Petrachi sempre più vicino. E Manolas congela tutto

Dopo lo «strappo» di Petrachi di mercoledì sera, l’attuale d.s. del Torino è oramai in pole per prendere in mano la Roma del futuro. Anche se poi dipenderà anche da cosa vorranno fare i granata e il suo presidente, Urbano Cairo, forte anche di un contratto che lega ancora il dirigente ai granata per un’ulteriore stagione. È chiaro che se sarà davvero lui il nuovo d.s. giallorosso, gli toccherà decidere tante cose, ad iniziare anche dall’allenatore.  Ma poi ci sono tutta un’altra serie di valutazioni in cui il futuro direttore sportivo entrerà come parte in causa: dal ruolo di Totti, ai 40-45 milioni di euro di plusvalenze da fare entro il 30 giugno. Tra i possibili partenti, però, non dovrebbe esserci Nicolò Zaniolo e anche Manolas negli ultimi giorni ha dato mandato al suo nuovo agente (Mino Raiola) di tenere tutto in stand-by, perché vuole prima capire se alla Roma possa arrivare davvero Antonio Conte o meno. I capitolini punteranno poi molto sui giovani talenti, possibilmente ancora italiani. I nomi seguiti dagli uomini giallorossi sono sempre gli stessi: Gianluca Mancini (Atalanta) e Sandro Tonali (Brescia), ma anche le due stelline del Cagliari che domani si affaccerà all’Olimpico, Alessio Cragno e Nicolò Barella. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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