Panchine obbligate, il vero mercato lo fanno gli allenatori

La parola più indicata per descrivere il caos calmo che avvolge le panchine dei maggiori club italiani è surplace. Tutti aspettano l’esito dell’incontro tra Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri. L’allenatore livornese, con il contratto in scadenza 2020, vorrebbe il suo stipendio adeguato agli allenatori più celebrati del calcio continentale e rassicurazioni sul nuovo corso tecnico. In caso di divorzio, ad oggi, improbabile, Paratici porterebbe di corsa Antonio Conte. L’ex ct azzurro è il sogno proibito anche di Beppe Marotta. Non è certo un mistero che l’ad interista consideri Conte la figura ideale capace di resettare l’attuale situazione a tratti confusa alla Pinetina. Steven Zhang nel frattempo è in Cina e finché non sarà di ritorno non verrà presa alcuna decisione sulle sorti di Spalletti. Le mosse del Milan sono ancor più avvolte nella nebbia, visto che a 270 minuti dalla fine del campionato la squadra di Gattuso non sa ancora se parteciperà alla Champions o all’Europa League, con gli introiti ridotti che ne conseguono. Si studiano profili giovani come Di Francesco (ieri a Milano) e Giampaolo. Per la Roma, sotto choc dopo l’annuncio di Conte di voler declinare la corte di Francesco Totti, Maurizio Sarri e Giampiero Gasperini sono i possibili sostituti di Ranieri. Lo riporta Il Corriere della Sera.

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