Home Blog Pagina 8581

Leggo – Roma, 4 colpi in Brasile

0

San Paolo del Brasile e l’hotel Hilton di Milano: il mercato della Roma si sdoppia ed è pronto a sbloccarsi dopo un mese denso di voci (più o meno fondate) e affari sfumati. A chiudere i primi due colpi della stagione sarà il dg Baldini volato ieri in Brasile con due obbiettivi: portare a Roma Dodò e Castan (dal Corinthians) e riscattare il cartellino di Marquinho dalla Fluminense. Un triplo affare da 9 milioni che potrebbe essere affiancato anche dall’acquisto di Uvini dal San Paolo mentre a bloccare Arouca (del Santos) è lo status da extracomunitario. Uvini, che ha il passaporto italiano, potrebbe essere prestato al Parma nell’ambito dell’affare-Borini. E qui bisogna girare il mappamondo e tornare in Italia, più precisamente a Milano dove Sabatini da 48 ore sta provando a prendere Destro che il Genoa non ha ancora riscattato dal Siena e che interessa anche a Inter e Juve. Poi le tante comproprietà in ballo.

La prima, appunto, riguarda Borini. «La Roma deve decidere se il giocatore interessa davvero. Per lui ci sono due club stranieri (Liverpool e Psg, ndr)», ha tuonato il presidente del Parma Ghirardi. L’incontro di ieri sera tra Sabatini e Leonardi ha però riavvicinato le due parti. La Roma ora ha due possibilità: convincere il giocatore a r i n n o v a r e l a comproprietà o spendere 5 milioni per comprarlo a titolo definitivo ed evitare così le buste di domani. Più facile la seconda opzione.

A quel punto a fare spazio a Destro – più vicino dopo il riscatto della metà del cartellino da parte del Siena – potrebbe essere Osvaldo cercato da mezza Spagna. Dalla sua cessione la Roma ricaverebbe il tesoretto da 20 milioni utile per arrivare alla punta dell’Under 21 e a un difensore centrale. Sfumato Silvestre, Sabatini sta studiando il piano per arrivare a Ogbonna anche se il presidente Cairo ha sparato alto (22 milioni) mentre riprende quota la pista Astori.

Infine Florenzi: la Roma non ha ancora trovato l’accordo col Crotone per riscattare la seconda metà del centrocampista. Capitolo Van der Wiel: il giocatore sta spingendo per approdare in giallorosso, la Roma riflette ma non è disposta a spendere più di 6 milioni. Riscattato Tallo dal Chievo.

Leggo- Francesco Balzani

Corriere dello Sport – Il primo compito: ascoltare Zeman

0

Talentuoso, ma anche fumantino e testardo. Dietro la faccia di bravo ragazzo, Erik Lamela nasconde una personalità importante e complessa, che unità alla sua bravura tecnica può servire un cocktail vincente per sé e per la Roma. Si sarà informato su Zeman, sulla dieta e sui gradoni, sui silenzi e le poche parole del boemo. Erik dovrà avere talento anche nel capire che quell’uomo, all’apparenza lontano e indecifrabile, può essere per lui la svolta di una carriera tutta da vivere. Glielo avranno detto, glielo diranno. Seguire Zeman con fiducia, quasi con fede, significa per un attaccante ritrovarsi a segnare valanghe di gol, divertirsi, dare assist e spettacolo.
Il nuovo tecnico gli chiederà più corsa e più sacrificio nella collaborazione con l’esterno basso e il mediano di riferimento. Esterno basso di destra che per ora non ha un nome fermo restando che Rosi è stato l’ultimo titolare e che è ancora in rosa. Interno di destra che potrebbe essere addirittura Daniele De Rossi se Zeman confermerà quanto annunciato sul centrocampista azzurro. Un partner con il quale Lamela potrebbe combinare scambi e idee di alta qualità al servizio della squadra.
Ci sarà subito da correre e sudare tra i boschi di Riscone e al contrario di un anno fa, quando arrivò con una caviglia martoriata dopo il mondiale under 20, Lamela potrà svolgere una preparazione completa, una preparazione alla Zeman, di quelle che in genere ti fanno volare. Se poi hai i piedi (soprattutto il sinistro) del giovane Erik…

Corriere dello Sport – Rinaldo Boccardelli

Il Messaggero – Rinvio Borini. Baldini vola in Brasile, il club deferito per Zamblera

0

Viaggio in Brasile per il direttore generale Baldini. Blitz che permetterà di assistere a Corinthians-Santos (giocata nella notte) ma soprattutto di chiudere la questione relativa il riscatto di Marquinho e le acquisizioni di Dodò e Castan, sempre in attesa di notizie dal giovane Thomas che ha fatto richiesta per ottenere il passaporto italiano. Piace anche il regista Arouca ma è extracomunitario.

Capitolo Borini: ieri primo incontro tra Roma e Parma ma ancora non c’è l’accordo tra le parti. Il ds Sabatini – che deve registrare l’offensiva del Liverpool – era certo di rinnovare la comproprietà (ipotesi ancora in pole) ma non è escluso che ora possa essere obbligato a riscattare interamente il cartellino del calciatore, spesa non preventivata sino a poche ore fa. A meno che non decida a sorpresa di mollare la presa, per avere poi i soldi necessari per sferrare l’assalto decisivo a Destro: il Siena ha riscattato la metà del giocatore. Ora è in comproprietà tra i toscani e il Genoa. Preziosi ha dietro l’Inter, il Siena opterebbe per la Juve. In mezzo resta la Roma, che non molla. Intanto acquisita la comproprietà di Tallo dal Chievo.
Intanto la procura federale, sulla base degli atti trasmessi dall’autorità giudiziaria, ha deferito alla Disciplinare 9 società, tra cui la Roma e l’ex presidente Rosella Sensi. La violazione è relativa all’articolo 1 del codice di giustizia sportiva (principi di lealtà, correttezza e probità) in relazione all’articolo 16, comma 3, del regolamento degli agenti dei calciatori che prevede come «l’incarico sia conferito in via esclusiva, non può avere durata superiore a due anni e non può essere tacitamente rinnovato. Le parti possono concordare sia conferito a titolo non esclusivo indicandolo nel mandato». Quello che non avrebbe fatto la Roma visto che nel deferimento si legge che non ci si è accertati che «il nominativo del signor Castelnovo, agente di Zamblera, fosse chiaramente indicato». La Roma rischia una sanzione pecuniaria.
Il Messaggero – Stefano Carina

