Pellegrini ci mette la faccia e chiede scusa ai tifosi

Il Messaggero (G.Lengua)Lorenzo Pellegrini ci mette la faccia anche se è uno degli ultimi a doversi cospargere il capo di cenere dopo la disfatta della Roma sul campo di Bodo per 6-1. “Non sono preoccupato, ma sono molto arrabbiato. Abbiamo preso una bastonata” ha detto a fine partita. Il capitano è entrato al minuto 60, ma ha potuto fare ben poco per cambiare il destino della sua squadra. Ad assistere alla disfatta anche 400 tifosi giallorossi, imbestialiti a fine partita. Gli animi hanno cominciato a scaldarsi già durante la gara e al termine Abraham e Pellegrini hanno chiamato a raccolta la squadra per andare a parlare con gli ultras.

Il processo è durato circa cinque minuti, il centrocampista ha provato a lanciare la sua maglia verso il settore ospiti, ma è stata immediatamente rifiutata. Poi è rimasto a parlare, accanto a lui anche l’inglese che si è fatto aiutare da un traduttore per comprendere quello che stava succedendo. Minuti di fuoco a cui hanno partecipato anche Calafiori, Shomurodov, Carles Perez e Kumbulla, un momento di tensione che si è limitato solo al confronto verbale. Prestazioni come quella di ieri rischiano di smorzare l’effetto Special One, che finora aveva garantito alla Roma le maggiori presenze allo stadio, sia in campionato che in Coppa.

A fine gare Pellegrini prova a dare delle spiegazioni sulla debacle: “A volte con i figli devi usare il bastone per lasciargli impresso un insegnamento. Oggi abbiamo preso una bastonata, dobbiamo fare nostro questo insegnamento e dopo questa brutta figura dovremmo riuscire ad essere più forti, più presenti e meno altalenanti. La partita? C’è solamente da chiedere scusa e ripartire da domani più forti di prima perché ci sono partite importanti che stanno arrivando“.

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