Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Il boato dell’Olimpico al ventunesimo del secondo tempo ha aiutato Renato Sanches e Leandro Paredes a entrare in campo ancora più carichi, con la voglia di fare e strafare, con tanta energia ma poca condizione atletica. Ma i tifosi sono rimasti ben contenti del loro ingresso in campo, così come i loro compagni di squadra che hanno potuto beneficiare del loro dinamismo e qualità per riuscire ad acciuffare il pareggio contro la Salernitana. Buona la prima per il portoghese e l’argentino, venti minuti di livello e che hanno portato agli applausi dei romanisti nonostante il pareggio finale contro la squadra di Sousa.

Di certo il loro ingresso è stato positivo. Paredes si è messo al centro del reparto con Cristante scalato in difesa e ha gestito i palloni con dinamismo e qualità. Maglia numero 16 sulle spalle, Leo ha mo strato di poter essere un valore aggiunto per il reparto romanista, e ha contribuito in quei po chi minuti ad agguantare il pareggio giallorosso. Come? Con qualità. Una pennellata da calcio d’angolo per la testa di Belotti che ha battuto Ochoa. A volte basta un tocco per decidere una sfida, e lui lo ha fatto dalla bandierina non potendo dare il 100% con una forma fisica ancora da sistemare.

Lo stesso si può dire di Renato Sanches, ma che ha anche usato una delle sue altre caratteristiche più importanti: la fisicità. Ha vinto i duelli con i suoi avversari, è stato solo un po’ impreciso nel palleggio ma con un tocco sicuramente di livello e che ha ricordato anche quel giocatore che aveva fatto impazzire il Bayern Monaco, tanto da acquistarlo del Benfica per 35 milioni di euro. Da lui è partito il segnale di risveglio alla metà della ripresa, una campana suonata al momento del suo ingresso per svegliare la squadra e riordinarla dopo qualche attacco confuso.

E le imbucate del portoghese sono state di livello, una di queste ha addirittura portato El Shaarawy a sfiorare il gol con quel destro che ha incredibilmente colpito l’incrocio dei pali. Buone verticalizzazioni, buon fraseggio dei compagni e una trasmissione di palla piuttosto veloce per i nuovi acquisti provenienti dal Paris Saint Germain. Sicuramente due che saranno più che utili a Mourinho anche per trovare il miglior assetto tattico di partita in partita. Anche perché adesso al tecnico – almeno a centrocampo – le soluzioni non mancano.