Pellegrini, quota 200 ma senza la festa

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – A inizio stagione, erano attesi come i Beatles, ma la sensazione – complice anche il destino – è che i “fab four” giallorossi per il momento non siano tutti sincronizzati.

Paulo Dybala, ormai, è il leader tecnico di questa Roma a quattro stelle, e lo sta dimostrando anche con i gol e gli assist. Tammy Abraham sbuffa, soffre e impreca, però a suo modo sta cominciando a lasciare il segno come nella scorsa stagione. Adesso, perciò, tocca a Lorenzo Pellegrini e al redivivo Nicolò Zaniolo aprire lo spartito ed entrare subito nel sound.

Il capitano della Roma, in realtà, in queste sette partite giocate ha alternato begli assoli e qualche calo di ritmo. Proprio per questo ieri, quando si è presentato sul dischetto del rigore per segnare la palla che avrebbe chiuso virtualmente la partita con largo anticipo, sembrava un po’ una specie di favola.
Per uno come lui che ha la fascia al braccio da romano e romanista, realizzare il suo primo gol stagionale nella sera della sua duecentesima partita in giallorosso, sarebbe stata la vera ciliegina su una torta dal sapore buonissimo. Invece il pallone ha scheggiato la traversa ed è volato verso il cielo.

 

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