Rangnick: “Curioso di capire come Friedkin proverà a riportare in alto la Roma”

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Ralf Rangnick al Lipsia ha scritto la storia di un club giovane, passando attraverso l’osservazione e l’acquisto di giocatori giovani e promettenti, allenati in prima persona dal direttore-allenatore tedesco. Sfumato il suo arrivo al Milan, con la dirigenza rossonera che ha confermato le attuali figure che controllano la guida sportiva, Rangnick ha parlato del suo modo di vedere il calcio, commentando anche l’arrivo di Dan Friedkin alla Roma.

Perché il suo progetto ha affascinato il Milan ma non lo ha convinto fino in fondo?

Una risposta semplice può essere: c’è stato il Covid. Ero  stato contattato a fine ottobre, quando il Milan era quattordicesimo a 3 punti dalla retrocessione. Mi ha colpito la conoscenza che avevano del mio lavoro passato. Poi Pioli ha vinto 9 partite e  ne ha pareggiate 3, così la faccenda è terminata. Eravamo d’accordo sul fatto che cambiare, a quel punto, non sarebbe stato saggio nell’immediato. Sul medio-lungo termine non so e questa può essere una risposta più complessa.  Di sicuro non ho cambiato convinzioni e filosofia.

Sarebbe meglio partire da zero o con una proprietà nuova come, per fare un esempio italiano, la Roma?

Roma è una metropoli mondiale e la Roma è un club di tradizione europea, che ha vinto l’ultimo dei suoi tre scudetti 20 anni fa e l’ultimo trofeo 12 anni fa, la Coppa Italia. Sarà interessante vedere come i nuovi proprietari Dan e Ryan Friedkin, imprenditori di successo, cercheranno di rimettere la Roma sulla strada del successo.

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