Corriere dello Sport – Baldini in Brasile ritorna con Dodò

0

Stadio Pacaembu, San Paolo. Sulle tribune spunta fuori la sagoma di Franco Baldini, arrivato all’ultimo momento da Roma. Il pretesto era la semifinale di ritorno della Coppa Libertadores, che in nottata ha messo di fronte Corinthians e Santos. (…)

LA MOSSA – Si tratta di una vera missione di mercato, che si allarga su più nomi e più esigenze. Si è mosso Baldini, e non Sabatini impegnato a Milano con le comproprietà, per un gradito ritorno al passato: ha deciso di calarsi nel ruolo che l’ha reso celebre negli Anni 90, quello di scopritore di talenti e di architetto di trattative.
DODO’ – Uno degli incontri in programma riguarda Dodò, il terzino sinistro classe ‘92 ingaggiato a parametro zero dal Corinthians. La Roma voleva verificarne le condizioni fisiche. Infortunato da novembre, a buon punto con la convalescenza, Dodò dovrebbe sbarcare in Italia tra qualche giorno proprio in compagnia di Baldini, per le visite mediche e il primo approccio con Trigoria, anche se il suo contratto con i brasiliani scade il 31 luglio.
CASTAN? – Ma c’è di più. Baldini ha osservato dal vivo Leandro Castan, il difensore centrale bloccato per 5,5 milioni dalla Roma. Anche lui gioca nel Corinthians. L’operazione è praticamente fatta, però va sistemata in alcuni dettagli. Che potrebbero non essere così secondari: chiudendo l’affare, la Roma si chiama fuori dal mercato degli extracomunitari. Se ne saprà di più alla fine della Coppa Libertadores. Se Baldini spinge per prendere un centrocampista come Romulo o Ralf (non Arouca, che sembra essere retrocesso in seconda fila), Castan non sarà tesserato. Non trova conferme la voce secondo cui ci sarebbero i dubbi di Zeman dietro all’attesa. Di sicuro, però, Zeman ha applaudito la scelta di Dodò, che per le sue caratteristiche di esterno arrembante sarà molto utile per il suo gioco.
MARQUINHO – E a proposito di extracomunitari, per evitare di essere stritolato dal regolamento Baldini chiuderà nelle prossime ore l’acquisto di Marquinho. Per essere considerato “europeo”, va acquistato entro il 30 giugno come da contratto siglato a gennaio. In questo modo, risulterebbe come un calciatore del nostro campionato. Va solo stabilito se la riunione decisiva con i dirigenti del Fluminense e con gli altri soci che detengono la proprietà del cartellino di Marquinho avverrà a San Paolo oppure a Rio. Ma ci sarà. La Roma pagherà 4,5 milioni, probabilmente. In Brasile non hanno fatto sconti.
CESSIONI – Tra un colloquio e l’altro, poi, Baldini proverà ad ascoltare il Flamengo e il San Paolo per piazzare Juan e Simplicio, i due brasiliani che minacciano di restare a Trigoria per un altro anno, fino alla scadenza del contratto. Sarebbe un colpo da 6,4 milioni lordi di stipendio, che in parte la Roma sarebbe disposta ad accollarsi. Con il Flamengo, infine, potrebbe essere definito l’acquisto (o il prestito) del giovane trequartista Thomas, classe ‘93.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Il Messaggero – Il leader De Rossi

0

Universale, l’etichetta che Cesare Prandelli gli ha appiccicato addosso. E così Daniele De Rossi gioca a tutto campo – con classe e personalità – anche quando c’è da parlare dell’Italia, dell’Inghilterra avversaria domenica a Kiev, di Balotelli, di politica e, ovviamente, anche della sua Roma, «ho un occhio, mezzo orecchio, un pezzo di testa sempre a Trigoria e controllo tutto…», confida.

ZEMAN – «L’ho sentito pochi giorni fa, tramite Tempestilli, per la prima volta. Abbiamo parlato solo cinque minuti. Non lo conosco personalmente, non ho mai lavorato con lui così come con tutti gli altri tecnici che erano in lizza, escluso Vincenzo (Montella, ndi) al quale faccio gli auguri perché è un grande allenatore. Mi incuriosisce tanto, Zeman: è un personaggio che ha portato grande entusiasmo a Roma e probabilmente l’effetto Zeman ha influito sugli abbonamenti e a riaccendere una passione che negli ultimi tempi si era un po’ addormentata. Sarà interessante conoscerci a vicenda. A me hanno parlato bene di lui tante persone che lo conoscono, lui avrà sentito parlare di me spero da persone che mi conoscono. So che ama i professionisti e io lo sono. Sul discorso tattico non faccio commenti: lui è l’allenatore e deciderà se farmi giocare in porta o in attacco o dove vorrà».
IL MERCATO – «A fine campionato dissi alcune cose («Servono investimenti importanti, un’organizzazione veloce e soldi», ndi) perché era il momento giusto per dirle. Il mercato non chiude domani: c’è tempo, aspettiamo fiduciosi e speriamo bene. Non è mio compito commentare ogni acquisto o mancato acquisto della Roma: io devo fare il giocatore, farò il giocatore ma quello che ho detto dopo Cesena-Roma lo penso tuttora».
IL RETROSCENA – «Se potevo giocare in Inghilterra? C’è stata un’attrazione reciproca, vero. È un calcio che mi piace e che ha superato quello italiano per talenti e campioni. Ma potrei fare lo stesso discorso per il calcio spagnolo. A una squadra inglese è legato un mio doppio ricordo: il gol più bello e più inutile l’ho segnato al Manchester United. E da tifoso della Roma dico che nessuna vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra potrà mai rimarginare la ferita di quel Roma-Liverpool».
 
