Pau Lopez, para le critiche e anche di più – VIDEO

 

Pagine Romaniste (E.Bandini) – Come il connazionale Andres Iniesta (il 23 aprile uscirà il suo documentario su Rakuten TV, ndr), Pau Lopez giovedì sera si è trasformato in un eroe inaspettato. Probabilmente nessuno se lo poteva immaginare ma è stato proprio lo spagnolo a decidere le sorti di una gara che sembrava ormai irrecuperabile. Nelle ultime settimane è stato criticato pesantemente per diverse prestazioni deludenti, lui però ha tirato fuori il carattere ed è stato fondamentale per la vittoria in casa dell’Ajax.

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E’ proprio Pau Lopez il simbolo di questa notte pazza europea. A Roma negli ultimi 10 anni tra i pali si sono alternate meteore, StekelenburgGoiocochea, ad illustri giocatori come Alisson e Szczesny. E siccome la soluzione spesso sta proprio nel mezzo, probabilmente l’ex Betis si piazza al centro di queste due categorie. Ha diversi difetti, vedi la poca sicurezza nell’impostare l’azione con i piedi, ma anche diverse qualità come l’agilità e la velocità di reazione nelle parate basse. Alla Johan Cruijff Arena Pau Lopez ha mostrato tutto il suo repertorio, nel bene e nel male.

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Nella partita più importante della stagione infatti non si è fatto mancare nulla, facendo capire sia perché la Roma l’ha pagato così tanto (circa 23 milioni, ndr) e sia i motivi per cui viene criticato ormai da un anno e mezzo. Un paio di errori in fase di impostazione da far venire i brividi, poi il rigore parato a Tadic per la svolta. Già così sarebbe il riscatto perfetto. Ma non è finita qui. Un pallone che gli è praticamente scivolato dalle mani al 67′ e, dopo un minuto, ha salvato il risultato in uscita su Brobbey. Nell’ultimo quarto d’ora, infine, altri due miracoli sui disperati tentativi di Antony. Al triplice fischio Pau si è lasciato andare in un lungo abbraccio con Ibanez che l’ha ringraziato per aver parato il rigore che lui stesso aveva causato.

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Pau Lopez non nasce come un para rigori. In carriera sono 5 i penalty neutralizzati su 35, una media quindi un po’ bassa del 14%. Dopo aver ipnotizzato Tadic dagli undici metri il portiere giallorosso si è girato verso la panchina per ringraziare ed esultare a distanza con il preparatore Savorani. Ed è proprio merito suo se Pau è riuscito in questa piccola impresa: “Sapevo che spesso calciava al centro. Con Marco (Savorani, ndr) e tutti i portieri guardiamo i rigori. Sono rimasto fermo e questa volta ho avuto fortuna. Ha cambiato la dinamica della partita“.

Nonostante questa bella prestazione la Roma in estate proverà a trovare un nuovo titolare per la porta. Sono diversi i profili che Tiago Pinto sta seguendo da diverso tempo. Andando in ordine alfabetico il primo della lista è Alessio Cragno, seguono Pierluigi Gollini, Alex Meret, Juan Musso e Marco Silvestri. La valutazione dei primi quattro oscilla tra i 20 ed i 30 milioni di euro, mentre per il portiere del Verona servirebbero 10 milioni. Pau Lopez per il momento non si fa influenzare dalle voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Trigoria e pensa solo a convincere la dirigenza per rimanere. Nell’ultime ore infatti sono salite le possibilità di una sua permanenza nella capitale anche l’anno prossimo. Infine pochi giorni fa anche l’ex ds Petrachi ha parlato dello spagnolo chiarendo il suo prezzo d’acquisto: “Sfato un luogo comune. Diciamo che non l’ho pagato 30 milioni ma che è la cifra a bilancio. Di mezzo c’è stata la metà di Sanabria: l’ho pagato 18, che comunque sono sempre tanti. Non sono dispiaciuto di aver preso Lopez, è un buon portiere e con caratteristiche giuste. Solo che ha avuto come un black out e quando sei un portiere è dura rialzarti.Immagino come abbia sofferto“.

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