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Il Messaggero – La Roma si fa in 4

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Finché si corre e si fatica, sono tutti uguali. Quando spunterà il pallone, qualcuno sarà meno uguale di qualcun altro. Intanto la Roma si fa in quattro. Titolari, partenti, esaminandi e giovani. Zeman li vuole osservare da vicino, studiarli, valutare le loro attitudini tattiche. Di Totti, ad esempio, deve capire poco. Nonostante l’età il capitano resta uno dei punti fermi. E nella testa del boemo, anche i vari LamelaOsvaldo lo sono, poi il tempo egli allenamenti gli faranno capire chi di loro sarà più o meno insostituibile. Osvaldo lo conosce da quando era un ragazzo, lo ha ritrovato carico e la società glielo ha reso incedibile. Del resto la Roma Montessori non c’è più.
Tra i difensori centrali, l’unico confermato è Burdisso, il cui rientro è atteso come quello di un Messia. L’argentino intanto c’è, in attesa di Castan (che ha appena vinto la Libertadores) e se teniamo conto la volontà di Sabatini di acquisire altri due centrali, inevitabilmente quello in più è Juan, che qui a Riscone si è presentato in tiro e con molta voglia di lavorare e chiudere in bellezza con la Roma. Marquinho («Sono felice di essere ancora qui, spero che la Roma mi regali la Seleçao») lavora con Zeman solo da un giorno e mezzo, ma le idee di Zdengo sul brasiliano sono positive: può giocare intermedio sinistro di centrocampo e terzino. Alla lista dei punti fermi dei ragazzi di Riscone vanno aggiunti i due portieri, Lobont e Stekelenburg (l’olandese arriverà domenica): ad occhio e croce, Steke sarà il primo, il rumeno il secondo, anche se con Zeman la questione portieri è sempre tutta da scoprire. E Pjanic? Grandi doti tecniche lo fanno stare di diritto nella lista dei «titolari», ma in questi giorni si capirà meglio il destino di Miralem, che ad oggi parte come spalla di De Rossi (che si rivedrà ad agosto) e Bradley (che si sta per aggregare al gruppo di Zeman e con lui Tachtsidis). Infine c’è Perrotta che, pur essendo un po’ attempato, per caratteristiche fa al caso di Zeman.
Se i bocciati in partenza sono stati lasciati a Trigoria, qui in Alto Adige c’è un minuscolo gruppo di ragazzi che Zeman ha messo sotto esame. Tutta gente che va recuperata. Eccoli: Rosi, José Angel e Bojan, più Juan, di cui abbiamo già detto. Rosi deve acquisire sicurezza, José Angel – per dirla alla Sabatini – essere meno imbranato e Bojan deve fare solo una cosa, esplodere definitivamente. E subito. Tutti e tre hanno le carte in regola per risorgere, con la cura Zeman, anche se il boemo non è ancora riuscita la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Il gruppo, per certi versi, più importante riguarda i giovani: Proietti Gaffi e Svedkauskas (portieri), Dodò e Romagnoli (difensori), Bertolacci, Florenzi, Lucca e Verre (centrocampisti), Nico Lopez (attaccante). Sono ragazzi che sperano solo di far parte della prima squadra. Occhi puntati soprattutto su Verre, che a Zeman piace molto, lo considera l’ideale intermedio sinistro di centrocampo, tutto tecnica, corsa e fantasia. Per Florenzi parlano gli undici gol realizzati a Crotone. Proietti Gaffi e Svedkauskas sono due portieri bambini, del lituano si parla un gran bene. Sul brasiliano Lucca, garantisce Baldini, è stata una sua scoperta, fresco arrivo da Porto Alegre. Nico Lopez punta a un posto nella rosa degli attaccanti della prima squadra, in Primavera ha già fatto vedere cose eccezionali. Infine c’è Dodò che in questo periodo sta sempre male e sulla carta è il terzino titolare. Bertolacci? Potrebbe partire.
Heinze, Greco, Pizarro, Simplicio, Borriello Okaka e forse Taddei sono solo in attesa di sistemazione. Come dice Sabatini, è la storia che li allontana dalla Roma. Intanto sono qui e lavorano come gli altri. Finché non spunta il pallone sono tutti uguali. Ognuno se la gioca.

