è/sarà il mese della Roma. Apparentemente scollegate, le tre partite portate avanti da Pallotta hanno un unico comune denominatore: la cessione del club. E se l’exploit europeo, oltre ad un trofeo mai conseguito nella sua gestione, regalerebbe un pass last-minute per la Champions, la questione legata a Tor di Valle è il crocevia per riportare il valore del club alle quotazioni pre-Covid 19. Al momento l’unica offerta concreta resta quella di Dan Friedkin, che dagli iniziali 704 milioni, è passato ad offrirne 575. I rallentamenti per lo stadio e il Covid hanno fatto calare il prezzo. Pallotta non si accontenta e prende tempo alla ricerca di alternative: il fondo sudamericano con portafoglio in Uruguay ha garantito di poter offrire di più, ma ad uscire allo scoperto è stato l’uomo d’affari del Kuwait Al Baker, che ha dichiarato di aver presentato un’offerta per il club giallorosso e di voler chiudere il tutto in fretta. Friedkin dal canto suo rimane in silenzio, convinto ancora di essere in pole. Un silenzio che significa tanto, dato che per molti, nel mondo degli affari, è considerato sinonimo di serietà. Intanto Pallotta entro il 12 agosto deve garantire le fideiussioni per l’iscrizione al campionato, mentre la Consob nelle prossime settimane dovrà dare l’ok al prospetto dell’aumento di capitale di 42 mln entro il 31 dicembre.

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