Ritiri: porte chiuse, si tratta con le Regioni. Protocolli rigidi e accessi su prenotazione

Il Messaggero (E.Bernardini) – I ritiri sono già il caso dell’estate. Il nuovo Dpcm impone che “gli allenamenti degli atleti professionisti e non degli sport di squadra sono consentiti all’aperto, senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli vigenti”. Non si potrà quindi assistere alle sedute di allenamento, non si potranno allestire fan zone e saranno vietati gli assembramenti per autografi e foto, mandando in fumo gran parte del business estivo. Non aiutano nemmeno le date, visto che, a causa dello stop a giugno, anche i ritiri estivi sono stati spostati in avanti, da fine agosto agli inizi di settembre. Tempo meno buono in montagna e troppi pochi giorni per spostarsi, 10 giorni rispetto alle 3 settimane degli anni passati. Ecco perché diverse squadre, come la Roma, hanno deciso di restare nei rispettivi centri sportivi, dove è più semplice adottare i protocolli vigenti.

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