Il Messaggero – Alessandro Angeloni

Comunicato As Roma – E’ morto il Gen. Ciro Di Martino. Il cordoglio della società giallorossa

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Questa la nota della Roma in ricordo di Ciro Di Martino, per anni vice presidente della società giallorossa:

Si è spento a Roma all’età di 87 anni il Generale Ciro Di Martino.

Nato a Sant’Antimo, comune in provincia di Napoli il 13 gennaio del 1925, Di Martino è stato generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano e Capo di stato maggiore dello stesso dal 1987 al 1989. La sua avventura nel calcio inizia con l’avvento di Franco Sensi nell’AS Roma nel 1993. Per il primo semestre di quella gestione è stato il presidente del club, successivamente, dal novembre 1993, vice-presidente e amministratore delegato, fino a tornare alla qualifica di vice-presidente in seguito all’entrata in borsa del club, carica mantenuta fino a pochi mesi fa.
L’AS Roma tutta partecipa al dolore della Famiglia“.

Comunicato As Roma – Per Curci solo una piccola elongazione ai flessori, presto sarà a Riscone

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La Roma comunica attraverso una nota sul sito ufficiale asroma.it, le condizioni fisiche di Gianluca Curci, dopo l’infortunio subito ieri mattina a Trigoria. Per il portiere si tratta di una semplice elongazione ai flessori della coscia destra che gli consentirà di raggiungere i compagni a Riscone di Brunico già nei prossimi giorni.

Ag. Brighi: “Fiorentina? Matteo è ad un passo dal Torino”

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Brighi alla Fiorentina? No, al Torino!”, firmato Vanni Puzzolo, agente di Brighi. Sembrava che la trattativa con la Fiorentina fosse in fase avanzata, vista la notizia dell’incontro a cena fra Montella e il calciatore, ma ci pensa il procuratore del centrocampista a smentire le voci e ad annunciare l’ormai prossima destinazione del suo assistito, quella granata. Ecco le parole di Vanni Puzzolo a ilsussidiario.net:

C’è una trattativa avviata con il Torino. Per il giocatore quella granata è una piazza molto gradita per il blasone e la storia, la Roma pare sia favorevole a questa soluzione. Incontro tra Brighi e Montella? Non so nulla, può darsi che si sia trattato di un incontro fortuito. La Fiorentina non ha mai chiesto Brighi, c’è invece una richiesta da parte del Torino“.

Ritiro Brunico – Domani in conferenza stampa i collaboratori di Zeman

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Domani a Riscone di Brunico ci sarà la prima conferenza stampa. A parlare saranno i collaboratori del tecnico Zdenek Zeman: il collaboratore tecnico Giacomo Modica, il preparatore atletico Roberto Ferola e l’allenatore in seconda Vincenzo Cangelosi.

 

Nota As Roma – Nasce il centro servizi

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La Roma pubblica una nota ufficiale sul sito asroma.it in cui annuncia l’apertura del Centro Servizi, una linea di contatto diretto dedicata ai tifosi. Tutti i sostenitori giallorossi potranno chiamare dalle 9.30 alle 18.30 il numero 06.89386000 (al costo di una semplice chiamata urbana) e abbonarsi comodamente da casa, tramite carta di credito, di debito (ricaricabile) o bonifico bancario. Al telefono rsponderanno degli addetti ai lavori che risponderanno a tutte le esigenze.

Il centro servizi può essere contattato anche via mail ai seguenti indirizzi: [email protected] (per informazioni sugli abbonamenti) e [email protected] (per richieste su problematiche tecniche o organizzative dei sostenitori giallorossi).

Calcioscommesse, Lotito: “La Lazio è fuori da ogni cosa. Mauri e Sculli non sono banditi”

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Torna a parlare dello scandalo calcioscommesse Claudio Lotito, presdente della Lazio, che ha avuto in rosa Mauri e Sculli, due personaggi ritenuti fondamentali per lo scandalo venuto fuori questa estate. Durante la presentazione di Ederson il numero uno del club biancoceleste ha rilasciato queste parole riportate dall’ansa:

Sculli e Mauri non sono orchi, dei banditi e squadra e dirigenti non hanno dimostrato insofferenza nei loro confronti. C’è dell’allarmismo eccessivo e nessuno all’interno dell’organico ha avuto la sensazione di avere problemi verso questi due calciatori. In Italia stiamo ancora in una condizione democratica, le condanne  morali non fanno testo, ci sono tre gradi di giudizio. Io non faccio l’avvocato, ma noi siamo al di fuori di ogni cosa. La storia dirà chi ha avuto ragione“.

