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Ag. Kadlec e Selassie: “Non andranno alla Roma”

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Nella nazionale della Repubblica Ceca, approdata ai quarti di finale ad Euro 2012, due giocatori hanno particolarmente impressionato l’opinione di tifosi e addetti ai lavori: Gebre Selassie e Michal Kadlec. Il loro procuratore, Viktor Kolar, ha commentato il presunto interesse della Roma per i due terzini. Ecco le dichiarazioni dell’agente Fifa a calciomercato.it:

“Non ho parlato personalmente con nessuno dell’As Roma per Theodor. Ho appreso queste voci dai giornali, dopo la seconda partita del Girone, ma andrà molto probabilmente in Germania. Werder Brema? E’ una delle squadre più interessate, ma piace anhce al Wolfsburg. Kadlec? Nessun contatto e nessuna indicazione che possa nascere una trattativa anche perché Michal ha un contratto lungo”.

Risolta la comproprietà di Destro: ora è tutto del Genoa

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Risolta la comproprietà di Mattia Destro a favore del Genoa. Ora l’attaccante dell’Under 21 è interamente un giocatore del club rossoblu, che verserà 6 milioni di euro nelle casse del Siena, cui andranno anche (con la formula della comproprietà) Polenta e Cofie. Il Genoa a questo punto può trattare la cessione di Destro con Inter, Roma e Juventus.

Euro 2012, Italia-Inghilterra: arbitra Proença

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Italia-Inghilterra, gara valida per i quarti di finale di Euro 2012, che verrà giocata domenica alle 20.45 a Kyev, verrà diretta dall’arbitro portoghese Pedro Proença. L’italiano Rizzoli dirigerà l’altro quarto di lusso Spagna-Francia.

Bruno Conti: “De Rossi stratosferico all’Europeo”

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Bruno Conti parla dell’avventura dell’Italia all’Europeo, ponendo l’accento sulle prestazioni di Daniele De Rossi, ragazzo che conosce da moltissimi anni, essendo stato proprio lui a scegliere il centrocampista di Ostia per le giovanili della Roma. Queste le parole del resposabile del settore giovanile del club giallorosso a Sky:

Stiamo vedendo un De Rossi stratosferico all’Europeo. Ha dimostrato con prime prestazioni da libero e a centrocampo che ha grande intelligenza e bravura e di adattarsi a tutto e lo ha dimostrato facendo grandi prestazioni. Prandelli ha creato un gruppo compatto di gente motivata che ha voglia di mettersi in evidenza. L’Inghilterra è una squadra fisica e giocando palla a terra possiamo metterla in difficolta’ per le loro caratteristiche. Mi aspettavo che Cassano tornasse a questi livelli, lo conosco è orgoglioso, e’ una sua soddisfazione, una scommessa vinta quella di arrivare in Nazionale e rimanerci. Sta dimostrando grande professionalita’ e grandi prestazioni. Balotelli? Gli direi solo di fare qualche sorriso in piu’ e di essere piu’ sereno e tranquillo. Anche di fronte ad un gol bisogna gioire e non arrabbiarsi, ma il giocatore non si discute”.

Konsel: “Sarei contento di tornare alla Roma, Stekelenburg mi ha deluso”

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Torna a parlare Micheal Konsel, ex portiere della Roma, sulla possibilità di un ritorno nella capitale: “Se Zeman e la Roma me lo chiedono, sono a disposizione – dice a gazzettagiallorossa.it -. Il mio cuore batte ancora per la Roma. Ho parlato con Baldini e lui mi ha detto che prima doveva parlare con Zeman. Sarei contento di dare una mano”. Poi l’austriaco si sofferma sulle prestazioni di Stekelenburg all’Europeo: “Sono un po’ deluso, perché pensavo che era tra i più forti, ma a Roma non ha ancora dato il massimo. Ha un grande potenziale, ma lo deve anche dimostrare”.

Ursino (ds Crotone): “Riscattato Florenzi, aspettiamo la Roma”

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Il Crotone ha riscattato ieri per 250mila euro la metà di Alessandro Florenzi dalla Roma. Ma il club giallorosso vuole riportare alla base il centrocampista. Il Crotone chiede 1,5 milioni di euro più una contropartita (Piscitella), la Roma offre solo cash. Giuseppe Ursino, ds del Crotone: “Non c’è ancora l’accordo, la Roma offre troppo poco – spiega a gazzettagiallorossa.it -. Possiamo anche abbassare le pretese, ma vediamo quando ci incontreremo”.