GLI AVVERSARI – «Io non ho mai giocato contro una nazionale inglese, e la cosa mi eccita. Questa squadra non dobbiamo scoprirla ora: ha un’impronta italiana visto che anche Roy Hodgson ha esperienza del nostro calcio. Non sono tatticamente sprovveduti. Gerrard, il giocatore universale per eccellenza, è sempre stato il mio idolo ma non c’è soltanto lui: ci sono tanti giovani interessanti, specie sulla fasce. Capello in panchina poteva far spavento: con tutto il rispetto per l’attuale ct, lui è un valore aggiunto. A Roma mi ha portato dalla Primavera alla prima squadra, sono arrivato con lui all’Under 21 pronto già per la nazionale maggiore: dire che gli devo tutto è poco. E ho sempre fatto il tifo per lui, tranne quando è andato alla Juventus».
IL RUOLO – «Non pensavo di trovarmi così bene da difensore centrale, ma – se potessi – sceglierei un altro ruolo. Solo che lì c’è uno dei più grandi centrocampisti della storia del calcio italiano (Pirlo, ndi) e io mi devo spostare da un’altra parte. Felice di farlo, onorato di giocare al fianco di uno come Andrea».
BALOTELLI – «Serve fino ad un certo punto dirgli che non deve reagire a eventuali provocazioni degli inglesi: gioca ad altissimi livelli da tanti anni, saprà da solo come affrontare la partita. Vittima dei tabloid? È un calciatore forte che gioca in Inghilterra, ogni tanto ha fatto qualche casino e allora… Ma lui convive bene con la popolarità. Non so se i tabloid ce l’abbiano con lui o se è lui a dargli da mangiare. A ventidue anni è grandicello. Diciamo sempre che è giovane, ma ormai è un ometto. È tanto che lo aspettiamo. Non lo vedo estraneo al gruppo: al posto suo vorrei semplicemente essere trattato come tutti gli altri. Io alla sua età, al Mondiale, diedi una gomitata e fui trattato senza alcun riguardo».
L’EUROPEO – «Ci mancano tre passi, tre grossi passi per arrivare fino in fondo. L’Italia non è felice di affrontare l’Inghilterra e non lo sarebbe stata neppure se l’avversaria fosse stata la Francia. Siamo arrivati secondi nel girone, e questo vuol dire qualcosa, ma il passaggio del turno è stata un’iniezione di entusiasmo». 
IL CASO UCRAINA – «Abbiamo parlato di Yulia Timoshenko e di questo imbarazzo politico europeo prima di partire: è un caso grave, ma non è facile giudicare l’operato della classe politica o di chi ci governa. Ci sono equilibri sottili che io non conosco. Noi ci limitiamo a giocare: non siamo noi che possiamo risolvere questa situazione».
 
I TIFOSI – «Lanciare un appello perché vengano a Kiev? Il problema è che bisogna vedere chi se lo può permettere. È un momento delicato dal punto di vista economico, non possiamo aspettarci che i nostri tifosi vengano in massa come quelli inglesi. Con loro, d’altra parte, si è sempre in minoranza».
Il Messaggero – Mimmo Ferretti

Corriere dello Sport – Roma, scintille su Van Der Wiel

0

Van der Wiel e la Roma sono ancora in contatto, quasi quotidiano, ma adesso c’è distanza tra richiesta dell’Ajax e offerta: 10 milioni contro 4. Sabatini sta provando a sfruttare la scia dell’Europeo, che ha fatto calare la valutazione e le pretese del giocatore, ma in cuor suo è disposto a rilanciare per acquistare un terzino che a Zeman piace. Come gli piace (tanto) il francese Debuchy, che al contrario di Van der Wiel si sta comportando molto bene con la nazionale francese. La Roma gli sta addosso da due mesi e resta in corsa per prenderlo, anche se il Lilla due giorni fa l’ha definito incedibile. Il costo è di 8 milioni, non trattabile.

CENTRALI – Non ci sono invece novità sostanziali sui difensori centrali. Astori e Ogbonna rimangono in cima alla lista della Roma, ma sono molto cari. E’ possibile che Sabatini anche qui si rivolga al mercato estero. In Bundesliga, dove ci sono sogni come Subotic e Hummels ma anche idee concrete come Howedes, o in Francia, dove piace il croato Lovren del Lione.

BORINI – Sospesa pure la situazione di Borini. Ieri Ghirardi, presidente del Parma, ha detto che «non va esclusa l’ipotesi che il prossimo anno giochi con noi» ma la frase è strategica. In realtà, nella remota ipotesi che il Parma lo riscatti, Borini sarebbe immediatamente venduto a un’altra società.
INTRIGO – La sensazione però è che Borini resterà alla Roma con il rinnovo della comproprietà, come pattuito nel precedente accordo. Altrimenti non si spiega il motivo per il quale, a gennaio, la Roma abbia trasformato il prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni in una comproprietà libera che adesso rischia di costare molto di più. All’epoca l’affare ha incluso anche Okaka, che è passato al Parma, ma questo non basterebbe a chiarire la strategia della Roma. Sabatini, dopo il colloquio di ieri, si aspetta che Leonardi rispetti i patti. E così sarà, probabilmente. In caso contrario, si andrà alle buste perché non c’è intesa tra le due valutazioni.

DESTRO – Su Destro invece la Roma è ancora in attesa interessata, dopo aver parlato a Preziosi. Tre condizioni devono combaciare perché Sabatini passi all’azione. 1) Borini viene perso per una cifra interessante, intorno ai 6-7 milioni; 2) Osvaldo trova una squadra di suo gradimento che offra almeno 15 milioni: il Malaga si è tirato indietro (preferirebbe Bojan, che la Roma vuole tenere) e il Valencia non ha una cifra così alta da investire; 3) l’Inter (o la Juve) nel frattempo non chiude l’acquisto con il Genoa, magari perché si è lanciato sullo stesso Borini. E’ tutto molto complicato, quindi. Ma non si sa mai. «Magari tra dieci giorni… » sussurrano a Trigoria.(…)

IL RESTO – Con il Genoa peraltro la Roma tiene in piedi la trattativa per Merkel e Tachtsidis. E toccando il centrocampo, è stato smentito un interessamento per Flamini che ha appena rotto con il Milan.