Riscone di Brunico – Marquinho: “Ora voglio vincere con la Roma”. Bojan: “Mi piace il calcio di Zeman”

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Dal ritiro di Riscone di Brunico iniziano a parlare i calciatori della Roma. I primi sono Marquinho e Bojan Krkic che, poco prima di scendere in campo agli ordini di mister Zeman hanno rilascaito alcune dichiarazioni a Roma Channel. Ecco le parole di Marquinho:

Mi sono integrato bene. Adesso per fare la storia bisogna cambiare marcia. Sto iniziando a conoscere il mister. Le sue squadre corrono molto e giocano all’attacco, spero che la squadra possa vincere qualcosa di importante“.

Queste invece le parole di Bojan Krkic sempre al canale tematico della società giallorossa:

Sono pronto per iniziare questa stagione. Mi piace che Zeman pratichi questo calcio. Adesso voglio fare di tutto per guadagnarmi il posto, Voglio giocare di più, e per questo devo allenarmi al massimo

Pigliacelli: “La Roma non ha creduto in me. Con Tancredi pessimo rapporto”

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Il contratto di Mirko Pigliacelli con la Roma è scaduto il 30 giugno scorso e per ora non sembra ci sia la possibilità di rimanere nella Capitale per il portiere della Primavera. Sembra molto probabile l’approdo nel Parma, che da tempo sta seguendo la sua situazione contrattuale con la Roma e alla fine dovrebbe acquistarlo. Lo stesso Pigliacelli parla del suo futuro a Radio IES:

Io in questo momento sono in vacanza. Ci sono diverse squadre in Serie A dove posso andare e alcune squadre di Serie B, da raggiungere in prestito. Con il Parma stiamo ancora decidendo sulle cifre. Non mi sento scaricato dalla Roma, però posso dire che con la nuova società non ho sentito la stessa considerazione che ho avuto negli anni precedenti. Forse qualcuno all’interno della Roma pensava che non fossi all’altezza di una maglia importante come quella della Roma. Spero di poter smentire tutte queste voci con una carriera importante. L’ipotesi di restare non è ancora da scartare, ma il mio futuro resta incerto. Posso dire che è difficile, ma nella vita non si può mai sapere. Il primo giorno di ritiro della scorsa stagione ho capito che la società non aveva fiducia in me. Con Tancredi non sono mai andato d’accordo, forse lui non pensava che io fossi un portiere di calcio“.

Riscone – Dopo un colloquio con Zeman inizia la parte atletica. Totti scherza durante la corsa: “Ma quanti giri mancano?”

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Primo allenamento per la Roma a Riscone di Brunico, dopo l’arrivo delle ore 13.30 della squadra. I giocatori scenderanno in campo intorno alle 16.30 per la prima seduta stagionale nel ritiro estivo con Zeman. Dovrebbe svolgere lavoro differenziato Dodò, ancora alle prese con un dolore al ginocchio operato.

17.00 – La squadra scende in campo e inizia un lungo dialogo tra i calciatori e Zeman al termine del quale inizia il riscaldamento.

17.15 – Inizia la parte atletica. I calciatori lasciano il campo di allenamento e, divisi in due gruppi, iniziano la corsa sul fondo guidati da Cangelosi e Ferola. Nel frattempo Dodò, come facilmente prevedibile, svolge lavoro differenziato. Durante il tragitto Totti, scherzosamente, chiede a Modica: “Ma quanti giri mancano? Tre? No perché io più di tre non li reggo eh“.

17.30 – Dopo sei giri i calciatori iniziano il lavoro di scarico.

17.50 – Il gruppo diviso in 3 continua il lavoro atletico. Questi i gruppi:

Primo gruppo: Bertolacci, Verre, Josè Angel, Bojan, Florenzi, Nico Lopez e Lucca.

Secondo gruppo: Borriello, Pizarro, Osvaldo, Totti, Taddei, Rosi, Lamela, Marquinho, Greco e Perrotta.

Terzo gruppo: Heinze, Pjanic, Burdisso, Lobont, Proietti Gaffi, Okaka, Simplicio, Juan e Svedkauskas.

18.00 – I più in forma sono i giovani, Rosi e Taddei, mentre maggiormente in difficoltà appaiono Totti, Okaka, Juan e Simplicio.