Ag. Piscitella: “Piace al Crotone, deciderà la Roma”

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Tanti giovani da piazzare nel mercato della Roma, con qualcuno che potrebbe restare a farsi le ossa con Zeman. Tra questi da definire il futuro di Giammario Piscitella e Federico Viviani. Entrambi i giocatori sono assistiti dall’agente Giovanni Ferro: “Su Piscitella c’è forte il Crotone, ma anche la Ternana e altri club di Serie B – rivela a laroma24.it -. Con la Roma ne parleremo dopo il 22 giugno. Stesso discorso per Viviani, per il quale ho ricevuto diverse richieste. Sono convinto che con Zeman potrebbero restare anche alla Roma. Vedremo cosa deciderà il club”.

As Roma lancia la Hall of Fame: Pannes: “Fortemente voluta dalla proprietà”, Baldini: “Un ponte tra passato e futuro”

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Nei giorni di celebrazione del suo 85esimo compleanno, la As Roma presenta la propria Hall of Fame con il fine di rendere omaggio alla “memoria di una élite di atleti che dal 1927 hanno contribuito alla storia, ai successi ed al patrimonio affettivo della AS Roma e dei suoi tifosi”, recita il comunicato del club.

Si partirà da una lista di 85 giocatori per poi arrivare alla selezione dell’undici ideale dei tifosi. Tifosi che saranno affiancati nella scelta anche da una commissione di cinque esperti: quattro ‘tecnici’ ed un compositore di fama mondiale. “Allo studioso di storia giallorossa Massimo Izzi il Club ha deciso di affiancare tre grandi firme del giornalismo sportivo come Luigi Ferrajolo, Gianfranco Giubilo e Mario Sconcerti. Completa il quintetto della commissione il Maestro Ennio Morricone“.

“E’ un’iniziativa fortemente voluta dalla nuova proprietà americana della AS Roma – spiega l’ad Mark Pannes -, intende da un lato valorizzare e ringraziare chiunque abbia scritto la storia della club e dall’altro mira a tutelarne la sua eredità”.

“Ci sono gesti, storie e persone – rivela il dg Franco Baldini – che alla fine appartengono un po’ a tutti coloro che a qualsiasi titolo abbiano mai preso parte alla storia di una squadra di calcio, ma forse appartengono soprattutto ai tifosi di quella squadra di calcio. La Hall of Fame vuole dare ad ogni tifoso la possibilità di fare un po’ di conti con la storia. In un ideale ponte tra passato e futuro”.

Gazzetta dello Sport – Borini-Osvaldo: la coppia d’assi per avere Destro

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«Il triangolo no, non l’avevo considerato…», cantava Renato Zero 34 anni fa, all’alba del secondo scudetto giallorosso (che sarebbe arrivato da lì a 4 anni). La Roma, invece, il triangolo questa volta l’ha preso in considerazione eccome. Per arrivare a quello che è uno degli obiettivi principali del suo mercato, Mattia Destro, attaccante da molti considerato un predestinato azzurro e per cui il Siena riscatterà dal Genoa la metà per 1,3 milioni di euro. Dopo l’offerta di lunedì al Genoa (12 milioni di euro, più due giocatori, probabilmente Sini e Bertolacci), ieri i giallorossi sono rimasti alla finestra. E lo faranno anche oggi, con Preziosi che si incontrerà con l’Inter. Già, proprio i nerazzurri, ancora loro, proprio come per Palacio. Ma non solo, perché su Destro da ieri è piombata anche la Juventus.

Questione di scelte Mattia ha fatto sapere di gradire l’opzione romanista, anche se — è ovvio e ci mancherebbe altro — Inter e Juventus andrebbero benissimo. Ma a Roma c’è Zeman, una scelta che intriga l’attaccante marchigiano. E che potrebbe lanciarlo definitivamente nell’olimpo dei migliori, consegnandogli magari anche quella maglia azzurra che ha perso in extremis, alle porte dell’Europeo, a favore proprio di Fabio Borini. E il destino dei due torna ad incrociarsi anche in questi giorni, con le strade del mercato che li mettono in contrapposizione. Se arriva Destro a Roma, Borini va all’Inter (via Parma). Se Destro torna invece in nerazzurro (dove è cresciuto), allora Fabio resterà giallorosso. Due strade che corrono vicine, su binari paralleli, in attesa di incrociarsi. Ieri, tra l’altro, doveva essere il giorno dell’incontro a Milano tra Roma e Parma per il rinnovo della comproprietà dell’attaccante bolognese. Ma il Parma è stato impegnato nella vicenda-Giovinco ed allora i due club potrebbero vedersi oggi. Nel frattempo, però, Inter e Juve sono andate all’assalto di Destro, con il Siena che ha alzato la posta con il Genoa, che voleva tutto il cartellino. Chi c’è dietro il Siena? Sembra la Juve, ma potrebbe essere anche la Roma, che giocherebbe così su due campi. Chi prende la metà del Siena (titolare del tesseramento), infatti, va in pole position.