Corriere dello Sport – Roberto Maida

Gazzetta dello Sport – Destro, l’Inter si scopre nella morsa Juve-Roma

0

Il cambio di rotta è arrivato all’improvviso, dopo una giornata di inseguimenti, ripensamenti e ultimatum. Il Siena ha deciso di riscattare la metà di Mattia Destro per 1,3 milioni. E così ora il giocatore è diviso tra Genoa e Siena. La scelta della squadra di Mezzaroma destabilizza tutto.

La Juve torna in gioco Ogni abbozzo di accordo finisce in un vortice che rimescola il calderone perché torna prepotentemente in gioco la Juventus, che invece nel pomeriggio pareva tagliata fuori di fronte alle posizioni forti di Inter e Roma nei confronti del Genoa. Ora infatti per avere tutto Destro i nerazzurri dovranno parlare con due squadre. E dire che fino a poche ore prima si stava andando in un’altra direzione. Con l’Inter e il Genoa intenti a discutere dell’affare mentre si parlavano di Longo (ora tutto nerazzurro) e Kucka (ora tutto genoano). E da Roma arrivavano segnali precisi, supportati dal fatto che Borini (a metà con il Parma) sarebbe vicino a essere ceduto dal Liverpool.

La carta Borini I Reds sarebbero pronti a offrire 12 milioni per l’ex Chelsea. Giusto la stessa cifra che la Roma, quando si pensava che tornasse tutto rossoblu, aveva offerto per Destro, aggiungendoci la comproprietà di due giovani tra Bertolacci, Florenzi e Piscitella. Gli stessi giallorossi però — già beffati a fine maggio sul fronte Palacio — non lascerebbero andare Borini se non saranno certi di arrivare a Destro.

Vertice a sei E qui entrava in scena l’Inter, che continuava ad avere il pallino, forte di una stretta di mano tra i presidenti che risale a due mesi fa. Ieri lo stesso Moratti è sceso in campo, aggiungendosi a Branca e Ausilio nel vertice che si è tenuto nel tardo pomeriggio a due passi dalla sede del Milan. Per il Genoa erano presenti Preziosi, il vicepresidente Zarbano e il d.s. Capozucca. L’Inter di fatto aveva capito che l’offerta della Roma non era un bluff e quindi le sarebbe rimasto ben poco tempo per decidere se e come (possibile anche la comproprietà) affondare il colpo, forte degli ottimi rapporti tra i presidenti, con Preziosi che vorrebbe mantenere la parola data. Moratti di fatto avrebbe dovuto decidere in fretta se mollare la presa su un talento che peraltro era suo (ceduto nel gennaio 2011 nell’ambito dell’operazione Ranocchia) o se alzare la posta in contanti malgrado all’orizzonte non ci sia nessuna cessione immediata con cui fare cassa. Anche se Castaignos e il West Ham sono molto vicini.

Colpo di scena Il tutto però è saltato col colpo di scena poco prima di mezzanotte. Annunciato in effetti da un intoppo mattutino. Quando sembrava tutto fatto tra Genoa e Siena per una valutazione di 7,5 milioni della metà con il Grifone che avrebbe comprato Rossettini e i giovani Rizzo e Ginocchi, mentre al Siena sarebbero arrivati in comproprietà Polenta e Cofie. Prima però quest’ultimo si è opposto al trasferimento. Sembrava una cosa da poco, invece è arrivato il ribaltone. Con la probabile regia occulta della Juventus. Ecco perché il mazzo viene completamente rimescolato, con l’Inter nella morsa della Roma e della stessa Juve. E i colpi di scena non sono certo finiti.

Gazzetta dello Sport – M.Brega/L.Taidelli

Il Romanista – Hall of Fame, erano e saranno famosi

0

«Stay tuned!» allertava due giorni fa la As Roma, attraverso il proprio profilo Facebook, annunciando per l’indomani un “appuntamento con la storia”. Un’iniziativa, quella cui faceva riferimento il post della società giallorossa, che per la prima volta in Italia vede allestire, come negli States, una vera e propria Casa delle Celebrità.

Con l’annuncio sui propri canali, da quello televisivo di Roma channel a quelli presenti sul web, è infatti nata ufficialmente ieri, nel quadro delle celebrazioni per l’85/o anniversario della sua fondazione, la “Hall of Fame” giallorossa, fortemente voluta – è sottolineato nel comunicato – dalla nuova proprietà americana .«Con l’intenzione – recita ancora il testo – di costruire, custodire e rendere accessibile nel tempo la memoria di atleti che dal 1927 hanno contribuito alla storia, ai successi e al patrimonio affettivo della As Roma e dei suoi tifosi». E proprio i tifosi, sparsi letteralmente su tutto il pianeta, saranno i primi protagonisti della costruzione di questa nuova “Casa”. Lo faranno, come ha detto Mark Pannes, l’ad statunitense «attraverso il loro voto ed il loro coinvolgimento in questa voglia condivisa di rivivere la storia della Roma. Noi, da parte nostra – ha dichiarato ancora il manager americano – ci impegneremo a rendere accessibile il marchio della Roma in tutto il mondo e a trasformarlo in un brand globale». Parla di «gesti, storie e persone, che appartengono a tutti coloro che a qualsiasi titolo abbiano mai preso parte alla storia di una squadra di calcio» il direttore generale Franco Baldini. Che precisa anche come tutto questo appartenga «soprattutto ai tifosi di quella squadra di calcio». Perché parliamo di«personaggi che spesso occupano un posto indelebile nella memoria della gente, e di molti altri che lo meriterebbero». Quanto al compito della società: «In un ideale ponte tra passato e futuro – ha aggiunto Baldini –noi che altro non siamo se non i temporanei custodi di questa squadra, volevamo che fossero proprio i tifosi, i veri proprietari della sua storia, ad avere il diritto di collocare, o almeno di provare a farlo, ognuno al posto giusto».

