Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Sono stati venduti diecimila biglietti nella vendita libera della sfida contro il Milan e la Curva Nord è andata esaurita. Quindi c’è l’ennesima prova che l’amore dei romanisti per la Roma e per Mourinho va al di la anche dell’aumento dei prezzi dei tagliandi in questa nuova stagione.

Quando le cose vanno bene, tra risultati e calciomercato, anche un piccolo aumento viene ben digerito dai tifosi perché è tutto bello, tutto giusto e, soprattutto, tutto viene considerato utile alla campagna di rafforzamento della squadra. Dopo l’infinita delusione di Budapest, i romanisti si sono ritrovati con una società silenziosa, che ieri è ricomparsa solo per annunciare la partneship con la Ryder Cup.

Stessa cosa per quanto riguarda i due giocatori più rappresentativi della rosa: Dybala non parla ed è comprensibile, visto che fino al 31 luglio c’era l’enigma della clausola. Il silenzio di Pellegrini per tutto il ritiro invece è strategico: è il capitano, non è né sul mercato né ha rinnovi in ballo, la sua è una scelta condivisa con il club.

Rumore fa la campagna acquisti: la Roma ha preso, a parametro zero, Aouar N’Dicka, Kristensen e Llorente, ha rinnovato il contratto a Belotti e ha ceduto, tra i big, il solo Ibañez. La delusione si fa sentire tra radio e social, i tifosi si aspettavano qualcosa di più da questa campagna acquisti, per ambire come chiede Mourinho a risultati più importanti soprattutto in campionato.

E invece la Roma è tra le uniche cinque squadre che nei top 5 campionati europei non ha ancora speso un euro per i cartellini dei giocatori, ingaggiando solamente giocatori a parametro zero o in prestito secco. Non proprio il massimo quando si sogna sul mercato un acquisto alla Abraham, o un arrivo alla Dybala. O Morata. Insomma, non una buona statistica e i tifosi non sono contenti. Ma la sensazione è che tra dieci giorni, al fischio d’inizio di Roma-Salernitana, l’amore sarà quello di sempre.