18.10 – Cangelosi guida il gruppo che corre sulla pista di atletica.

18.25 – I giocatori si riposano e sfruttano la pausa per bere. Dodò termina la sua seduta e torna negli spogliatoi.

18.40 – Totti si ferma al quinto giro, mentre gli altri competano i sei previsti. L’ultimo ad arrivare è Juan, che termina la corsa molto con parecchio ritardo rispetto ai compagni.

18.50 – Dopo lo streching termina la prima seduta di allenamento a Riscone di Brunico.

Bradley a Trigoria. Si attende la firma, manca ormai solo l’annuncio ufficiale

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Michael Bradley, prossimo acquisto della Roma, è all’interno del centro tecnico Fulvio Bernardini. Il centrocampista statunitense, che in mattinata ha sostenuto le visite mediche al ‘Gemelli’, si è recato nel primo pomeriggio presso il quartier generale giallorosso. “La trattativa tra Roma e Chievo non è ancora definita”, ha voluto puntualizzare il ds dei clivensi Sartori a PagineRomaniste (LEGGI L’INTERVISTA). Tuttavia si stanno ultimando gli ultimi dettagli, poi finalmente l’americano potrà mettere nero su bianco il trasferimento nella Capitale. In serata è atteso l’annuncio ufficiale, mentre già da domani Bradley potrà raggiungere i suoi nuovi compagni nel ritiro di Riscone, dove la squadra è al lavoro con Zdenek Zeman.

Castan: “La Roma? Per ora penso solo a festeggiare”

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Leandro Castan parla del suo futuro e dell’ipotesi Roma dopo la vittoria della Copa Libertadores. Durante i festeggiamenti dopo il trionfo nella Champions League del Sudamerica al difensore centrale è stato chiesto se avrebbe continuato a giocare in Brasile, e questa è stata la sua risposta:

Ora penso solo a festeggiare. D’accordo con i dirigenti – ha detto a tv globo – venerdì parlerò del mio futuro. E’ difficile lasciare questa squadra, un gruppo fantastico, la squadra più forte nella quale ho giocato nella mia vita“.

Marquinho: “Sono contento di essere stato riscattato dalla Roma. Ora voglio la Selecao”

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Marquinho è stato acquistato definitivamente dalla Roma, dopo l’arrivo in prestito dal Fluminense nello scorso gennaio. I 3 gol nelle 16 partite hanno convinto i giallorossi a riscattarlo, e alla fine, nonostante la trattativa sembrava sl punto di interrompersi. Il centrocampista brasiliani si confessa in una lunga intervista a Globoesporte.com nella quale parla dell’esperienza romana, delle iniziali difficoltà nell’ambientarsi, del rapporto con l’ex tecnico Luis Enrique e con i compagni di squadra (specialmente con Totti), delle idee della dirigenza della Roma americana e degli obiettivi che si sono posti e dei sogni personali, come quello della convocazione nella Nazionale brasiliana. Queste le sue parole:

“Sono stato cinque mesi in Italia, giocando tre o quattro. Ne è valsa la pena. Ho voluto scommettere su questo nuovo viaggio. Sono felice di essere stato riscattato. Ho cercato di non leggere cosa scriveva sulla stampa. Non volevo avere ansia. Mi aspettavo una chiamata dal mio procuratore per apprendere la notizia. Speravo che le trattative fossero più veloci, mi avevano detto che sarebbe state così. L’importante che tutto sia andato bene e spero di scrivere una bella storia nella RomaHo cercato di non leggere cosa scriveva sulla stampa. Non volevo avere ansia. Mi aspettavo una chiamata dal mio procuratore per apprendere la notizia. Speravo che le trattative fossero più veloci, mi avevano detto che sarebbe state così. L’importante che tutto sia andato bene e spero di scrivere una bella storia nella Roma. Il sogno più grande è ora di giocare nella Selecao. Non che in Europa sarà più facile, ma almeno penso di poter mettermi in mostra. La maggiore difficoltà all’inizio era la lingua. La cosa migliore è che non ho avuto nessun problema di adattamento allo stile di gioco italiano. Sono stato un po’ sorpreso di giocare dal primo minuto nella seconda partita. E l’allenatore Luis Enrique mi ha sempre aiutato. Con Luis Enrique è stato bello lavorare. E ‘stato un grande giocatore e sta ora iniziando la sua carriera di allenatore. Credo che farà comunque bene e lavorerà in grandi club. Con Zeman gli allenamento sono duri, che predilige una preparazione dal punto di vista fisico. E’ un vincente. Basta vedere con il Pescara di Serie B. Penso che ce la caveremo. Ha elogiato anche me, senza conoscermi. Mi auguro che il rapporto con lui funzioni. La nuova dirigenza della ROma ha una mentalità diversa, vuole un gruppo di giovani. Vogliono solo cambiare un po’ per vedere se la squadra torna a vincere il titolo. Spero di poter partecipare. Totti è un grande giocatore e lo dimostra tutti i giorni. E’ un bravo ragazzo, parla, gioca, tratta tutti bene. Proprio come dovrebbe essere un idolo. Ho portato tutta la mia famiglia al Colosseo, per esempio. In effetti, ho dovuto andare in alcuni posti più volte, dal momento che ogni volta che un parente è venuto a farmi visita… A Rio è caldo tutto l’anno. Qui, ho trovato la neve quando sono arrivato. Roma è simile a Rio, penso che sia una bella città“.

