AS Roma Match Program (F.Viola) – Tutto quello che stiamo vivendo oggi è iniziato da lì, da quell’intervento nei minuti di recupero di Shakhtar-Roma ad Alisson battuto, “Alisson a fine partita mi ha ringraziato: mi ha detto che ho fatto l’intervento del passaggio del turno”. Da quel giorno Bruno Peres sta vivendo una nuova vita. E con lui proviamo a fare il punto e presentare il prossimo impegno contro la Spal.
Contro il Genoa è arrivata una vittoria importante dove, come ha sottolineato Alisson, “la Roma ha saputo soffrire”…
Abbiamo segnato presto e poi abbiamo sofferto il ritorno dell’avversario. Abbiamo fatto una grande gara, e soffrire un po’ per portare a casa il risultato nel calcio succede. Abbiamo difeso bene a dimostrazione che la squadra sta crescendo e che siamo grandi.
Dopo un periodo non molto brillante lei è tornato a giocare con una certa regolarità, che momento sta vivendo?
Sono contento di essere tornato a giocare bene e con regolarità, per me è importantissimo. Ho vissuto un momento non bello, ma mi ha fatto crescere e ho imparato tante cose. Adesso abbiamo trovato la strada giusta, dobbiamo continuare così e cercare di fare qualcosa in più.
Tutto sembra essere cambiato dopo il suo intervento sulla linea con lo Shakhtar?
Proprio lì è cambiato tutto. Tutto quello che stava andando male è tornato ad andare bene, da lì ho cominciato a giocare di nuovo. Ho ripreso fiducia in me stesso e ho sentito forte la fiducia dell’allenatore. Il gruppo mi ha sempre sostenuto e mi ha dato una mano in quel periodo duro, da quel momento in poi sono cresciuto insieme a loro.
Poi a Barcellona una prestazione di alto livello…
Nessuno si aspettava da me una partita così. Però dentro di me sapevo di poterlo fare, ho dimostrato di essere forte e di poter giocare ad alti livelli. È stato bello per me e per la squadra, purtroppo il risultato non è stato quello che volevamo ma poi abbiamo fatto un ritorno spettacolare. Sono contento e felice di aver dimostrato a me stesso di esser in grado di poter far bene.
Nel derby poi ha avuto l’occasione di realizzare un gol molto importante…
Ancora mi parlano di quel gol che non so se dire che ho sbagliato oppure ho preso il palo. Certo se lo avessi segnato sarebbe stato importante non solo per me ma per la Roma che in classifica si sarebbe così staccata da loro. Fare gol al derby è sempre diverso, ancora più bello. Dobbiamo alzare la testa e continuare a lavorare forte perché ci aspettano delle partite importanti. Non possiamo sbagliare gol così perché in questa fase della stagione potrebbero diventare determinanti.
Il mister per tutta la stagione ha fatto sentire tutti i giocatori parte di un unico gruppo, è un elemento che può diventare un vantaggio in questo finale di stagione?
Da quando è arrivato il mister ha sempre cercato di dare fiducia e di far giocare tutti. Ha fatto bene perché oggi ha le redini e la fiducia di tutti i giocatori. Solo così ogni giocatore che viene chiamato in causa si fa trovare pronto. Nessuno si sente fuori dai piani del mister, ha saputo gestire bene il gruppo. Quello che sta accadendo oggi è merito del lavoro del mister già da Pinzolo.
Molti dei suoi compagni hanno sottolineato che siete un gruppo molto unito, è così?
Non hanno sbagliato i miei compagni! È un gruppo stupendo, ragazzi bravissimi, non solo come calciatori ma anche fuori dal campo. Veri professionisti che vogliono vincere. Credo che questo gruppo meriti qualcosa di diverso, speriamo davvero di riuscire a farlo.
Si aspettava un cammino simile in Europa?
All’inizio nessuno si aspettava che la Roma potesse fare tutto questo, in molti non credevano che avremmo passato il girone. Abbiamo dimostrato passando il turno di essere forti, noi lo sapevamo già ma anche la gente se ne è potuta accorgere. Ogni giocatore ha dimostrato a sé stesso di poter far qualcosa in più. È stato duro ma bello, non dobbiamo accontentarci, ma fare qualcosa in più per poter arrivare all’obiettivo più grande.
