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Campionato Primavera, Roma-Cagliari 2-1. Satriano firma una vittoria fondamentale

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Pagine Romaniste – La Roma doveva rilanciarsi e lo fa con stile. I giallorossi battono in casa il Cagliari con un gol di Satriano verso il finale di partita, ma la fatica non è mancata. Il vantaggio sardo ha acceso molti campanelli di allarme spenti dal pareggio, bellissimo, di Cherubini. La Roma torna in vetta alla classifica da sola.

IL TABELLINO

AS ROMA (3-4-1-2): Mastrantonio; Ndiaye, Vicario, Keramitsis (73′ Feratovič); Louakima (59′ Missori), Faticanti, Tripi (C), Rocchetti; Tahirovic (59′ Pagano); Satriano, Cherubini.
A disposizione: Del Bello (GK), Mengucci (GK), Olivares, Di Bartolo, Cassano, Vetkal, Liburdi, João Costa, Misitano.
Allenatore: De Rossi.

CAGLIARI CALCIO (4-3-3): D’Aniello; Zallu, Palomba, Obert, Secci; Carboni, Conti (C), Tramoni; Luvumbo, Desogus, Del Pupo.
A disposizione: Lolic (GK), Masala, Corsini, Caddeo, Schirru, Vitale, Pulina, Vinciguerra, Astrand, Sulis, Yanken.
Allenatore: Agostini.

Arbitro: Sig. Ermanno Feliciani di Teramo.
Assistente 1: Sig. Riccardo Pintaudi di Pesaro.
Assistente 2: Sig. Antonio Marco Vitale di Ancona.

Marcatori: 7′ Desogus (r) (C), 21′ Cherubini (R), 87′ Satriano (R).
Ammoniti: 14′ Conti (C), 32′ Tramoni (C), 40′ Satriano (R).
Espulsi:
Note: 0′ di recupero nel primo tempo e 4′ di recupero nel secondo tempo.

Spezia-Lazio, gol di Acerbi in fuorigioco. Il Codacons: “Clamoroso quanto successo. Errore catastrofico, partita da ripetere”

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LA SPEZIA, ITALY - APRIL 30: Francesco Acerbi of SS Lazio celebrates after scoring a goal during the Serie A match between Spezia Calcio and SS Lazio at Stadio Alberto Picco on April 30, 2022 in La Spezia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il gol di Acerbi allo scadere in Spezia-Lazio ha lasciato molti interdetti. La posizione di Provedel, davanti ai proprio difensori, mette in fuorigioco il difensore della Lazio ma dal VAR lasciano correre. Questa mattina ci pensa il Codacons, attraverso un comunicato, ad incendiare di più le cose. La nota:

Ha del clamoroso quanto successo nella giornata di ieri nel corso della partita valida per il campionato di Serie A italiana tra Spezia e Lazio. Il gol decisivo segnato dal difensore laziale Acerbi è infatti viziato da una posizione di fuorigioco che né arbitro né la sala VAR hanno sanzionato. Ancora un errore tecnico sull’applicazione del regolamento del gioco del calcio, che potrebbe risultare decisivo ai fini della classifica finale del campionato di Serie A“.

E ancora: “Episodio che lascia interdetti, arrivando solo pochi mesi dopo quanto successo in Milan-Spezia, dove un clamoroso errore tecnico del Direttore di Gara sull’applicazione della regola del vantaggio portava all’annullamento del gol del 2-1 per il Milan. Una situazione anomala, ma serissima, un errore clamoroso e catastrofico perché la Lazio potrebbe beneficiare di un ingiusto vantaggio sulle squadre in competizione e lo Spezia di un ingiusto svantaggio nella lotta per la salvezza con danno per tutti i tifosi, scommettitori e per la regolarità del campionato. Non si tratta di interpretazioni arbitrali, ma di un vero e proprio errore tecnico perché Acerbi, difensore laziale, al momento del gol è sì in linea con l’ultimo difensore dello Spezia, ma la linea del fuorigioco è sbagliata, trovandosi il portiere dello Spezia più avanti dell’ultimo difensore. Depositeremo in Tribunale un ricorso chiedendo alla FIGC la ripetizione di entrambe le partite, si rischia di falsare totalmente il campionato italiano“.

L’editoriale di Costanzo: “I Friedkin hanno scoperto la romanità”

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Corriere dello Sport (M. Costanzo) – I Friedkin o personaggi importanti come Mourinho coltivano una grande attenzione nei confronti della tifoseria. I Friedkin mi sono sempre più simpatici. Sembrava che avessero comprato la Roma per fare un affare. Invece no, col tempo, ho scoperto in Ryan grande passione, grande passione, grande attaccamento e una modesta piccola progressiva “malattia” che si chiama “romanità”.

Da oggi allo stadio senza mascherine

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AS Roma's supporters wear protective masks to avoid Covid-19 spread prior to the Serie A football match between AS Roma and Juventus at the Olympic stadium in Rome on January 9, 2022. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Tuttosport – Da oggi, 1° maggio, mascherine Ffp2 e Green Pass non saranno più obbligatori per poter accedere negli stadi italiani. Non è ancora il momento di abbandonare i dispotivi di protezione al chiuso, come i palazzetti dello sport, dove dovranno essere indossati fino a metà giugno.

