Regole e stadi chiusi, il rebus ripartenza. E in C i calciatori minacciano lo sciopero

Il Messaggero (E.Bernardini)Il calcio post Covid si prepara a ripartire, ma le incertezze e le difficoltà sono tante. Stadi chiusi, protocolli che non si riescono ad allentare e nuovi regolamenti rischiano di mettere a repentaglio la ripartenza. In Serie C la guerra con l’Assocalciatori si fa sempre più aspra e il sindacato dei giocatori ha proclamato lo stato d’agitazione e minaccia di scioperare per la prima giornata. Il nodo riguarda l’obbligatorietà in campo di 4 giovani e le liste a 22 calciatori. In Serie A il Parma riapre il Tardini a mille tifosi per l’amichevole contro l’Empoli, ma il governo sembra orientato a tenere le porte chiuse per il campionato. Le priorità per ora sono altre ma i presidenti sono pronti a dare battaglia. La Juventus si è mossa da sola insieme alla regione Piemonte, la Lazio ad Auronzo di Cadore ha permesso ai tifosi di assistere agli allenamenti, stessa situazione per il Napoli a Castel di Sangro.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti