Prandelli, codice etico: Chiellini? Non e’ stato un gesto violento, ma un blocco di gioco. I tweet? tutti dei romanisti”

Cesare Prandelli

Alla vigilia del Mondiale in Brasile, Cesare Prandelli, allenatore della Nazionale ha posato per la prima volta con la compagna Novella per il magazine Vanity Fair. Ecco l’ intervista al ct azzurro:  “C’e’ chi gioca al Fantacalcio, noi abbiamo il passatempo del Fantacasa. Quando siamo in un posto, ospiti di una villa, al ristorante, in albergo, cominciamo a sognare come lo potremmo trasformare. Qui una lampada… La’ delle tende leggere. Li’ invece sbaracchiamo tutto e mettiamo solo una libreria… Andiamo avanti cosi’ per ore, a nostro gusto“.

Lui e’ Cesare Prandelli, il ct della Nazionale. Lei e’ Novella Benini, la sua compagna. Insieme partiranno per il Brasile. “Almeno con Novella posso staccare la spina. Anche se certi suoi commenti sul calcio sono interessanti. L’ambiente del pallone ha gli occhi stanchi, cosi’ immerso nei suoi stereotipi, ragiona per schemi. Noi ci concentriamo sull’aspetto tecnico mentre lei se ne esce con: “Quel giocatore mi sembra possa dare sicurezza“”.

Su Twitter le hanno dedicato un hashtag – #veritaprandelliane – per sfotterla sulla mancata applicazione del codice etico a Giorgio Chiellini dopo la gomitata a Pjanic nell’ultima Roma-Juventus. Il giudice sportivo l’ha squalificato per tre giornate, lei invece l’ha convocato. “Guardo solo la maglia azzurra, troppi invece hanno sempre e solo in mente i colori del proprio club. E su Chiellini non cambio idea: non e’ stato un gesto violento, ma un blocco di gioco. Chissa’ quanti di quei tweet arrivavano da Roma. Quando Balotelli giocava in Inghilterra fece un fallo e fu squalificato per due giornate. Per me non era violento. E lo convocai. Tutti zitti, nessuna polemica sul codice“.

Lei tifa per Matteo Renzi, vero? “Si’, e anche Novella. L’ho detto in tempi non sospetti. Ho visto la sua sensibilita’ all’opera a Firenze. Prima che un politico, e’ una brava persona. Ora che e’ premier ne sono ancora piu’ convinto”. Contro la violenza negli stadi vorrebbe leggi piu’ severe? “No. Anzi, toglierei tornelli e barriere. Credo che le armi giuste contro i violenti siano lo sdegno e il recupero del senso civico”.

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