Il terzo incomodo E nel triangolo, allora, alla fine può cascarci dentro anche Pablo Daniel Osvaldo, l’italoargentino che la Roma ha prelevato la scorsa estate dall’Espanyol e che così bene ha fatto nella stagione appena conclusa. Nel senso che, a conti fatti, la Roma potrebbe andare a cercare i soldi da riversare su Destro proprio da un’eventuale cessione di Daniel, che continua ad avere tantissimi estimatori in Spagna, a cominciare dallo sceicco Al Thani del Malaga (ma la punta giallorossa piace anche a Valencia ed Atletico Madrid, mentre il Real ha fatto cadere il suo interesse). La Roma, è chiaro, ci penserà cento volte prima di privarsi di un attaccante del suo valore, anche se alcuni suoi comportamenti durante la stagione (a cominciare dal caso Lamela ed al «zitti tutti» rivolto a Franco Baldini dopo le polemiche successive al k.o. di Lecce). Con i soldi di Osvaldo e magari anche quelli di Borini, la Roma potrebbe davvero strappare Destro a Juve e Inter. In caso contrario, con Osvaldo e Borini Zeman avrà comunque due pedine di qualità.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese 

Il Romanista – Da Citro e Stoian, i ragazzi da piazzare

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Giornate intense per Sabatini. Il direttore sportivo giallorosso in queste ore sta lavorando per risolvere le comproprietà. Non solo quella di Borini con il Parma, ma anche di altri cinque giocatori giallorossi: Citro, Frasca, Massimo, Malomo e Stoian. Difficilmente questi cinque giocatori, se riscattati, torneranno a Roma ma presumibilmente andranno in prestito o nuovamente in comproprietà in qualche società minore dove potranno fare esperienza. Ma vediamo nel particolare le situazioni dei cinque giocatori giallorossi, per metà:

CITRO Enrico Il ragazzo, classe ’91, è un centrocampista in comproprietà con l’Avellino, da cui è passato in prestito al Latina a gennaio. In Prima Divisione ha giocato 9 partite e segnato un gol, ma con ogni probabilità la sua situazione si deciderà alle buste. Per lui quello passato è stato il secondo anno lontano da Roma. Prima ha giocato con la Cavese, poi fallita, e poi, come detto, è passato in comproprietà all’Avellino dove potrebbe rimanere.

FRASCA Valerio Il ragazzo, classe ’91, è un portiere in comproprietà con la Pro Patria. Il suo contratto scade nel 2013, se la Roma lo riscatta dovrà quindi rinnovarglielo per poi mandarlo a giocare ancora in qualche altro club. Dopo un anno e mezzo ai margini, in questa stagione ha raccolto 12 presenze in Seconda Divisione, quasi tutte nella prima parte di stagione. Per lui è stato il terzo anno lontano dalla Capitale. Il primo trasferimento fu nel 2010 quando andò all’Arezzo. L’anno successivo passò alla Villacidrese.

MASSIMO Emiliano Ragazzo classe ’89. Centrocampista ed ex capitano della Roma Primavera. E’ arrivato ad Avellino a gennaio. Per lui è stato il terzo anno lontano da Roma. L’anno scorso ha giocato nell’Aversa Normanna dove giocava spesso. Le due società dovrebbero andare alle buste e la sensazione è che la Roma lo lascerà partire.

