Pellegrini sulle orme di Totti: dopo la Roma si prende l’Italia

Libero (D. Dell’Orco) – Dopo aver perso l’Europeo per problemi muscolari, Lorenzo Pellegrini si è ripreso un posto in Nazionale, segnando il gol della speranza contro la Spagna da subentrato. Capitato nel momento di massima abbondanza nella mediana azzurra, deve contendersi il posto con Locatelli, Verratti, Barella, Castrovilli.

Ma con un inizio di stagione così (8 gol e 2 assist tra Roma e Italia), per Mancini sarà difficile farne a meno. E, magari, vista la carenza di punte, potrebbe inventarsi Pellegrini falso nove, dato che “Lollo”, come lo chiamano ancora tutti tra Roma Sud e Cinecittà Est dov’è cresciuto calcisticamente, da piccolo faceva il centravanti.

Fino ai Giovanissimi, con una fisicità importante, giocava in attacco. La leggenda narra, poi, che Vincenzo Montella, nei sei mesi in cui lo allenò nei Giovanissimi Nazionali (prima di subentrare a febbraio a Claudio Ranieri in prima squadra), lo trasformò in centrocampista.

Erano pure gli anni dell’aritmia cardiaca, scoperta a 15 anni e dovuta a una mononucleosi, che gli impedì di allenarsi per mesi. Poi, però, superato il problema, Pellegrini riprese in mano la sua carriera. Esordì con la Roma con Rudi Garcia in panchina, anche se a renderlo buona parte di ciò che è oggi ci pensò Eusebio Di Francesco nei due anni di prestito al Sassuolo (20152017). Pellegrini ha fatto parte di quella nidiata di talenti giallorossi valorizzati in Emilia. Ha partecipato alla scalata dalla B all’Europa League firmata Di Francesco, ha collezionato 54 presenze e 11 gol e ha “costretto” la Roma ad esercitare il diritto di recompra versando 10 milioni al Sassuolo. Da romano e romanista tornò così nella Capitale con… Di Francesco.

Un certo Totti lo celebrò con l’investitura del capitano del futuro e magari del n.10. Della seconda cosa per ora non se ne parla. Ma la fascia da capitano l’ha conquistata come da previsioni.  Ora Pellegrini con Mourinho in panchina può fare il definitivo salto e, a 25 anni, iniziare la fase della sua maturità calcistica per diventare un irrinunciabile nella Roma (ha firmato appena prima della sosta il contratto fino al 2026) e magari anche nell’Italia. A partire già da domenica alle 15, con l’appuntamento per la finalina di Nations League che si giocherà all’Allianz Stadium di Torino.Mancini dopo l’eliminazione con la Spagna rivoluzionerà la squadra, e tra i vari Raspadori, Berardie Dimarco che scalpitano, un posto assicurato ce l’avrà anche Lollo.

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