Pruzzo: “Stasera la vittoria da Champions e se Spalletti fosse arrivato prima…”

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La Repubblica (M.Pinci) – «Non c’è trippa per gatti». La vede così la corsa al terzo posto Roberto Pruzzo, ex centravanti sia della Roma sia della Fiorentina. Per lui l’undici di Spalletti è la netta favorita per arrivare davanti alle altre. In giallorosso ha lasciato dopo un bottino da 106 gol soltanto in campionato, 138 in tutto, miglior realizzatore della storia dopo un certo Francesco Totti. Ma proprio con addosso la maglia della Fiorentina ha dato ai giallorossi un grande dispiacere realizzando la rete decisiva nello “spareggio” Uefa del 30 giugno 1989, l’unico di quel suo unico campionato in viola.

Dopo tanti anni un altro “spareggio” tra le due: chi vince?
«Mi aspetto una bella partita, molto equilibrata indubbiamente. La Roma ha valori sufficienti a superare la Fiorentina, fossi nei giallorossi cercherei di approfittare dei minuti finali: i viola sono bravi a tenere il ritmo alto, ma dopo un’ora di gioco calano. Credo che alla lunga potrebbero accusare la stanchezza di queste ultime settimane».

Insomma, lei vede davvero la Roma davanti ai viola…
«Sì. La Roma è la squadra più forte e la favorita per il terzo posto. E ora con Spalletti sta ritrovando le qualità che aveva smarrito nei mesi precedenti. Anzi, la Roma avrebbe anche la possibilità di arrivare seconda.Nel gruppo di testa mi pare decisamente la squadra più in condizione, e ha una rosa con tanta qualità. Spalletti sta lavorando benissimo, ha portato soluzioni a livello tattico che hanno generato i risultati attuali, ha saputo leggere le caratteristiche dei singoli giocatori, e soprattutto li sta utilizzando nei loro ruoli e nel miglior modo possibile. L’esempio perfetto è El Shaarawy, indicativo del cambio di rotta».

Verrebbe da dire che può guardare anche più su…
«No, si è continuato con Garcia perdendo inutilmente troppo tempo e aspettando che la situazione migliorasse chissà come. Certo dopo l’ultimo turno la Roma è più vicina alle due di testa».

E il caso Totti può essere una spina?
«Credo si sia creata una situazione in cui nulla è da escludere. Il quesito è: che rapporto c’è adesso tra Francesco e la proprietà del club? Domanda centrale per il futuro. E le risposte del presidente preparate a tavolino 48 ore dopo l’intervista di Totti non mi sono piaciute. Ma ora è importante che ci siano le condizioni per considerare ancora il capitano un calciatore in grado di stare in campo».

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