MALOMO Alessandro Il difensore classe ’91 è in comproprietà con l’Albinoleffe, con cui ha giocato 9 partite in Serie B in una stagione travagliata per via di un lungo infortunio muscolare che lo ha portato ad essere operato. Per l’ex capitano della Roma Primavera è stata la terza esperienza lontano da Roma, dopo quelle fatte prima con il Verona e poi con il Prato. Se la Roma lo dovesse riprende dovrà rinnovargli il contratto. Nel caso in cui le società non dovessero trovare un accordo, si andrà alle buste con il rischio che Malomo scenda ancora di categoria data la retrocessione in Lega Pro del club bergamasco.

STOIAN Adrian L’ultima stagione al Bari è stata di altissimo livello per il romeno, che ha chiuso con 29 presenze e 5 gol. Per lui è stato il secondo anno di esperienza dopo aver esordito in Serie A con la Roma di Spalletti contro la Juventus allo stadio Olimpico. Ora la Roma e il club pugliese dovranno decidere della sua comproprietà che potrebbe essere rinnovata. Il ragazzo ha comunque dimostrato di essere pronto per il salto in Serie A ma difficilmente lo farà con indosso la maglia della Roma. Su di lui ci sono comunque numerose squadre interessate.
Il Romanista –  Anton Filippo Ferrari

Leggo – Dopo le vacanze in Sicilia il 1° luglio sarà già a Trigoria

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Zdenek Zeman, 65 anni, ha firmato un contratto biennale con la Roma da 1 milione a stagione più bonus. In questo momento il boemo si trova in vacanza in Sicilia e tornerà a Roma il primo luglio, a due giorni dal raduno a Trigoria che anticiperà di 48 ore la partenza verso Brunico sede del ritiro. Giovedì scorso Zeman si è sottoposto a un piccolo intervento alle arterie coronarie.
Leggo

Roma, Bertolacci: “Zeman può essere la mia chance”

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Dopo più di due anni lontano da Roma, Andrea Bertolacci è pronto a tornare nella capitale. L’esperienza di Lecce lo ha fatto maturare e adesso il centrocampista vuole dimostrare il suo valore con la Roma. “Andrò in ritiro e me la voglio giocare – rivela a tuttomercatoweb.com – . Zeman, si sa, ha un grande rapporto con i giovani e quindi potrebbe essere la mia vera chance”.

Lo Monaco (dg Genoa): “Destro? Oggi l’incontro col Siena, la Roma lo vuole”

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La compartecipazione di Mattia Destro tra Genoa e Siena sta diventando un vero e proprio intrigo. Situazione che va risolta entro venerdì, per evitare il rischio buste. Fa il punto l’ad del Genoa Pietro Lo Monaco: “Con il Siena oggi ci sarà un incontro decisivo. Con la Roma stiamo discutendo come con l’Inter e con la Juve. Ha ricevuto un offerta buona dall’estero ma lui vuole rimanere in Italia. Destro vuole la Roma? Ci sta che un giovane gradisca di andare con un tecnico come Zeman, bravo nella valorizzazione dei giovani”.

Leonardi (ad Parma): “Borini? Va convinto a rinnovare, con la Roma c’è l’accordo”

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L’amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi fa il punto sulla situazione di Fabio Borini, attaccante in comproprietà con la Roma: “Abbiamo un rapporto molto buono. Abbiamo pensato di andare verso un rinnovo della compartecipazione. C’è bisogno delle tre componenti per trovare un accordo. O torna al Parma o rimane alla Roma. L’interesse del Parma è quello di valorizzare il patrimonio rendendolo ancora più importante. Non è il mio compito parlare col calciatore. Oggi mi auguro che mi facciano sapere che il giocatore accetti il rinnovo. Mi auguro che non si arrivi alle buste”.

La Repubblica – Borini verso la conferma. E Sabatini punta Destro

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«Borini resterà alla Roma». Questo è il ritornello che ieri ripetevano sia sul fronte giallorosso, sia su quello del Parma. Da capire, a due giorni dalla definizione delle comproprietà, con quale formula. L’attaccante vorrebbe una soluzione definitiva, per non veder riproposto il problema del suo cartellino tra un anno, mentre la Roma vorrebbe restare proprietaria a metà del ragazzo con gli emiliani per un’altra stagione. Oppure proverebbe comunque ad acquistarlo alle buste, infilando un’offerta congrua, che possa superare quella del Parma, club con il quale Sabatini si incontrerà oggi.

Sono ore in tal senso decisive per il diesse romanista, che vorrebbe regalare a Zeman l’attacco dell’Under21: Borini e Destro, tra i giovani più promettenti del nostro campionato. Ma su Destro, in comproprietà tra Siena e Genoa, ci sarebbe da battere la scomoda concorrenza di Juventus e Inter, per un’operazione che da Trigoria viene definita a dir poco complicata (circa tredici i milioni necessari). Si vedrà.

