Gazzetta dello Sport – La Roma perde Marquinho e non molla Destro

Un pallino e un tormento, per ricominciare. Il pallino, anzi pallone, è Mattia Destro: 21 anni, 12 gol nell’ultimo campionato di A, aveva fatto la bocca all’Europeo e dopo il taglio gli è rimasto solo l’amaro. Si consolerà con l’approdo in un grande club: Inter? Juve? Roma? Non dipende da lui, ma dalle società che detengono le sue metà: il Genoa flirta con l’Inter, il Siena con la Juventus. La Roma — che al momento segue pure le evoluzioni di John Guidetti, italosvedese da 20 gol con il Feyenoord ma di proprietà del City — fa la terza incomoda, ma con quante chance? Certamente, Destro è il pallino di Walter Sabatini: per una ragione tecnica (centravanti moderno, ha stregato pure Zeman) e una questione personale (il d.s. ha fatto sapere che dall’operazione Destro deriverà il successo o l’insuccesso del suo lavoro, chissà perché). Perciò, la Roma continuerà a fargli la corte nei prossimi giorni, nonostante la concorrenza e il costo: quindici milioni di euro la Roma può metterli insieme solo con cash e giocatori, da Borriello a Bertolacci (entrambi, dicono, graditi al Genoa). Se Destro arriverà, qualcun altro partirà: Borriello, se qualcuno lo vuole. Oppure Osvaldo, non un intoccabile. E se toccasse a Borini, appena riscattato dal Parma a suon di milioni (5,3)? Il recente atteggiamento dell’azzurro («Non ci sto a una nuova comproprietà») ha indispettito la dirigenza romanista, complicandole il piano economico di questa estate.

Tormento I cinque e rotti di Borini sommati ai cinque e mezzo di Castan, centrale difensivo in arrivo dal Corinthians: fanno circa undici milioni, tanti. Logico che siano spariti i 4,5 che la Roma deve al Fluminense per il riscatto di Marquinho. Ecco il tormento: Sabatini ha fatto un’offerta al ribasso al club di Rio (2,6 milioni), la risposta ufficiosa è stata deludente, oggi si attende quella ufficiale: sarà un no, e in questo caso tanti saluti al povero emigrante che sognava il grande calcio e rischia di tornare a casa dopo soli sei mesi. Più facile, invece, rimpossessarsi del talento di Florenzi, in comproprietà col Crotone. La Roma giura che farà il ritiro con Zeman. In bocca al lupo.

Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

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