COME SI VOTA Il meccanismo è molto semplice. Si partirà da una lista di 85 candidati – tanti quanti sono gli anni trascorsi da quel 7 giugno del 1927, data ormai riconosciuta, anche dalla società, come quella in cui tutto ebbe inizio – che per ragioni pratiche scenderanno a 55: tanti saranno infatti i finalisti, selezionati da un’apposita Commissione di esperti, e sui quali saranno chiamati ad esprimere il proprio voto i tifosi. Cinque nomi, dunque, per ciascuno degli undici ruoli in campo. E di cinque nomi – tutti di grande rilievo e prestigio – è composta anche la Commissione dei “tecnici”, che accanto a Massimo Izzi, storico della As Roma tra i più preparati, vedrà tre grandi firme del giornalismo sportivo, Luigi Ferrajolo,Gianfranco Giubilo e Mario Sconcerti, e un compositore di fama mondiale, il Maestro Ennio Morricone, di cui è nota la grande passione come tifoso romanista. E’ così che già nelle prime fasi del prossimo campionato, la Hall of Fame comincerà a delinearsi, attraverso la scelta di un portiere, quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti: 11 giocatori appartenenti a epoche diverse, schierati secondo la più classica numerazione delle maglie. Poi, a partire dal prossimo anno, il numero degli atleti eletti annualmente diminuirà sensibilmente e con esso varieranno anche i meccanismi di voto e di elezione. Resterà invece intatto, negli anni, il principio ispiratore, che vede legare insieme la riscoperta e la tutela della memoria storica, e la nuova dimensione della società, incentrata sulla internazionalità dei propri campioni e la globalità del proprio marchio.

TOTTI? NO,GRAZIE Sgomberiamo subito il campo dagli equivoci. Quanti abbiano già pensato di inserire Francesco Totti, o lo stesso Daniele De Rossi, nella propria formazione ideale (probabilmente la quasi totalità dei tifosi), se lo tolgano dalla testa. «Di questa selezione – come ha infatti ricordato Mark Pannes – possono far parte solo giocatori del passato. Poi, in futuro, non mancheranno di certo le celebrazioni per Totti». Le cui dichiarazioni non si sono fatte attendere. Sul proprio sito web, infatti, il capitano giallorosso ha scritto: «Oggi ho seguito con piacere il lancio della Hall of Fame e credo sia una bellissima iniziativa. Penso sia gratificante entrare a far parte della storia della Roma». E ha aggiunto, mettendosi per primo tra i tifosi: «Sicuramente voterò anch’io, anche se non sarà facile scegliere tra tanti campioni. Mi piacerebbe farne parte un giorno, ma spero sia il più lontano possibile».

ALLO STADIO Una speranza condivisa dallo stesso Mark Pannes, che a Francesco Totti vorrebbe addirittura fare un regalo più grande: «Sarebbe un sogno, e un onore – ha infatti detto ancora il manager – riuscire a costruire lo stadio in tempo per vedercelo giocare. L’iter per costruirlo non è semplice, ma cercheremo di farlo nel più breve tempo possibile». Del resto, è lì, nel nuovo stadio, che la Hall of Fame – come nei club più importanti a livello internazionale – è destinata a trovare la propria collocazione definitiva. In proposito, si è espresso anche Claudio Fenucci:«Attualmente – ha spiegato l’ad giallorosso – la Hall of Fame avrà uno spazio virtuale. Anche se, nell’ambito delle ristrutturazioni che avverranno a Trigoria, potremmo pensare di portarla lì. Ma poi, ovviamente, il suo posto sarà nel nuovo stadio, insieme al museo».

QUANDO SI PARTE? Già nei pros simi giorni la società aprirà le operazioni di voto, assegnando ai tifosi un peso rilevante nel processo di selezione che li coinvolgerà nel corso dell’estate. L’inizio è previsto dopo che – come detto – la Commissione avrà ridotto l’elenco dei candidati da 85 a 55. Per ciascun numero di maglia, il Club pubblicherà sul proprio sito ufficiale la cinquina selezionata: i membri della Commissione e tutti i tifosi registrati su www.asroma.it potranno sceglierne uno solo da ogni cinquina. Ogni giocatore riceverà 0,5 punti per ogni voto ricevuto dai membri della Commissione, mentre quelli scelti dalla totalità dei tifosi otterranno 1,0 punto ciascuno. Accederanno alla Hall of Fame, nel 2012, gli 11 che avranno ricevuto il maggior numero di punti per ciascun numero di maglia. Per tutti loro, a seguire, i festeggiamenti già nelle prime giornate del prossimo campionato.

Il Romanista – Mauro Macedonio

Gazzetta dello Sport – Mou: “Io mediocre? Scusi ma chi è questo Zeman?”

1

«Zeman dice che sono un allenatore mediocre? Distruggo il gioco? D’accordo, io rispetto le opinioni di tutti. Ma chi è Zeman, scusi?». Sembra di sentire il «suono» di Monaco, Principato di Monaco, monaco del Tibet, quando Josè Mourinho ingaggiò uno dei suoi famosi duelli dialettici: quello era con l’ex a.d. del Catania, Pietro Lo Monaco. Adesso nel mirino c’è Zdenek Zeman che, al magazine France Football, dice con la solita diplomazia: «L’Inter di Mourinho pensava soltanto a non far giocare gli avversari». Il neo tecnico della Roma, fresco di promozione in A col Pescara, nel 2009 aveva già spiegato la sua considerazione verso Mourinho: «Un tecnico mediocre».

Negli Usa Dopo aver viaggiato in Polonia e Ucraina per assistere a un paio di partite dell’Europeo, Mourinho, con il contratto di recente allungato fino al 2016, è andato a Singapore e in Malaysia con sponsor e poi è scappato in vacanza con la famiglia in un luogo segreto. Verso metà luglio riprenderà il lavoro con il Madrid, atteso da un precampionato intenso: debutto il 24 a Tangeri, Marocco, con il Moghreb; poi il Benfica; quindi quattro partite negli Usa e, il 22 agosto, ennesimo Barcellona-Real, andata di Supercoppa di Spagna.

Mourinho, che cosa pensa del giudizio di Zeman?
«Io un allenatore mediocre? Ok, rispetto le opinioni di tutti. Anche di Zeman. Ma chi è Zeman, scusi? Non lo conosco, dove gioca?».

