Il ritorno di Kalinic per sfatare il tabù Olimpico

La Gazzetta Dello Sport (D.Zoccolini) – L’idea di Paulo Sousa è stata chiara fin da subito: «Salti la trasferta di Pescara, recuperi dal problema al ginocchio e poi giochi martedì prossimo a Roma». Da una parte il portoghese, dall’altra Nikola Kalinic, reduce da un inizio di 2017 a dir poco tormentato. E non solo per colpa del calciomercato e della corte del Tianjin Quanjian a colpi di offerte e rilanci. No, i tormenti erano dovuti anche alle condizioni del suo ginocchio, ripetutamente colpito dai difensori avversari. Da qui è nata l’idea del piano­ Nikola, che infatti domani sera all’Olimpico, salvo clamorose sorprese, sarà al centro dell’attacco della Fiorentina dopo il turno di stop nel recupero contro gli abruzzesi. Non un rientro come gli altri, quello del croato, visto l’impatto che ha su tutta la squadra. È l’uomo di Sousa. Il primo che il portoghese nomina quando pensa alla formazione da mettere in campo. Per i gol, i movimenti e i problemi che crea ai difensori avversari, i quali non a caso, infatti, sono costretti a fermarlo con le cattive.

TABÙ OLIMPICO – Ci sarà, Nikola. Davanti alla seconda miglior difesa del campionato e seconda anche per rendimento casalingo (solo 7 gol subiti all’Olimpico) e con il chiaro compito di trascinare la Fiorentina nella rimonta verso un posto in Europa League. Per i viola la gara dell’Olimpico sarà infatti il primo di tanti esami da non fallire, per provare a rientrare definitivamente nella lotta per un piazzamento europeo. E Sousa vuole puntare sulla squadra top per tentare la rimonta, partendo dall’attuale capocannoniere stagionale della Fiorentina (14 gol, 10 in campionato e 4 in Europa). Ma c’è un altro dato che fa ben sperare i tifosi viola. E cioè l’ottimo feeling di Kalinic con le gare in trasferta. «Il bomber con la valigia», era stato soprannominato nel girone d’andata, quando praticamente segnava solo lontano dal Franchi. Ora la tendenza sembra in parte cambiata ( gli ultimi 4 gol li ha segnati a Firenze) ma il croato vuole rompere un altro tabù, quello chiamato Olimpico. Tra i grandi stadi d’Italia, infatti, manca solo l’impianto della capitale all’appello. Ha segnato allo Juventus Stadium, a San Siro e a San Paolo, ma mai a Roma. Una lacuna che spera di colmare già domani sera. Per farlo Kalinic potrà contare su Bernardeschi (anche lui al rientro dopo la squalifica) e su Federico Chiesa. Un tridente telecomandato dalla panchina da Paulo Sousa che si affida ai suoi per dare un senso al campionato della Fiorentina. Con un Kalinic in più, guarito e pronto a resistere (ancora una volta) alle sirene cinesi e alle gentilezze dei difensori avversari.

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