In Champions la Roma ha sempre avuto un rendimento alto, è la magia della competizione che vi spinge a fare prestazioni straordinarie?
Quando si parla Champions la motivazione cambia da sola, il livello di attenzione e concentrazione si alza. Non che nelle altre non ci sia, ma è diverso. Viene spontaneo provare a fare qualcosa in più, la CL ti cambia la testa. Si vede che lo spirito della squadra, l’atteggiamento, in Champions è totalmente diverso. È una squadra che vuole vincere. Quando senti quella canzone cambia una chiavetta in testa e vai a 500.000 all’ora, non a 2000.
In campionato invece avete avuto un andamento altalenante, cosa accade?
Ne parliamo spesso negli spogliatoi. In trasferta facciamo grandi partite, e a volte in casa non accade. Ogni volta che indossiamo la maglia della Roma cerchiamo di fare delle buone prestazioni, vogliamo fare il meglio ma a volte non ci riusciamo. Vorremmo giocare sempre come in Champions, ma le gare non sono uguali da preparare dal punto di vista mentale. Giochiamo nella Roma e abbiamo in testa di dover vincere sempre anche quando non ci riusciamo.
La Roma ha giocato due partite con la difesa a 3 e poi contro il Genoa si è tornati alla difesa a 4, questo rende la Roma più imprevedibile? Spesso cambiando modulo anche nelcorso della partita stessa…Abbiamo dimostrato che giochiamo bene sia con la difesa a 4 che a 3. Abbiamo capito quello che vuole il mister e credo possa essere un punto di forza per noi, poter cambiare modulo durante la partita, magari l’avversario non se lo aspetta e così riusciremmo a sorprenderlo. Dimostra che la squadra è preparata a tante variazioni.
La Spal, che partita sarà?
Sarà una partita dura, perché abbiamo già visto che tante grandi squadre lì hanno sofferto. Alcune non hanno vinto, magari 1-0 o 2-3, insomma sarà tosto. Dobbiamo dall’inizio imporre il nostro ritmo, dare tutto e cercare di fare il risultato per mantenere la terza posizione.
In casa non perde da otto giornate…
È una squadra fastidiosa, la partita va preparata alla grande per non essere sorpresi dall’avversario. Dobbiamo sapere chi abbiamo di fronte, con il massimo rispetto andare a Ravenna e cercare di vincere la gara.
A soli tre giorni dalla Champions come si prepara una gara così importante?
È difficile perché tutti parlano della gara dopo come di quella più importante. Ma se non battiamo la Spal ci stacchiamo dalla zona Champions, quindi prima dobbiamo pensare a fare i tre punti per rimanere là e poi cominciare a preparare la successiva che mentalmente si prepara da sola. Insomma è più difficile preparare quelle contro avversari che sulla carta sembrano essere più facili. La vittoria servirà come sprone per quella dopo se non dovessimo vincere diventa difficile anche per il Liverpool.
Qual è stata la reazione dello spogliatoio quando dall’urna di Nyon è uscito il Liverpool?
In quel momento non si poteva scegliere, tutte e tre sono squadre fortissime. Quando arrivi a questo punto non c’è una squadra da scegliere, qualsiasi squadra arrivi va bene. Loro sono forti ma lo siamo anche noi. Siamo felici che la Roma sia lì, tra le grandi. Meno male non è uscito il Real Madrid che oggi è una delle squadre più forti del mondo.
Cosa si aspetta da questo finale di stagione?
Io, ma tutta la squadra, ci aspettiamo un finale di stagione diverso. Abbiamo la possibilità di portare qualcosa di diverso a casa, sicuramente ognuno di noi lo ha in testa. Possiamo farcela, ma dobbiamo affrontare ogni gara come abbiamo sempre fatto e tenendo conto che tutte le partite che ci aspettano sia in campionato che in Europa sono importanti per il risultato finale.