Messaggero (S. Carina) – È stato il reparto più affidabile. Ed è quello che rischia di cambiare di più. Tra mercato, esigenze tecniche e finanziarie, la difesa della Roma si rifà il look, ripartendo però da numeri top. Per expected gol concessi, i giallorossi (0,86 a gara) sono nella top five europea dietro soltanto al Napoli (0,85) e davanti a City (0,87), Barcellona (0,89) e Real Sociedad (0,90). Ma se si entra dentro l’area di rigore, i ragazzi di Mou diventano la squadra che concede meno in assoluto. Appena 3,08 tiri a partita, superando il Napoli (3,30), il City (3,45), il Barça (3,59) e l’Atletico Madrid (3,64).
Un ottimo punto di partenza per accogliere il nuovo arrivato Ndicka e per salutare con un sorriso il rinnovo di Smalling sino al 2025 (3,5 milioni a stagione) e si avvicina anche quello di El Shaarawy. Si è molto parlato di una Roma con Dybala e senza Dybala ma ce n’è stata anche una senza Smalling e con Smalling.
La prima è stata capace di subire 7 reti nelle 5 gare di campionato nelle quali Chris è mancato a fine stagione (senza contare i due gol con la Cremonese quando era squalificato); l’altra nelle precedenti 6 (comprensive le due gare di coppa con Real Sociedad e Feyenoord) ne aveva preso soltanto 1, risultando così a fine torneo il 4° reparto della serie A. Con Mancini e Ndicka a formare il nuovo trio, nel gioco delle coppie voluto da José in teoria non dovrebbe più muoversi nulla. Ibañez, Kumbulla e LLorente (vicino il ritorno in prestito dal Leeds) sarebbero gli elementi per completare il pacchetto.
Il problema è che la Roma entro il 30 giugno deve effettuare 28 milioni di plusvalenze. E se un terzo di queste dovrebbero arrivare dalle cessioni di Missori e Volpato al Sassuolo, sul tavolo dei conti ballano ancora una ventina di milioni. Kluivert è un altro, che insieme a Viña, è destinato a giocare in Premier (Bournemouth) regalando un altro terzo di quanto serve. Ma poi, con gli altri esuberi che non hanno mercato (o meglio lo hanno ma soltanto in prestito) e il 30% di Frattesi che convolerà nelle casse soltanto a estate inoltrata, serve un’altra cessione.
Il calciatore che ad oggi ha più mercato è Zalewski: bravo, 21 anni, guadagna poco per il valore che ha (500mila euro più bonus). Appare chiaro che la Roma non intenda privarsene ma se non si muoverà nulla, gioco-forza potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità. Anche perché dal viaggio di Pinto (tornato ieri) a Londra, le offerte di 30-35 milioni per Ibañez non sono pervenute. Piace a Tottenham e Chelsea, ma non alle cifre sperate. Capitolo entrate: si lavora per Scamacca (West Ham dice no al prestito secco), si monitora Elvedi (Monchegladbach), offerto Pereyra, con Inter e Milan oggi avanti.