Perotti: “Rigore? Non potevo sbagliare, sarebbe stata una delusione grandissima. Nainggolan non è umano” – VIDEO

Diego Perotti, attaccante della Roma, al termine del derby vinto 2-1 contro la Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

PEROTTI IN ZONA MISTA

Sono dieci giorni che ricorderai per tutta la vita?
Sì, non posso chiedere di più. Abbiamo saputo che diventerò papà 10-15 giorni fa quindi questo è un mese molto importante per me e anche per la squadra.

Quanto sono importanti i tre punti in questo momento?
Questi sono più di tre punti. Sappiamo che cosa significhi per i tifosi e per noi stessi vincere un derby e vincerlo in questa maniera, soffrendo come una squadra. Penso che lo abbiamo meritato giocando da grande squadra come se fosse una finale e alla fine il risultato è meritato.

E’ il tuo momento da quando sei alla Roma?
Sì, penso di si. Ho trovato la continuità e sto trovando sempre di più il gol che è quello che mi è mancato un po’ di più, poi è arrivata anche la chiamata della Nazionale. E’ il mio miglior momento e spero che non finisca più, anzi spero che possa migliorare ancora.

Come ti sei trovato con Kolarov?
Bene, è un giocatore importantissimo. Dal primo minuto che è arrivato ha dimostrato di avere personalità ed è quello che ci mancava, avevamo bisogno di un calciatore del genere. Si è adattato alla grande, è fondamentale.

Ti fa impressione l’assenza dell’Italia in questo Mondiale?
Sì, è stato brutto, ho visto la partita con i ragazzi e non me lo immaginavo. Mi è dispiaciuto tanto per i compagni che ho lì, li ho visti soffrire e non se lo meritavano.

PEROTTI A SKY

Sei tornato in nazionale…
Sì, è stata una bella esperienza dopo sei anni tornare con la mia nazionale. Ma è tutto grazie al lavoro che sto facendo qua, devo continuare cosi per continuare ad andare.

Ti tremavano le gambe sul rigore?
Non so se tremano ma ho la responsabilità dei compagni in campo e quelli fuori, oltre ai tifosi che erano lì in tribuna. Non potevo sbagliare, sarebbe stata una delusione grandissima.

Ci credevi al ritorno di Nainggolan?
Non capisco cosa ha in corpo Radja, ogni volta che si fa male, si allena, guarisce e gioca. Devono fargli qualche analisi perché secondo me non è umano.

Avete vinto le ultime sei partite, cosa è scattato nella testa?
Abbiamo dovuto capire il messaggio dell’allenatore, prima è stata dura per noi e per lui per quello che si diceva, nessuno dava fiducia a noi e al suo lavoro. Noi abbiamo lavorato, siamo stati zitti, seguito il suo messaggio e ogni allenamento cerchiamo di fare quello che ci chiede. Penso che i risultati si vedano in campo, alla fine se non vinci se giochi bene non serve come contro l’Inter. E’ merito suo e nostro, che in campo dimostriamo il nostro valore, tutti insieme siamo stati intelligenti a non lasciare che tutte quelle parole che si dicevano su di noi ci facessero del male. Siamo stati uniti e lo dimostriamo in campo ogni partita.

Che ritorno è stato in nazionale?
E’ stata la maniera di finire la mia rinascita nel calcio, ho passato anni duri, questo sporti mi ha fatto piangere tanto e soffrire, ma adesso col lavoro e il supporto di famiglia e amici ho potuto passare quel brutto momento, tornare a giocare a calcio e fare bene con la squadra per tornare in nazionale, che per ogni calciatore è il massimo. Non so se andrò ancora e cosa pensa Sampaoli su di me ma aver avuto la possibilità di mettere quella maglia è stata la mia rinascita del calcio.

Domani papà per la seconda volta?
Siamo contenti, è il gol più bello che ho fatto.

PEROTTI A ROMA TV

Questo gol ricordava un po’ quello contro il Genoa, stessa corsa, stessa esultanza, stessa forza…

Si però penso che questo è ancora più bello, più importante. Fare un gol così, quando siamo 0-0, sotto la Sud, è stat un’emozione unica.

Una grande prova contro questa Lazio che aveva perso solo una partita quest’anno contro il Napoli. Uno scontro diretto vinto che rilancia prepotentemente la Roma in classifica…

Si manca anche la partita con la Samp. Penso che questa è una di quelle partite diverse, che ti danno una spinta in più, che valgono più di tre punti. Il derby si gioca come abbiamo fatto oggi. Penso che abbiamo meritato, che abbiamo lavorato bene ma adesso non c’è tempo di pensare ad altre cose perché abbiamo subito la partita con l’Atletico.

Io sono quello che l’atra volta ti ha stuzzicato e c’è stata la reazione. Hai dei mezzi per fare più gol e oggi hai dimostrato più cattiveria…

Certo fare gol è più bello. Prima io penso sempre alla squadra e a vincere poi chi fa gol non è importante perché magari io faccio trenta gol e poi arriviamo 5° non serve a niente. L’importante è fare bene per la squadra e ovviamente la posso aiutare facendo gol. Questa strada che stiamo facendo, queste partite che stiamo giocando così sono importanti per noi, per quelli che non pensavano che saremmo arrivati lì e che non saremmo stati pronti a lottare. Stiamo facendo bene anche in Champions quindi per adesso siamo molto contenti.

Quello che voglio mettere in risalto è il vostro modo di pensare quest’anno che è diverso. Nell’approccio alla partita ma anche nel dopo partita voi state mettendo un controllo e una tranquillità che è importante…

Questo perché alla fine non abbiamo ancora fatto niente. Stiamo attraversando un buon mese, è un bel momento, anche per la Champions ma alla fine siamo a novembre e ancora non abbiamo alzato un trofeo che è quello che vogliamo tutti e per cui stiamo lavorando. Prima nessuno credeva in noi, nell’allenatore quando è arrivato. Eravamo fuori dalle squadre che potevano lottare per lo scudetto. Noi abbiamo lavorato, siamo stati zitti, abbiamo fatto quello che lui ci chiede e piano piano stiamo trovando la strada giusta e il modo di giocare le partite al meglio. I risultati poi aiutano. Quando vinci, quando fai partite del genere come quella di oggi, come quella contro il Chelsea aiuta molto. Siamo a novembre ancora manca tanto però dobbiamo continuare così perché penso che possiamo fare molto bene.

Tu continua a segnare e poi sommiamo i gol tuoi, di Dzeko, di El Shaarawy e vedrai che difficilmente la Roma arriverà 5°, sei d’accordo?

Certo, sarebbe una delusione arrivare 5° però penso che se facciamo come stiamo facendo adesso possiamo fare molto male.

 

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