Su, è il nuovo allenatore della Roma…
«Ah, della Roma? Mi scusi, non lo sapevo. Recupererò. Adesso che sono in vacanza, e ho tanto tempo libero, posso andare su Google per cercare di sapere che cosa ha fatto e cosa ha vinto».

Parliamo di Europeo? Che cosa pensa della prima fase?
«Confesso che per ora sono in vacanza, spiaggia e sole, ho visto poco. Allo stadio, solo Portogallo-Germania e Spagna-Italia».

L’Italia com’è?
«Mi piace, Prandelli ha costruito una squadra vera che gioca molto bene. Però attenti, l’Inghilterra è arrivata ai quarti senza far rumore ed è una squadra molto pragmatica. Non ho dubbi: sarà una grande partita».

In Spagna si parla del Real Madrid del futuro: movimenti di mercato?
«Per ora l’unica cosa che compro sono gli occhiali da sole… Ne riparliamo più avanti, ci sarà l’occasione negli Stati Uniti: quest’estate il mio Real sfiderà in amichevole precampionato sia la Juventus (il 5 agosto a Las Vegas anche se il club bianconero avrebbe deciso di rinunciare alla tournée per la sovrapposizione con la Supercoppa a Pechino, ndr) sia il Milan (il 9 agosto a New York, ndr)».

Gazzetta dello Sport – Fabio Licari

Preziosi: “L’Inter non vuole Destro”. Moratti: “E’ vero”. Via libera alla Roma?

0

Dopo l’incontro andato in scena  in serata tra Genoa e Inter per il futuro di Mattia Destro, il cui cartellino è stato acquisito interamente dai liguri dopo aver risolto la comproprietà con il Siena, potrebbero svilupparsi scenari interessanti per la Roma. Al termine della riunione tra il club del “Grifone” e quello nerazzurro hanno parlato entrambi i presidenti, escludendo la possibilità che il giovane attaccante possa trasferirsi a Milano. Il primo ad esporsi è stato Enrico Preziosi:

“Con Moratti abbiamo parlato di tante cose, siamo d’accordo su tante cose. Ma non credo che Destro rientri nei piani dell’Inter”. Pochi minuti dopo è arrivata la conferma di Moratti, che ha detto: “Abbiamo chiacchierato su tutto, ora decideremo, stiamo vagliando tutte le possibilità. Preziosi dice che Destro non ci interessa? Può essere vero. Mi piace, ma tanti me ne piacciono…”. A questo punto, libera dalla concorrenza dei milanesi, la Roma potrebbe decidere di sferrare l’attacco decisivo per regalare Destro a Zeman.

Pannes: “Stiamo lavorando per il nuovo stadio. Con Zeman per una stagione fantastica”

0

Nel giorno della presentazione della Hall of Fame della Roma, parla Mark Pannes, amministratore delegato del club giallorosso, che tocca molti argomenti cari ai tifosi, come la costruzione del nuovo stadio, la scelta di Zdenek Zeman come allenatore e l’importanza del consolidamento del rapporto con i sostenitori del club e delle varie iniziative focalizzate a questo: le tourneé in giro per il mondo o la stessa Hall of Fame. Queste le dichiarazioni di Mark Pannes a Roma Channel:

“La Hall of Fame permette alle società di rappresentare i momenti più significativi e di celebrare gli atleti che hanno giocato in quelle squadre. E’ stato fatto per i tifosi, per dare loro l’opportunità di avvicinarsi ai giocatori, quelli che loro reputano i più forti, per ideali, carattere e forza. Il nostro obiettivo è quello di creare un marchio e una squadra a livello mondiale e quello di competere ad alti livelli, cioè giocare ad un livello internazionale, in Champions League, contro i più grandi club al mondo. La Roma ha una fidelizzazione internazionale, stiamo cercando di espandere la crescita di questo club attraverso molte iniziative. L’idea è che il tifoso della Roma deve essere sempre più coinvolto all’interno della società e questo è un altro modo per essere coinvolti. La maglia è una parte molto importante dell’identità culturale di un club. È il simbolo di ciò che siamo e di ciò che eravamo nel passato, di come vorremo avvicinarci al successo e anche quello che abbiamo imparato quando non abbiamo vinto. Tutte queste cose appartengono alla maglia di un club che ha una storia così importante, non a caso il colore della maglia quest’anno è di un rosso quasi come il colore del sangue. Credo che i nostri tifosi siano i più appassionati che io abbia mai visto, sono stato a contatto con i club nord americani, europei e di tutto il mondo e i nostri tifosi sono veramente speciali, appassionati. I tanti rinnovi e le nuove sottoscrizioni sono la prova di tutto questo, vediamo che loro vogliono essere parte di noi e noi ancor di più vogliamo coinvolgerli. Crediamo nelle tournée. Negli anni futuri le faremo anche tenendo conto dei campionati estivi, quando ci saranno le competizioni internazionali le faremo in brevi distanze: Nord America o Sud America… Quando non ci saranno quelle competizioni andremo più lontano come per esempio in Africa, in Asia. Vogliamo portare il club ai nostri tifosi. Stiamo spingendo molto per far costruire un nuovo stadio. Non è una città in cui le cose si possono fare tramite una sola organizzazione, ci vogliono molte persone che cooperano insieme, la città stessa è di estremo supporto, gli uffici preposti sono molto collaborativi. Abbiamo già parlato con qualche proprietario delle aree ma è un processo estremamente complicato, direi che ci stiamo lavorando duramente, non vogliamo niente di più che dare ai nostri tifosi, che sono unici, uno stadio degno dei tifosi più grandi del mondo. Noi non vediamo l’ora di vedere lavorare il nostro nuovo allenatore ha un posto speciale nel cuore dei tifosi, gli piace molto il gioco offensivo, i giocatori giocano per lui e lo rispettano, e queste son le caratteristiche di un buon allenatore, noi sosteniamo il suo modo di dirigere la squadra al 100% e siamo sicuri che anche i nostri fan lo sosterranno, sarà una stagione fantastica“.

