Corriere dello Sport (J.Alirpandi – C.Zucchelli) – Se sarà una data storica per la Roma lo dirà soltanto il tempo. Di sicuro è una giorno importantissimo. Oggi, 29 agosto 2023, sbarca a Ciampino, alle 17, il signor Romelu Lukaku. E non sono parole a caso: qualche giorno fa il signor Nemanja Matic (cit. José Mourinho) ha scelto di andar via da una città che lo adorava, adesso il signor Romelu Lukaku, trattato non esattamente con i guanti dalla stampa belga, inglese e, in parte, italiana, sceglie di rimettersi in gioco in una città che non lo ha ancora visto ma già stravede per lui. A portarlo a Roma, nell’area voli privati di Ciampino sarà Dan Friedkin, il presidente della Roma. Ed è giusto che sia così perché lui e suo figlio Ryan hanno voluto fortemente regalare il belga a Mourinho e alla gente. Alle condizioni della Roma attuale, naturalmente. Ma questi sono dettagli.

Quel che conta, oggi, è che Lukaku arriverà a Roma circondato da un mare d’amore. Un amore che, da giorni, i romanisti gli hanno fatto arrivare in qualsiasi modo mentre a Londra, da venerdì, il club cercava di chiudere un accordo, non facile, con il Chelsea. Un lavoro di gruppo totale: i Friedkin, il gm Tiago Pinto, la Ceo Lina Souloukou e Anna Rabuano, il suo braccio destro, Chief of financial planning della società. Da Roma, poi, ci ha messo il carico José Mourinho, che Lukaku lo conosce benissimo e sapeva, più e meglio di tutti, quali tasti toccare. Non è stato semplice, non è stato tutto lineare, ma alla fine quello che conta è il risultato.

Lukaku arriva in prestito oneroso (più di 5 milioni compresi i bonus) per un anno, guadagnerà circa 9 milioni ma non andranno tutti a lui perché nello stipendio saranno comprese anche le commissioni. La Roma pagherà l’ingaggio (ridotto rispetto a un anno fa) di Big Rom da settembre, luglio e agosto saranno a carico del club inglese. Lukaku, dal canto suo, viene descritto come stanco, dopo settimane passate ad allenarsi da solo, ma anche emozionato e felice per questa nuova avventura. Voleva tornare in Italia: lasciata l’Inter e capito che con la Juventus non sarebbe andato in porto nulla visto che il Chelsea non affondava per Vlahovic, Lukaku ha scelto più con la testa e l’istinto che con il portafogli. Non che alla Roma arrivi gratis, ma ha rinunciato ai soldi arabi e di qualche altro club europeo per una sfida che lo affascina sotto tutti i punti di vista.

Una proprietà e una dirigenza che hanno lavorato duramente per prenderlo, facendo rientrare tutto nei parametri del Fair Play finanziario, un allenatore che non vede l’ora di ritrovarlo e un ambiente che lo ama già. Aspetto, questo, che per un carattere come il suo, non è un dettaglio da poco. Per chiudere tutto entro ieri sera (la data che fin dall’inizio si era data la Roma) il club giallorosso ha prima chiuso l’accordo con gli inglesi e poi ha lasciato che fosse Lukaku a sistemare le sue pendenze con il Chelsea: gli stipendi estivi pagati dai Blues e, soprattutto, l’inserimento di una clausola da 37 milioni di sterline (circa 43 milioni di euro) valida per il prossimo anno.

Quindi: Romelu adesso ha un prezzo. Se farà bene, come tutti si augurano, sarà la Roma a decidere se investire così tanto per un giocatore di 31 anni. Tutto questo considerando anche che 40 milioni, circa, era il valore che la società aveva dato a Tammy Abraham prima dell’infortunio. Su di lui il Chelsea aveva un diritto di recompra: discorsi che non sono entrati davvero in questa trattativa, ma da qui a un anno può succedere di tutto.