Ag. Pigliacelli: “Non c’è l’accordo col Parma”

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Mirko Pigliacelli sta per lasciare la Roma, dopo che il suo contratto è scaduto lo scorso 30 giugno. Il portiere è vicino al Parma, anche se l’agente Danilo Caravello frena: “Non c’è ancora l’accordo col Parma – spiega a gazzettagiallorossa.it -. Ci sono trattative in corso anche con altre squadre. Con l’arrivo di Svedkauskas la Roma ha preso un giocatore della stessa età di Mirko. Se ci sarà un addio, daremo le nostre spiegazioni”.

La Roma è arrivata a Riscone, nel pomeriggio primo allenamento

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Il pullman della Roma è arrivato alle 9.50 all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino. I giocatori, acclamati dai tifosi presenti, si sono diretti subito all’interno del Terminal per il check-in. Il volo è decollato alle ore 10.30. Nel pomeriggio prevista una prima seduta sui campi di Riscone.

La squadra giallorossa dopo essere atterrata all’aeroporto di Innsbruck, si è diretta in pullman verso Riscone. Alle 13.35 l’arrivo all’Hotel Hinterhuber, dove ad attendere il gruppo c’erano diversi tifosi. Taddei, Totti e Zeman i primi a scendere dal bus. Clima fresco e pioggia a Brunico.

Roma, si stringe per Bosingwa

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Il rinforzo per la Roma sulla fascia destra annunciato ieri da Walter Sabatini ha un nome è un cognome: Josè Bosingwa. Il terzino destro si è svincolato dal Chelsea e gradirebbe l’opzione Roma. Secondo Sky Sport, già oggi potrebbe esserci un incontro tra i dirigenti della Roma e l’entourage del portoghese, che è rappresentato da Jorge Mendes. Nodo da sciogliere è l’ingaggio. Bosingwa percepiva più di 3 milioni di euro a stagione a Londra.

Sartori (ds Chievo) a Pagine Romaniste: “Bradley alla Roma? Sta facendo le visite mediche, ma la trattativa non è definita”

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La trattativa tra la Roma e il Chievo per Michael Bradley potrebbe chiudersi in giornata. Il centrocampista americano in queste ore si è sottoposto alle visite mediche al Gemelli, dopo essere stato autorizzato dal club veneto. La conferma arriva dal ds Giovanni Sartori, che a PagineRomaniste.com rivela: “Non posso smentire che Bradley stia facendo le visite mediche per la Roma, ma la trattativa non è ancora definita. Stiamo discutendo sulle contropartite tecniche. Oltre a Greco, c’è un ventaglio di giocatori della Roma che ci piacciono e che stiamo valutando. Bradley non potrà ancora raggiungere il ritiro della Roma. Dobbiamo aspettare, vediamo che succederà oggi”.
D.S. 

Corriere dello Sport – Tachtsidis, ecco il greco che vuole giocare con Totti

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«Coraggio, ragazzo, tocca a te» . Lorenzo Serra Ferrer, allenatore spagnolo con un passato nel Barcellona, lo guarda fisso negli occhi e gli chiede di entrare in campo sin miedo , senza paura. Il «ragazzo» ha 16 anni, l’entusiasmo adolescenziale e non ci pensa due volte: via il giubbottino, via la tuta, via i brividini e di corsa dentro, in apnea. E’ il 27 gennaio 2008, la partita è Aek Atene-Trasyvoulos, serie A greca, il risultato è di 0-0. Già in quel momento Panagiotis Tachtsidis entra nella storia dell’Aek diventando il più giovane debuttante di sempre. Ma il coraggioso bimbetto esagera. Al 92’ segna il gol decisivo. Finisce sui giornali, si ritrova a firmare autografi. Magia.