Ufficiale, la Roma acquista la metà di Tallo

0

La Roma ha deciso di esercitare il diritto sul riscatto della metà del cartellino di Tallo. L’attaccante della Primavera, prelevato dal Chievo, entra così in comproprietà tra il club veronese e quello capitolino. A darne notizia è la società del presidente Campedelli con un comunicato apparso sul sito ufficiale. Ecco il testo:

“L’A.C. Chievo Verona comunica di aver ceduto all’A.S. Roma la metà dei diritti alle prestazioni sportive di Tallo Gadji Celi”.

Ghirardi (pres. Parma): “Roma decidi, su Borini anche club stranieri”

0

La questione legata alla comproprietà di Parma e Roma su Fabio Borini non si è ancora sbloccata. Alle parole di Pietro Leonardi, a.d. dei ducali, si sono aggiunte le dichiarazioni del presidente gialloblu Tommaso Ghirardi che ha aperto alla possibilità di cedere alle lusinghe di due club stranieri interessati all’attaccante. Ecco quanto affermato dal patron emiliano:

“La Roma deve rendersi conto se Borini le interessa davvero. Per lui sono arrivate tante chiamate; oltre a quello giallorosso ci sono due club stranieri. Piace molto anche a noi e non è detto che non possa restare al Parma. Quando si ha a che fare con club importanti e dal forte potere economico, è difficile competere e provare a mettersi in mezzo. Il nostro mercato è mirato a fare investimenti che valorizzino la nostra società”.

Comunicato As Roma – Abbonamenti, da venerdì disponibili i servizi di finanziamento

0

L’As Roma, con una nota emessa sul sito ufficiale, comunica l’entrata in vigore per i propri tifosi (come peraltro già annunciato) della possibilità di sottoscrivere l’abbonamento per la stagione 2012-13 con un servizio di finanziamento. Ecco quanto pubblicato dalla società tramite il sito asroma.it:

“A.S. Roma informa i propri Tifosi che a partire dalle ore 10.00 di venerdì 22 giugno, esclusivamente presso gli AS ROMA STORE di Via Appia Nuova 130 e Piazza Colonna 360, l’acquisto degli abbonamenti potrà essere supportato da un servizio di finanziamento fornito da ‘Prestitempo – Offerte finanziarie del Gruppo Deutsche Bank’. I promotori del servizio saranno presenti nei suddetti AS ROMA STORE tutti i lunedì, mercoledì e venerdì. Per maggiori informazioni circa le modalità, cliccare sul seguente LINK“.

LEGGI IL COMUNICATO UFFICIALE

Roma deferita per violazione al Codice di Giustizia sportiva

0

Il Procuratore Federale, in base agli atti trasmessi dall’Autorità Giudiziaria, ha deferito alla Commissione Nazionale Disciplinare 9 società (tra cui Cesena, Udinese, Milan, Sampdoria, Roma e Palermo) per violazione del Codice di Giustizia sportiva. Dallo stesso provvedimento sono stati interessati i relativi dirigenti all’epoca dei fatti, 8 agenti di calciatori e 8 giocatori (tra cui Zamblera, Diana e Spinesi).

Per violazione del Regolamento Agenti il Procuratore Federale ha, inoltre, deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale 37 agenti di calciatori, 24 dirigenti di società e 9 club per responsabilità diretta (Grosseto, Napoli, Sampdoria, Pro Vercelli, Frosinone, Bari, Palermo, Genoa e Vicenza).

As Roma Hall of Fame, Pannes: “Totti non c’è? Lui è il presente”. Fenucci: “In futuro anche gli allenatori”

0

La As Roma presenta la propria Hall of Fame. A raccontare a Sky Sport i dettagli dell’iniziativa sono i due amministratori delegati del club.
Claudio Fenucci: ““Da 85 giocatori si scenderà a 55, cinque candidati per ogni ruolo, poi si sceglieranno gli 11 titolari. La Roma ha avuto tantissimi giocatori importanti. La scelta sarà difficile. Ci sarà spazio per anche per allenatori e dirigenti in futuro. Potrebbe nascere a Trigoria e in futuro l’idea è quella di averla nel nostro nuovo stadio”.

Mark Pannes: “In America le maggiori società dello sport americano sentono il bisogno di ricordare gli eventi e le persone indimenticabili nella storia. Nessun giocatore in attività può far parte dell’Hall of Fame. In futuro ci saranno tante celebrazioni per Totti, ma sul campo. Sarebbe un sogno poter lavorare per costruire un nuovo stadio per vedere anche Totti giocarci. Costruirlo non è semplice, andremo avanti cercando fare il più velocemente possibile. Ma oggi vogliamo celebrare il passato. In futuro ci sarà spazio anche per gli allenatori. Ma abbiamo voluto partire dai giocatori, sono loro che danno emozione ai tifosi. Siamo una società riconosciuta in tutto il mondo. Ci sono moltissimi tifosi non solo negli States, ma anche in Asia”.

Hall of Fame Roma, Totti: “Un giorno vorrei farne parte”

1

Francesco Totti, attraverso il proprio sito ufficiale, francescototti.com, ha commentato l’iniziativa della Roma di istituire una Hall of Fame, nell’ambito delle celebrazioni per gli 85 anni di storia del club capitolino. Ecco il messaggio pubblicato dal capitano giallorosso:

“Ho seguito con piacere il lancio della Hall of Fame e credo sia una bellissima iniziativa. Penso sia gratificante entrare a far parte della storia della Roma. Sicuramente voterò anche io, anche se non sarà facile scegliere tra tanti campioni. Mi piacerebbe farne parte un giorno, ma spero sia il più lontano possibile”.

 

Baldini in Brasile per definire le trattative Castan e Marquinho

0

Viaggio di Baldini in Brasile per chiudere le trattative che porteranno alla Roma Castan dal Corinthians e permetteranno il riscatto di Marquinho con il Fluminense. Secondo quanto riportato da SkySport il direttore generale del club giallorosso si recherà in Brasile per definire le trattative, intavolate ormai da tempo, con i due club brasiliani.