Nel frattempo vanno registrate le parole di Zeman, rilasciate qualche settimana fa a “France Football”. Parole d’amore. «Io la Roma la amo follemente. Se il mio ritorno avesse messo questo club in difficoltà, non avrei firmato. Sensi subì delle pressioni per non rinnovarmi il contratto nel 1999. Il mio obbiettivo è regalare emozioni e divertimento alla gente con un calcio che mi piace. Totti? Abbiamo un buon rapporto, anche se per tanti anni non ci siamo visti, ma l’ottima impressione è rimasta».
La Repubblica – Francesca Ferrazza 

Corriere dello Sport – Roma, Van der Wiel ha cambiato idea

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Certe delusioni europee possono facilitare le trattative di mercato. E così la Roma è tornata su Gregory Van der Wiel, terzino destro dell’Ajax ridimensionato da Ronaldo durante Olanda-Portogallo.«Non ho giocato bene in questo torneo, non posso aspettarmi un club del livello del Real Madrid adesso»  ha detto il giocatore ad eliminazione avvenuta. Prima di partire per l’Ucraina, aveva garbatamente rifiutato la Roma perché preferiva giocare in Champions League. Ma la sua porta era rimasta aperta ad ogni possibilità. E ora Sabatini può tornare a sperare, ricordando che Van der Wiel ha il contratto in scadenza nel 2013 e in ogni caso lascerà l’Ajax. In questo momento, dopo questo Europeo, si può prendere con meno di 10 milioni, la cifra che la Roma aveva stanziato nei primi mesi dell’anno. (…)

COMPROPRIETA’ –  Ma non subito. Perché in questi giorni Sabatini è impegnato a Milano, dove sta discutendo le comproprietà. Mancano due giorni alle buste e non è stato ancora archiviato il  file  più complicato: Borini. L’incontro fissato per ieri pomeriggio è stato rimandato a oggi, perché il Parma era occupato a definire la cessione di Giovinco alla Juventus. Le società sono orientate a rinnovare la comproprietà e a rimandarne la risoluzione al prossimo anno, come concordato a gennaio, ma aspettano la decisione del giocatore che preferirebbe definire subito il futuro. (…)

L’INTRECCIO –  La società potrebbe essere l’Inter, se non riuscisse ad arrivare a Destro. Su questo fronte, che stuzzica anche la Roma come ha ammesso Preziosi, Moratti è ancora in vantaggio. Sabatini è in posizione d’attesa. Aspetta che il Genoa acquisti dal Siena la totalità del giocatore per poi valutare la fattibilità dell’operazione. Destro costa tanto, è un investimento che deve essere studiato con molta cautela. E che è influenzato anche dalle eventuali offerte che arriveranno alla Roma per Osvaldo: il Malaga, che sembrava interessato, ha fatto un passo indietro.

L’ALTRO –  Meno complessa e meno costosa la situazione che riguarda Alessandro Florenzi, ex capitano della Primavera che ha incantato Crotone con 11 gol in serie B. Ieri Sabatini ne ha trattato il ritorno a Trigoria con il collega Ursino, che ne aveva riscattato per 250.000 euro la comproprietà come da contratto. Ora la Roma deve “acquistarlo” di nuovo. Non c’è ancora sintonia sulle cifre ma alla fine l’accordo si troverà. (…)

RISCATTI –  Nei prossimi giorni, infine, la Roma perfezionerà il riscatto di Marquinho: al Fluminense andranno 4,5 milioni. Sabatini ha tempo fino al 30 giugno. Non è una data indicativa, ma tassativa. Se la Roma lascia scadere il termine, perde il diritto. E Marquinho poi potrebbe essere tesserato solo come extracomunitario. Sarebbe un errore che un dirigente navigato come Sabatini non commetterà.
Corriere dello Sport – Roberto Maida 