E ORA… – Quasi meglio di Totti, che alla stessa età debuttò nella serie A italiana tre lustri prima (a Brescia) ma non ebbe il tempo di segnare. Totti è stato uno dei modelli di Tachtsidis, che ha cominciato come numero 10 classico. Adesso Totti e Tachtsidis diventeranno compagni di squadra: la trattativa tra Roma e Genoa può dirsi conclusa, mancano solo le firme che non sono un dettaglio ma nemmeno un ostacolo. Arriveranno presto. «Zeman mi ha chiesto di prenderlo assicurandomi che lo trasformerà in campione» ha detto Sabatini. Che non ha potuto non accontentare il suo allenatore davanti a una promessa del genere.

LA FOLGORAZIONE – Tachtsidis, che nel frattempo ha compiuto 21 anni ed è diventato un centrocampista di qualità, ha impressionato Zeman grazie al talento espresso nell’ultimo campionato di serie B passato a Verona. «Mi piace giocare il pallone, guardare verso la porta avversaria» dice Tachtsidis, che ha conquistato velocemente un posto da titolare sotto la guida di Mandorlini diventando in fretta un pilastro della squadra. Ha giocato 39 partite segnando 3 gol, uno dei quali nei playoff contro il Varese. Nella prima partita contro il Pescara di Zeman era in panchina. Al ritorno invece, da regista nel 4-1-4-1, giocò molto bene nonostante la sconfitta del Verona (3-1). Era gennaio, anche in questo caso. Evidentemente è il suo mese fortunato.

PROFILO – Mancino ( «Ma so calciare anche di destro» ), può occupare tutti i ruoli del centrocampo e si fa valere anche sulle palle alte grazie alla statura (1.91). Il suo limite è la velocità. «Ma Zeman è convinto di farlo migliorare anche in questo» spiega sogghignando Sabatini, costretto ad ammettere di non essere stato l’ispiratore dell’acquisto.

LA STORIA – Nato in una piccola città di mare del Peloponneso, Nafplio, Tachtsidis è cresciuto calcisticamente ad Atene. Ha giocato in tutte le nazionali giovanili greche, dall’Under 17 all’Under 21, e adesso punta dritto alla nazionale maggiore. Preziosi l’ha ingaggiato nel gennaio 2010 (ancora gennaio!), a sei mesi dalla scadenza del contratto con l’Aek, su segnalazione di Sokratis Papastathopoulos, ex difensore del Milan, che all’epoca giocava nel Genoa. Papastathopoulos, ora al Werder Brema, conosceva bene il talento di Tachtsidis perché ha giocato proprio nell’Aek. E ha regalato al suo presidente un colpo eccellente, costato solo 200.000 euro come premio di formazione. Oggi Tachtsidis vale almeno dieci volte tanto.

IN ITALIA – Giovanotto di carattere, ha lasciato la Grecia chiedendo alla famiglia di non seguirlo: «Verrò io a trovarvi, lasciatemi solo» . E non ha trovato facilmente fortuna. Prestato subito al Cesena, non è riuscito a debuttare in serie A. Poco meglio ha fatto nel secondo semestre della stagione 2010/11, a Grosseto: solo 8 partite di B, con Michele Serena allenatore. La svolta che gli ha permesso di conquistare la Roma è arrivata a Verona. Naturalmente a gennaio.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Roma, Bradley al Gemelli per le visite mediche

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Ci siamo. Micheal Bradley sta per diventare a tutti gli effetti un nuovo giocatore della Roma. Secondo Sky Sport il centrocampista americano ha effettuato questa mattina le visite mediche presso il Policlinico romano Agostino Gemelli. Bradley nella passata stagione ha giocato nel Chievo collezionando 34 presenze e un gol. Bradley dovrebbe recarsi a Trigoria nelle prossime ore con il suo agente Alberto Faccini. Per il centrocampista pronto un quadriennale da 800mila euro a stagione.

