Quando i giocatori vanno oltre il gioco

Sostengono i teorici che il gioco del calcio è dinamico. E che, quindi, è sbagliato discutere di moduli. Conta l’interpretazione; conta come si sta in campo, non dove si sta in campo. Ma conta anche chi sta in campo. La sensazione è che nella Roma qualcuno che meritava di andare in campo sia rimasto in panchina non è così campata in aria. Non tanto per un pallino dell’allenatore quanto per il rispetto del modulo. Ma i moduli si possono modificare o adattare alle caratteristiche dei giocatori. Come riporta Il Messaggero, per questo motivi sono mesi che molta gente vorrebbe vedere in campo Patrik Schick. Il ceco appare più una risorsa in corso d’opera che un’opportunità su cui investire. Ma Schick non può continuare ad essere soltanto un’alternativa a Dzeko. Il fatto è che, in nome del modulo, non si è mai cercato con continuità e convinzione di provare a farli coesistere. Patrik è un attaccante centrale, non un esterno: è evidente che, per vederlo al fianco di Edin, occorrerebbe disegnare una Roma dinamicamente portata a supportarli. L’ex Samp meriterebbe delle occasioni e continuità per provare a dimostrare che nella Roma ci può stare.

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