Corriere dello Sport – Tutto ruota su De Rossi

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Partiamo da un’ipotesi che, anni fa, si è davvero realizzata anche se solo per poche settimane: Prandelli diventa l’allenatore di una squadra di club dove gioca De Rossi. In quale posizione lo schiera? «E’ una domanda per Zeman» , risponde il ct. Certo, è per Zeman, ma anche per lui perché De Rossi, con Prandelli, ha cambiato ruolo o, meglio ancora, ha allargato le sue conoscenze calcistiche. Prima libero, o, come si dice oggi, difensore centrale in una difesa a 3, poi di nuovo al suo posto, sul fianco sinistro di Pirlo, a volte più avanti, a volte più indietro. Contro la Spagna, giocando da libero non alla Scirea o alla Baresi, ma alla Cera o alla Picchi, ha risolto tutti i problemi in difesa; contro l’Irlanda, giocando alla… De Rossi, ha dato forza, ritmo e sicurezza alla squadra. Per questa ragione Prandelli ha trovato la definizione più adatta: «E’ un giocatore universale» . Il concetto di universale risale agli Anni Settanta, era usato per il calcio totale dell’Olanda di Rinus Michels, una squadra formata da fenomeni che sapevano giocare in tutte le posizioni del campo e ricoprire tutti i ruoli, sapevano difendere e attaccare e soprattutto capivano cosa fare in ogni frangente della partita. Il migliore esempio non era Cruyff, ma Neeskens. Teorizzava Michels: «Un giocatore deve essere completo e continuo, capace di adattarsi a giocare in qualsiasi zona del campo» . E ora dice Prandelli di De Rossi: «Daniele sa leggere la partita come pochi, sa come aiutare la squadra. Contro l’Irlanda è entrato 4-5 volte in area, ha avuto occasioni interessanti, lui non deve limitarsi al compitino. (…)”

MEGLIO A CENTROCAMPO – Se la domanda è «qual è il ruolo di De Rossi», la risposta può essere anche doppia, come la posizione occupata in questo Europeo. Se invece la domanda è «con quale ruolo De Rossi aiuta di più la squadra», allora è quello di centrocampista, di interno nel rombo, di spalla al regista nel 4-4-2. E’ in quella zona che la sua universalità si può esprimere al massimo, perché da lì attacca e difende. Nella Roma ha fatto una stagione spaccata a metà, la prima buonissima, la seconda molto meno. C’era il timore che l’Europeo fosse il continuo di quella fase non proprio convincente. Invece De Rossi è entrato in questo torneo con le idee molto chiare e una condizione che sta salendo partita dopo partita. (…)

LA QUALITA’ – Ieri Prandelli, rispondendo a una domanda sul centrocampo poco dinamico, ha detto: «Contro l’Irlanda abbiamo preparato la partita per far stringere i loro esterni e per spingere noi larghi. Questo è un centrocampo di grande qualità, attira gli avversari per ripartire. Solo che certe situazioni facili da gestire, lo ha ammesso anche Pirlo, le abbiamo sbagliate». Pirlo ha sbagliato quanto in tutta la sua carriera non ha mai sbagliato: passaggi, disimpegni, appoggi, lanci, rifiniture, non gli entrava niente. E perdeva un pallone dietro l’altro. L’unico gesto tecnico apprezzabile è stato il calcio d’angolo trasformato in gol da Cassano, prima che Diamanti ne pennellasse un altro per la rete di Balotelli. Ma per fortuna accanto a Pirlo c’era De Rossi, l’universale di Cesare Prandelli.
Corriere dello Sport – Alberto Polverosi 

Il Messaggero – Zeman e il calcio spettacolo «È un’esigenza del popolo»

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«Per me non conta solo vincere. Il modo in cui lo si fa è altrettanto importante. La Roma? La amo follemente». Intervistato dal settimanale ‘France Football’ Zeman fornisce sempre spunti di riflessione: «Seguo quello che dice e chiede il popolo: giocare all’attacco. Quasi tutti sono convinti che a vincere siano gli allenatori mentre invece ritengo che a farlo siano le società: se non hai alle spalle un club forte è difficile ottenere dei titoli. È da vedere se certi allenatori che vincono nelle grandi piazze, sarebbero capaci di farlo in realtà meno forti. Spesso accade che non vincano più…».

Sibillino. Chissà se si riferiva anche a Capello che ieri ha invece speso parole d’elogio per il boemo: «Con Zeman, allenatore di valore, la Juventus avrà un nemico in più». Due tecnici che hanno fatto (e continueranno a fare) la storia del club. Quella che oggi sarà rispolverata davanti alle telecamere di Sky a mezzogiorno. La Roma, infatti, nell’ambito delle iniziative legate alle celebrazioni degli 85 anni dalla fondazione del club, presenta la sua hall of fame. Una commissione di 5 membri stilerà altrettante formazioni con calciatori che hanno fatto parte della storia giallorossa. Campioni che poi saranno votati durante l’estate dai tifosi in tutto il mondo. Alla prima giornata di campionato, verrà svelato “l’undici della storia”.

