Il Corriere della Sera (R. Frignani) –L’ultras della Lazio è stato rintracciato nella sua abitazione, dove gli agenti della Digos e del commissariato Prati hanno trovato le conferme a quello che avevano già raccolto sulla base dei filmati registrati dalle telecamere a disposizione della sala Gos (Gruppo operativo sicurezza) dell’Olimpico in occasione del derby Lazio-Roma. Elementi che, vista la gravità delle ferite della vittima, colpita con un altro tifoso romanista, soltanto stordito dal botto nel settore Distinti Est, hanno portato all’arresto del 42enne, ora rinchiuso in carcere.

Il questore Carmine Belfiore sta valutando nei suoi confronti il Daspo a vita, mentre analoghi provvedimenti saranno presi per i tre ultrà romanisti fermati e denunciati dalla polizia durante gli scontri in via Flaminia alla fine della partita. Federico Luciani ha riportato una prognosi di 60 giorni. Dovrà essere sottoposto ad altri accertamenti medici e nel frattempo rimane ricoverato al Policlinico Gemelli. Il giovane, come si vede anche dai numerosi video postati sui social, si trovava con alcuni amici proprio nel settore romanista investito dai bengala e dai petardi lanciati a più riprese dai laziali in Tevere. A proteggerlo da conseguenze più gravi potrebbe essere stato il cappuccio del giaccone che indossava al momento dell’esplosione dell’ordigno, arrivato insieme con un fumogeno che all’inizio sembrava innocuo.

Proseguono anche le indagini per dare un volto e un nome ai cinque laziali che hanno assaltato il pub «Clover» di viale Angelico e accoltellato all’addome e al torace il sommelier romanista Francesco Leuzzi, 31 anni, tuttora ricoverato all’ospedale Santo Spirito in prognosi riservata ma fuori pericolo. Ieri il giovane, figlio della giornalista Rai Alessandra Bor toloni, ha scritto alcuni post su Instagram. «Ci tenevo a ringraziarvi tutti per la vicinanza, siete tanti e tutti splendidi, ma non riesco al momento a ri-spondervi. Grazie davvero, a presto». Con il passare delle ore troverebbe conferme la pista sul movente dell’assalto laziale legato al fatto che il pub sia un ritrovo di tifosi della Roma, dopo la serata di scontri con le forze dell’ordine causati proprio da 400 ultrà giallorossi che volevano raggiungere Ponte Milvio per interrompere la festa biancoceleste per la vittoria nel derby.