Rivalità. Una rivincita attesa da diciotto anni

Corriere dello Sport – Pensi all’Atletico Madrid e la prima immagine che appare agli occhi dei tifosi meno giovani è quella di un signore vestito di giallo che viene dall’Olanda. Il suo nome è Mario Van der Ende e sarà il protagonista indiscusso dei quarti di finale che, nel 1999, decretarono l’eliminazione della Roma dai quarti di Coppa Uefa. Una rivincita, quella di questa sera sebbene in un altro contesto, che i giallorossi attendono da 18 anni.

ULTIMO BOEMO – Nel marzo 1999 Zdenek Zeman è al suo secondo anno sulla panchina della Roma: in campionato i giallorossi viaggiano a fasi alterne mentre in Europa stanno volando. Nella sfida di andata la Roma limita i danni: 2-1 per i Colchoneros ma, in vista del match di ritorno all’Olimpico, il gol di Di Biagio appare davvero di platino. A Roma però entra in scena il signor Van der Ende. Nel giro di soli 60’’ cambia il corso non solo della partita ma, forse, della storia di Zeman con la Roma. L’arbitro olandese prima non fischia un rigore netto su Totti e, sulla ripartenza spagnola, espelle Wome per un fallo su José Mari. Fallo che, va precisato, gli stessi commentatori spagnoli indicano al massimo da ammonizione. La Roma, nonostante l’inferiorità numerica, passa in vantaggio con Delvecchio ma alla lunga la stanchezza ha il sopravvento e, nella ripresa, Aguilera e Roberto eliminano i capitolini dalla Coppa.

SPAGNA DURO SCOGLIO – Le formazioni della Liga sono, da sempre, una costante per la Roma nelle sfide europee. Il primo incrocio tra giallorossi e spagnoli avviene nel 1986 in Coppa delle Coppe contro il Real Saragozza: come spesso accaduto dalle parti di Trigoria, i rigori non sorridono alla Roma. Quattro anni dopo Giannini e compagni si prendono la rivincita ed eliminano il Valencia. Passeranno 12 stagioni prima che romanisti e spagnoli si sfidino nuovamente in Europa: l’11 settembre 2001, con uno stadio intero ammutolito per la tragedia delle Torri Gemelle, il Real Madrid scende all’Olimpico dove si impone per 2-1. Nel ritorno i ragazzi allenati da Capello pareggiano al Bernabeu e, nella stessa annata, danno anche una lezione di calcio al Barcellona con un secco 3-0. L’edizione successiva si ripropongono le sfide con i Blancos e con il Valencia: la Roma coglie due successi di prestigio espugnando sia il Mestalla che la cattedrale madrilena. Le emozioni più grandi arrivano però nel 2008 con Spalletti in panchina: la Roma elimina negli ottavi di Champions il Real Madrid di Raul volando tra le migliori otto d’Europa. La vittoria firmata da Vucinic e Taddei rimane l’ultima dei giallorossi contro una spagnola in Champions League. De Rossi e compagni, stasera, vogliono aggiornare le statistiche.

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