Mercato: oggi dovrebbe andare in scena l’incontro con il Parma per Borini. Da registrare intanto una fumata grigia per Florenzi. Roma e Crotone (che ha riscattato la metà per 250mila euro) sono separate da un milione: 1,5 più la metà di Pettinari la richiesta del club calabrese. Poco più di 500mila, oltre alla metà dell’attaccante, l’offerta del ds Sabatini. Per il centrocampista c’è tempo anche dopo il 22 di questo mese. Intrigo Destro: il Genoa alimenta l’asta nella quale la Roma, rispetto alla Juventus (dietro alla metà del Siena) e all’Inter, è in una posizione defilata, di attesa. Singolari le versioni contrastanti fornite ieri dal ds Capozucca – «Nessuna offerta è pervenuta dai giallorossi» – e dal presidente Preziosi: «Lo riscatteremo e la Roma è fortemente interessata». Oggi incontro (decisivo?) Preziosi-Moratti. Rumors dalla Spagna: una decina di giorni fa l’agente di José Angel ha chiesto la disponibilità a cedere in prestito (con diritto di riscatto) il terzino al Valencia. Negativa la risposta da Trigoria. Alla squadra del nuovo tecnico Pellegrino piace anche Osvaldo, ritenuto il partner ideale da affiancare a Soldado, visto che Aritz Aduriz Zubeldia è vicinissimo all’Atletico Bilbao. La Roma però chiede troppo per le casse del Valencia (20 milioni). Nel club spagnolo milita il centrale difensivo Rami – monitorato più volte nell’ultima stagione e ieri titolare nella nazionale francese agli Europei – per il quale il Valencia ha rifiutato 12 milioni dal Lione. Un nome, qualora la società iberica decidesse di muovere passi decisi per il centravanti italo-argentino, da tenere sotto osservazione. Intanto è in via di definizione un’operazione con il Chievo: Greco in comproprietà ai gialloblù e l’altra metà del giovane Tallo alla Roma.
Il Messaggero – Stefano Carina 

Corriere della Sera – Roma-Inter, scontro per Destro

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Roma e Inter sono le protagoniste. Genoa, Parma, Siena e Juventus le spettatrici fin troppo interessate. A 48 ore dalla scadenza del termine per risolvere le comproprietà sono ancora giallorossi e nerazzurri – già avversari per Palacio – a contendersi i pezzi pregiati di questo primo scampolo di calciomercato. Mattia Destro e Fabio Borini sono gli oggetti del desiderio: il primo è a metà tra Genoa e Siena (che ieri hanno «rotto» dopo essere state ad un passo dall’accordo per il ritorno del giocatore in rossoblù), il secondo tra la Roma e il Parma, che in tempi non sospetti avevano raggiunto un accordo per il rinnovo. L’incontro tra Sabatini e Leonardi doveva esserci ieri ma è slittato ad oggi: la sensazione è che le carte in tavola siano cambiate. Per regalare Destro a Zeman, infatti, Walter Sabatini sarebbe disposto a rinunciare a Borini, che piace parecchio all’Inter.

Gli incastri da risolvere sono tanti, però, perché sullo sfondo si muove sempre la Juventus: i bianconeri hanno praticamente riscattato per 11 milioni Giovinco dal Parma, che ora ha il portafoglio pieno. L’ex attaccante del Chelsea vorrebbe restare a Roma (ha comprato casa) ma solo a titolo definitivo: se non sarà possibile, non rifiuterebbe l’Inter. Anche Destro spinge per la Roma perché la prospettiva di essere allenati da Zeman è il sogno di tutti gli attaccanti. Pure in questo caso, però, il duello è con i nerazzurri. «Roma e Inter sono fortemente interessate a Destro, la Juve è solo interessata», la conferma del presidente del Genoa, Preziosi, che ha tutto l’interesse a scatenare un’asta. Non si è trovato l’accordo per il riscatto di Florenzi perché il Crotone ha chiesto 2 milioni, la Roma ne ha offerto 1 e la comproprietà di uno tra Pettinari e Piscitella. In Brasile sono certi che Marquinho sarà riscattato entro il 30 giugno. France Football ha pubblicato l’intervista rilasciata da Zeman poche ora prima della firma con la società giallorossa. «Credo – le parole del boemo – che il presidente Sensi subì pressioni per mandarmi via. Il mio gioco? I tifosi preferiscono vedere gol e spettacolo. Io seguo quello che vuole il popolo». Oggi, infine, gli a.d. Mark Pannes e Claudio Fenucci illustreranno ai tifosi attraverso Sky e Roma Channel un’iniziativa fortemente voluta dalla proprietà americana: la Hall of Fame della Roma. Una giuria di esperti ha selezionato un numero di calciatori che hanno fatto la storia romanista; i tifosi potranno votare attraverso i canali ufficiali della società gli 85 (uno per ogni anno di storia) più rappresentativi.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini 