Corriere dello Sport – Con il boemo è un attacco già da 70 gol

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Sa di non essere un uomo sereno, Walter Sabatini. Lo ha ammesso più volte, c’ha scherzato su. Faceva sul serio, però, quando si è confessato a Zdenek Zeman: «Sdengo, sono un po’ preoccupato per la difesa…» . E il boemo, per tranquillizzarlo, gli ha promesso un altro genere di palpitazioni: «Non ti preoccupare, noi andremo all’attacco» . Beato chi ha assistito alla scena. Forse è in quel momento che il direttore sportivo ha capito quanto «feroci e avanguardistiche» siano ancora le idee dell’allenatore. Se la Roma resta prudente rispetto agli obiettivi di classifica, la volontà di trasformarsi in una macchina da gol non viene celata: «I nostri pregiatissimi attaccanti possono fare settanta reti» . Fosse la volta buona che, per dirla sempre con il ds, questa squadra riesca ad esprimere un calcio arrogante? Zeman può ribaltare il dubbio, purchè i giocatori lo seguano: le vie della porta avversaria diventeranno infinite, se gli esterni taglieranno per l’inserimento dei terzini, se i tre attaccanti non saranno mai piatti, se – dopo le lezioni (ruolo per ruolo) su singoli movimenti – ci sarà la fusione dei reparti.

IL PARCO – Totti, Osvaldo, Lamela, Bojan, Borini: possono segnare in tutti i modi. Il capitano annusa l’ultima occasione, con l’arrivo del mentore può tornare a fare sogni proibiti, macinare altri record. Agirà da prima punta e nulla gli impedirà di attivare ache il radar per innescare i compagni. Lo scorso anno in campionato ha fatto centro otto volte, nella stagione precedente gli acuti furono quindici: sono i numeri di due annate complicate, figurarsi se la strada dovesse tornare in discesa. Il binomio Zeman-Totti ha già riacceso la passione dei tifosi: i compagni di reparto, soprattutto i più giovani, dovrebbero farsi raccontare la storia del Maestro e del Pupone acerbo. E convincersi che adesso hanno tutto per conquistare il futuro.

A LEZIONE DAL BOEMO – Sabatini dice di essere pronto a rimettere il proprio mandato, nel caso in cui Lamela non dovesse esplodere. Probabilmente esagera, ma sull’argentino la società ha scommesso forte ed è convinta che nel giro di qualche anno il ragazzo possa entrare a far parte di un gruppetto di «fantastici» : uno dei volti da esportare nel mondo, insieme alle maglie. Ma questo è un altro discorso. Prima dovrà superare altre prove, in allenamento e in partita: nel rigore di Zeman deve trovare il territorio per spargere il suo talento. Vale lo stesso per Bojan e per Borini: i tre ragazzi con Luis Enrique hanno messo insieme venti gol al loro primo anno in serie A. Le settanta reti auspicate da Sabatini in fondo non sono un’utopia, se i giovani dovessero recepire gli schemi ed affezionarsi al giochino. Nel frattempo, la Roma spera che anche Nico Lopez possa iniziare a familiarizzare con le lezioni…

INCEDIBILE – E se ci prendesse gusto pure Osvaldo? L’architetto del mercato giallorosso è stato chiaro sull’italo-argentino: «E’ incedibile» . Dodici mesi fa fecero discutere i soldi versati all’Espanyol per accontentare Lucho: una spada di Damocle con cui il centravanti sembra destinato a convivere
Parole importanti anche nei confronti di Osvaldo che considera un giocatore incedibile
e che solo Zeman a questo punto può aiutarlo a spezzare. Magari la Roma adesso è pronta a perdonargli anche qualche marachella, purchè la butti dentro: Sabatini giura che non ci sarà bisogno di sacrificarlo, se il parco attaccanti dovesse arricchirsi. Certe parole sono importanti, anche se il mercato spesso obbliga a mentire: ma la sensazione è che il club davvero non voglia privarsi della sua punta.

UN’ARMA IN PIU’ – Mentre pregustano l’estasi zemaniana, a Trigoria non nascondono che Mattia Destro sia un obiettivo: «La Roma è vigile» , ha confermato ieri Sabatini. Lui, l’insospettabile protagonista del mercato italiano, continua a inviare attestati di stima all’indirizzo del tecnico: il feeling c’è. E l’abbondanza? Sarà un problema di Zeman. O degli avversari? Si respira smania di scoprirlo.
Corriere dello Sport – Simone Di Segni