Pelonzi (PD): “Le opere pubbliche per lo Stadio della Roma con quali soldi si sosterranno? L’atteggiamento di Berdini è singolare”

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Il consigliere del Partito Democratico capitolino, Antongiulio Pelonzi, ha rilasciato una note dove parla dello Stadio della Roma. Queste le sue parole:

L’assessore Berdini dice di voler realizzare lo Stadio della Roma ma lo vuole fare con volumetrie ridotte. Ovvero senza torri accanto. La riduzione delle cubature a compensazione, consente – secondo l’assessore Berdinianche la riduzione delle opere pubbliche a carico dell’imprenditore, quindi meno spese per chi realizza l’opera. E’ evidente però che chi realizzerà lo Stadio potrà sì rinunciare alle torri, ma potrà anche non fare il ponte di collegamento, la metro con la stazione dedicata e la viabilità accessoria alla nuova infrastruttura. Chi dovrà sostenere gli ulteriori oneri per le opere di pubblica utilità è quindi facile immaginarlo: il comune, ma con quali soldi? E quali garanzie sui tempi di realizzazione? Nell’incertezza il rischio vero è che gli investitori ritirino l’offerta progettuale. E’ questo che vuole l’assessore Berdini? Ovvero un pretesto per dire che sono i privati che non vogliono più fare l’atteso Stadio della Roma!“.

Qualche ora dopo lo stesso Pelonzi ha aggiunto:

Stadio si, ma senza cubature ed opere pubbliche. Taglio a fiera di roma, ma vogliamo aiutare la società investimenti a rilanciare la nuova fiera. Stop ai lavori di restauro delle torri dell’Eur, ma porteremo in aula delibera per dare nuovo avvio a restauro. L’atteggiamento dell’assessore Berdini è singolare evidentemente deve essere un cultore del grande filosofo tedesco Hegel, come lui crede che la realtà si formi attraverso un processo di tesi antitesi e sintesi. Essendo anche io un cultore della materia, stimo molto l’approccio filosofico dell’assessore, anche se personalmente kantiano non condivido questa visione e vorrei dire che è assolutamente nociva se applicata all’amministrazione della cosa pubblica. Non a caso abbiamo avuto illustri e tristi esempi nel 900. Caro assessore il punto forte della dialettica era la sintesi, in questa amministrazione non ve ne è traccia!“.

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