 

Corriere dello Sport – Pjanic, così hai stregato Zeman

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Un campione in erba diventa più forte se per un po’ rimane lontano dai campi. Ogni tanto c’è bisogno di respirare altri odori e assecondare altri pensieri. Ma dopo un mese di riposo, e la ristrutturazione di corpo e anima, Miralem Pjanic si sta attrezzando per impadronirsi della Roma.

TROPPO CALCIO – Nella scorsa stagione è arrivato agli ultimi metri del percorso senza energie per colpa dell’ipersfruttamento. Aveva cominciato a correre con il Lione a giugno, per essere in forma all’inizio del campionato francese. Ha giocato tre partite di Ligue 1, segnando un gol decisivo al Montpellier che poi avrebbe vinto lo “scudetto”, e altre due nel preliminare di Champions League. Poi, all’ultimo giorno di mercato, è stato acquistato dalla Roma per 11 milioni. Trasloco, ambientamento, stress. Altre 30 partite di serie A e una di Coppa Italia. Nel frattempo, è stato prosciugato dalla nazionale bosniaca: 8 partite e 1 gol in pochi mesi, con la delusione dello spareggio europeo perso contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. (…)

LA POLEMICA – Proprio un’amichevole della Bosnia, che sfidava il Brasile e non le isole Figi, ha compromesso la seconda parte della sua stagione. Non stava bene, è andato lo stesso a servire la patria, si è messo a disposizione per 82 minuti che hanno peggiorato le condizioni dei suoi muscoli. Eravamo in pieno inverno: 28 febbraio. Da quel giorno, Pjanic non è stato più lo stesso: partite scadenti, stanche, lente, in linea con quelle di molti compagni che non avevano più forze e autostima e hanno buttato via la qualificazione all’Europa. (…)

INVESTITURA – Adesso però si riparte da zero. Con la calma e l’entusiasmo di un ragazzo di 22 anni che ha imparato la sesta lingua della sua vita (l’italiano: parla anche bosniaco, francese, inglese, tedesco e lussemburghese) e si è adattato a un campionato nuovo. Zeman ha già fatto capire di considerarlo strategico per la squadra che ha in mente. Non come regista, non come esterno d’attacco, ma come lo vedeva Luis Enrique: «Per me Pjanic è un interno di centrocampo». Giocherà lì, nella nuova Roma sfruttando la qualità nel palleggio, la velocità di passo negli spazi angusti e la capacità di pressare (Pirlo, ad esempio, l’ha sofferto molto). Sul resto, studiando da un allenatore specialista di calcio offensivo migliorerà i suoi numeri. «Devo essere più decisivo in fase realizzativa – ha ammesso Pjanic qualche mese fa – inserirmi con maggiore frequenza nell’area avversaria e fare più gol». Esattamente quello che chiede Zeman ai suoi centrocampisti: muoversi e andare dentro.

MERCATO – Su Pjanic, come su Lamela, la Roma ha cercato di costruire un futuro felice. Lo pagherà 3,6 milioni lordi quest’anno e addirittura 4,3 più i premi dal 2013, a testimonianza della stima incondizionata dei dirigenti. Che non lo lasceranno andare via, a meno che non arrivi lo sceicco del Psg offrendo in cambio Pastore o chiunque altro con 30 milioni in contanti. Praticamente è incedibile. E ne va fiero: «Ho firmato un contratto fino al 2015 perché sono felice di rimanere alla Roma». E non ha cambiato idea per un settimo posto.
Corriere dello Sport – Roberto Maida