Pagine Romaniste (F.Biafora) – L’allenatore della Roma Rudi Garcia e il capitano Francesco Totti questa sera (l’ultima in Trentino per la squadra giallorossa), intorno alle ore 21.30, incontreranno i tifosi presenti in piazza Carera a Pinzolo e risponderanno ad alcune loro domande.
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22.20 – Termina l’evento.
22.18 – A Garcia viene chiesto che effetto faccia sentire il proprio nome all’Olimpico: “Non so cosa dire, l’importante è vincere e nient’altro. La bellezza è rendere loro contenti a fine partita”.
22.17 – Prende la parola il sindaco di Pinzolo: “Abbiamo accolto una squadra vera con personaggi veri, stasera è stata un’emozione vedere Totti con la sua forza e determinazione. Sono stati fondamentali per il turismo e per i tanti tifosi, io mio auspicio è di rivederli qui perché Pinzolo lo merita”.
22.15 – Garcia parla di beneficenza: “Siamo persone privilegiate e quando facciamo queste cose dobbiamo essere anonimi perché va fatto il bene che riceviamo. Queste cose non hanno bisogno di essere pubbliche”.
22.13 – A Totti viene chiesto se sarà a Pinzolo tutto il mese: “Senza allenarmi? Mi ospiti tu? Ok ma porto anche Christian e Chanel”.
22.10 – A Totti viene chiesto come ci si sente ad essere famosi: “E mica sono famoso io… Per te sì? Meno male… Io sono un ragazzo semplice come te, mi piace giocare e spero tu ti diverta ancora per tanto guardandomi”.
22.05 – A Totti viene chiesto chi sia il più forte: “Non sta qua, ma a Barcellona… Però l’anno prossimo forse viene qui. Roma Barcellona in Champions? Speriamo di no…”.
22.00 – A Garcia viene chiesto quale sia il giocatore più preciso e quello meno preciso: “Tutti i miei attaccanti sono forti davanti alla porta, vedono Totti calciare e sono tranquilli”.
21.40 – Prende la parola Garcia: “Non ho mai fatto una serata del genere col capitano ma c’è sempre una prima volta, stasera a Pinzolo, è una bella cosa e ce ne saranno ancora tante. Ogni volta che torno a Roma mi dico sempre che è bellissima questa città merita grandi soddisfazioni. Ho sempre pensato che i grandi campioni sono anche grandi uomini, umili e semplici e sempre al servizio della squadra. Sono contento che quando sono arrivato ho trovato nel capitano un esempio di quello che penso dei grandi campioni. Sul campo e nella vita fa cose straordinarie, è un esempio da seguire. Comunico la formazione solo nella riunione tecnica, dormo bene prima delle partite. Ho un gruppo di qualità e con veri leader: il capitano è uno di loro, quando vedo i giocatori lavorare bene in settimana e preparare al meglio la gara sono sempre fiducioso. Poi faccio in modo di preparare al meglio le partite e dare più informazioni possibili ma loro sull’avversario per vincere. Io sono con loro sempre a incoraggiarli, la mia felicità quando giocano è il loro piacere. scaramantico? No, ci sono delle cose in positivo che magari ripeto anche se le settimane non si somigliano mai. Lavoriamo sulla partita giocata e sue quella da giocare. Se ci sono piccole cose positive le rifacciamo per essere nello stato psicologico migliore. Roma è una città meravigliosa, si mangia benissimo e spero non troppo per i giocatori… ‘ sempre una felicità, questa città merita emozioni e faremo di tutto per darne. Il nuovo piccolo Colosseo lo avremo tra poco col nuovo stadio e speriamo di avere trionfi alla fine della stagione. Il calcio è un gioco che deve divertire i protagonisti e chi viene allo stadio, deve essere uno spettacolo e in questi momenti di difficoltà la gente deve divertirsi e dimenticare i problemi quotidiani. Il nostro dovere è fare il massimo. Applausi dagli avversari? Vuol dire che anche il pubblico può essere conoscitore di calcio, qui c’è grande passione e l’ho scoperto da quando sono arrivato, in modi positivi o meno. In Francia a Saint Etienne successe e mi piace il fairplay. Non mi piace la cattiveria per gli avversari, il rispetto è una grande cosa nella vita e le tifoserie devono averne. L’educazione è sempre stata importante per me, le famiglie a volte sono spaccate e per i bambini può essere difficile. Noi educatori abbiamo un compito verso questi ragazzi“.
21.37 – Queste le parole di Francesco Totti: “Sono di casa e conosco cosa sia l’ambiente e la romanità. Quello che provano loro per noi è reciproco, lo portiamo dentro. Garcia? Quando è arrivato non sapevo chi fosse ho avuto la fortuna di conoscere un grande uomo che ha espresso grandi valori a tutti. Le uniche volte che sono stato pubblicamente con Garcia è stata qualche conferenza in Champions. Se so quando gioco? In settimana il mister mischia bene le carte. Scaramantico? No, ma entro in campo col piede destro, a volte ha portato bene. Parigi? Bella città ma mi tengo Roma. Il campanile di Pinzolo? Rompe i cojoni tutte le sere che suona. Mi piace giocare e finché c’è la faro giocherò. Parigi è una gran bella città ma io mi tengo Roma. Per me il calcio è gioco e divertimento, è passione e amore. Mi diverto ancora, la mia testa mi dice di continuare, finché starò bene continuerò. Gli applausi? E’ un amore reciproco che ci sarà sempre. Quando giochi all’estero, tipo Milano o Torino (scherzando, ndr), i romani non sono molto ben accetti ed essere applauditi durante una partita ti gratifica come persona e come romano. Ho avuto la fortuna di avere questa gratificazione. Ma a Madrid è stato ancora più bello. Vanno insegnati i princìpi morali ai bambini, essendo padre capisci l’importanza di avere figli che capiscano educazione e rispetto. Avere una famiglia alle spalle è la cosa più importante“.
21.30 – Piazza Carera è gremita, presenti mille tifosi circa.