Parnasi ai domiciliari, il gip: «Ma potrebbe ancora commettere reati»

Luca Parnasi è stato scarcerato ed è tornato nell’elegante superattico dove abitava. Il gip ha accolto le richieste di domiciliari dell’imprenditore anche se rimane con qualche dubbio visto che il pericolo che possa compiere altri reati è stato “attenuato di poco“. Come riporta Il Messaggero dopo 37 giorni di carcere e due interrogatori la giudice ha valutato con attenzione il secondo colloquio con i pm e a convincerla sono state le ammissioni su Lanzalone. Parnasi aveva già chiesto di essere scarcerato tre settimane fa ma il gip non aveva accolto tale richiesta nonostante il parere favorevole dei pm Ielo e Zuin. Nel secondo faccia a faccia il leader di Eurnova ha spiegato quali fossero gli accordi con l’ex presidente di Acea e su come fosse riuscito a far cambiare rotto alla giunta Raggi sul progetto di Tor di Valle. Parnasi ha inoltre detto che le consulenze ricevute servivano ad alimentare il loro rapporto. Un quadro, questo, che mette nei guai lo stesso Lanzalone visto che davanti ai pm ha detto di non essersi “più occupato del dossier stadio“. Nei prossimi giorni potrebbero chiedere i domiciliari anche i collaboratori di Parnasi: Talone e Mangosi.

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