De Rossi: “Sono con la Nazionale, ma la mia testa è alla Roma”

0

Daniele De Rossi parla in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale italiana, dove sta disputando il Campionato Europeo, mostrando una forma invidiabile e figurando spesso come il migliore in campo nelle partite degli Azzurri. Il centrocampista della Roma parla anche della sua squadra di club, del nuovo tecnico Zeman e del ritrovato entusiasmo dei tifosi giallorossi. Queste le sue parole:

L’ITALIA – “Chi può permettersi in questo periodo di venire e di fare una trasferta del genere? L’Italia vive un periodo delicato dal punto di vista economico, incide sulla presenza allo stadio. Gli inglesi seguono la nazionale con questi spostamenti di massa da sempre. In campo perlomeno saremo 11 contro 11. E’ sempre bello ricordare i momenti in Germania, quando si spostavano tanti tifosi italiani e molti vivevano là. Speriamo di continuare a fare bene, di dare una buona immagine di noi e di passare il turno. Una buona iniezione di entusiasmo potrebbe spostare gli equilibri. Non ho visto Pirlo in difficoltà, abbiamo sofferto tutti nel complesso. L’Irlanda superava il centrocampo con le palle lunghe, questo comportava meno gioco nella mediana. Quando si arriva ai rigori si è sempre un po’ stanchi. Poi non si passa il turno per caso. Ma non pensiamo alle sconfitte dell’Inghilterra ai rigori, non vogliamo arrivarci. Se ci arrivassimo proverò a tirarli come alla finale del Mondiale, non come all’ultimo Europeo. Non è uno stimolo in più avere uno scandalo che sconvolge il calcio italiano prima di una competizione importante. Il gruppo è sempre stato formato da grandi professionisti e persone che non si sfaldano, non lasciano i compagni soli al proprio destino. La spiegazione è nel dna dei calciatori e degli italiani in generale, che nelle difficoltà si esaltano”.

L’AVVERSARIA – “L’Inghilterra l’ho vista poco ma non c’è bisogno di guardarla. Grandi giocatori, poi Gerrard è sempre stato il mio idolo, da sempre. E’ uno che rimane sulla cresta dell’onda da anni. Anche sugli esterni e in attacco sono molto forti. Hanno un’impronta italiana, con l’allenatore che ha lavorato in Italia. Quindi non saranno sprovveduti in difesa. Una squadra forte. Speriamo che i nostri attaccanti faranno male all’Inghilterra e bene a noi. Poi se sarà lui, Cassano, Giovinco o Borini non importa. L’importante è che si faccia una bella partita e che si faccia un gol più dell’Inghilterra. Poi Mario può far male all’Inghilterra come a qualsiasi altra squadra. Personalmente non sono mai stato fortunato contro le squadre inglesi. Non ho mai giocato contro l’Inghilterra, mi affascina. Ma sono storie diverse, discorsi diversi. Roma-Liverpool è una ferita che nessun Italia-Inghilterra potrà rimarginare. E’ un onore giocare contro una sqaudra storica. Sono eccitato dall’idea di giocare contro di loro. Io non gioco in campo europeo (esclusa la Nazionale) da tanto tempo, quindi sono molto carico. Non c’era preferenza tra Inghilterra e Francia. Probabilmente avremmo scelto l’Ucraina. Non saremo stati contenti nemmeno se avessimo affrontato la Francia”.

ZEMAN – “Zeman l’ho sentito pochi giorni fa per la prima volta. Abbiamo parlato poco, 5 minuti. Non lo conosco personalmente, non ci ho mai lavorato. Zeman mi incuriosisce, è una scelta che ha già portato molto entusiasmo a Roma, ha contribuito al discorso degli allenamenti. Ha riacceso la passione che si era un po’ addormentata. Sarà interessante conoscersi a vicenda, ho sentito parlare molto di lui, come lui avrà sentito parlare di me dalle persone che lo conosco. Sono un professionista, credo che lui ami i professionisti. Sul discorso tattico non commento, lui è l’allenatore e deciderà se farmi giocare in porta o in attacco”.

DICHIARAZIONI PRANDELLI – “Le parole di mister Prandelli mi hanno fatto piacere. Evidenziano stima e fiducia. La fiducia l’ha dimostrata semplicemente mettendomi in difesa nelle prime due partite. Il fatto di svariare, muovermi, interpretare in maniera più svariata il ruolo che lui mi dà mi piace”.

PIRLO – “Non ho visto Pirlo in difficoltà, abbiamo sofferto tutti nel complesso. L’Irlanda superava il centrocampo con le palle lunghe, questo comportava meno gioco nella mediana. La sua importanza è nei numeri, nella carriera. E’ un giocatore meraviglioso, decisivo e lo è stato anche in questo Europeo. L’ultima partita è stato detto che non è stato decisivo ma i gol li abbiamo fatti partendo dai suoi piedi. Credo che io e lui abbiamo giocato così tanto insieme, il discorso di compatibilità esce fuori quando le cose non vanno benissimo. Con l’Irlanda non è andata bene tutta la squadra, ma non perchè io e Andrea siamo incompatili“.

RUOLO – “Io non gioco nel ruolo che amo di più perchè davanti ho il più forte d’Italia (Pirlo, ndr). Ma mi sposto volentieri, c’è chi fa le bizze quando viene spostato. E’ un piacere e un vantaggio giocare con Pirlo in quel ruolo. E’ doveroso per un giocatore accettare qualsiasi ruolo gli viene assegnato. Non pensavo di trovarmi così bene in difesa. Con la difesa a 3 mi sono trovato meglio di quanto pensassi. Ma il mio ruolo preferito è giocare davanti la difesa. La mia duttilità è un valore, mi rende orgoglioso la fiducia che mi ha dato l’allenatore. E’ una cosa di cui vado fiero, penso sia la mia più grande qualità. Penso di essere un giocatore completo e  questo mi ha sempre aiutato nella mia carriera.”.

Borriello, scade l’opzione della Juventus

0

La Juventus ha lasciato scadere l’opzione di riscatto su Marco Borriello. L’attaccante napoletano, girato in prestito ai bianconeri dalla Roma nel mercato di gennaio, non ha convinto la dirigenza del club torinese a far valere il diritto per l’acquisizione a titolo definitivo. L’ingaggio di Borriello potrebbe rappresentare un ostacolo in vista della ricerca di una sistemazione lontano dalla Capitale.