Stesso discorso per chi accede a ospedali e presidi sanitari, teatri, cinema, locali di intrattenimento, o utilizza mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza. Mascherina più che necessaria a anche a bordo di tram, aerei, treni, tuttora obbligatoria nelle scuola a differenza di bar, ristorante e discoteche.

Rui Patricio e quegli insulti poco british

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: Rui Patricio of AS Roma reacts during the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Michael Regan/Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – Succede in Italia, succede in Inghilterra. Solo che quando capita da noi, monta il coro social dell’indignazione. All’estero invece è semplice goliardia. Giovedì a Leicester abbiamo verificato che l’abitudine di insultare i portieri avversari quando calciano la rimessa del fondo è un’abitudine internazionale.

Con modalità simili, anzi forse peggiori: Rui Patricio, tutte le volte che rimetteva il pallone in gioco, non sentiva l’urlo “merda! a cui siamo avvezzi ma l’omologo “You’re shit, accompagnato da una risata “ah ah ah” forzata per molti secondi come se fosse uscita da un pupazzo di Dario Argento.

Per fortuna della Roma e di MourinhoRui Patricio non ha perso la concentrazione dando il suo contributo alla conservazione del pareggio. Ma a un certo punto, caricato dalle belle parole dei tifosi del Leicester, si è lasciato andare a un’esultanza esplicita, alla fine di un’azione degli inglesi neutralizzata dalla Roma.   Giovedì prossimo all’Olimpico il problema non ci sarà: se anche i 4.000 venuti dall’Inghilterra proveranno a ripetere il coro, saranno zittiti da uno stadio pieno

Per Veretout è una questione d’orgoglio

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MILAN, ITALY - FEBRUARY 08: Jordan Veretout of AS Roma looks on during the Coppa Italia match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on February 08, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Corriere dello Sport (G. Marota) – La crisi del terzo anno ha travolto Veretout, inchiodato alla panchina durante la striscia positiva in campionato della Roma (solo 2 volte titolare nei 12 risultati utili) interrotta sabato scorso a Milano. Non dev’essere stato facile per uno come Jordan passare dall’essere soprannominato “Veretutto” al ruolo di riserva di lusso.

La storia di Veretout in giallorosso è cominciata con Fonseca: nel biennio capitolino di Paulo il centrocampista con la maglia numero 17 ha giocato 81 partite, saltandone solamente un paio per squalifica e le poche altre per problemi fisici o per scelte di turnover.

Anche Mourinho sembrava intenzionato a costruirgli attorno la sua idea di Roma. Almeno fio a gennaio. Poi qualcosa si è incrinato, soprattutto a causa dello scontro con la società sulla questione del rinnovo. Nonostante la volontà di Tiago Pinto di prolungare il contratto (scade nel 2024) a una cifra sui 3,5 milioni netti a stagione, il ragazzo ha fatto saltare il tavolo ritenendo di meritare uno stipendio da 6 milioni.

Veretout è retrocesso nelle gerarchie anche a causa di atteggiamenti che l’allenatore non ha gradito. Ma stasera, vista l’assenza di Oliveira (squalificato) e Mkhitaryan (infortunato), il 29enne di Anceris dovrebbe tornare a giocare una partita dall’inizio a distanza di oltre 2 mesi. 

Contro il Cagliari la Primavera non può sbagliare

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SASSUOLO, ITALY - JUNE 22: Alberto De Rossi head coach of AS Roma U19 looks on during the Primavera 1 TIM Playoffs match between AS Roma U19 and Atalanta BC U19 at Enzo Ricci Stadium on June 22, 2021 in Sassuolo, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Corriere dello Sport (L. Scalia) – L‘Inter ha agganciato la Roma in testa alla classifica del campionato Primavera. Il vantaggio che sembrava impossibile da colmare fino a qualche settimana fa è evaporato. I baby giallorossi sono comunque davanti per gli socntri diretti, ma oggi hanno la grande possibilità di sganciarsi di nuovo perché a trigoria arriva il Cagliari, che a centrocampo può contare su Bruno Conti, figlio di Dniele e nipote della bandiera della Roma. Palla al centro alle 10.45 sul campo Di Bartolomei (diretta tv su Sportitalia).

Si tratta di un antipasto in ottica post season. “La classifica la guardiamo, però è più importante concentrarsi sul Cagliari, una squadra forte e ricca di talento“, ha detto Alberto De Rossi alla vigilia di una partita delicata.

L’allenatore non potrà contrare su Voelkerling Persson, il capocannoniere. L’attaccante è infortunato ma non mancano le alternative lì davanti considerando che in rosa ci sono Cherubini, Satriano, Padula, Koffi e Cassano. L’altra assenza pesantissima riguarda Volpato, che ha svolto la rifinitura in prima squadra: l’italo-australiano è stato convocato da Mourinho per RomaBologna. Pagano o Tahirovic sono i potenziali sostituti sulla trequarti.

Femminile, ora la finale

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As Roma Women s Training Alessandro Spugna, Head Coach of AS Roma woman team during the training session on Terminillo, Rieti, Italy, on July 26, 2021. Double training session both morning and afternoon for Alessandro Spugna s girls. The athletes have been in training camp in the Rieti mountains since Saturday morning. The intensity of training has increased, with training matches and the testing of the first patterns of play in view of the start of the Serie A championship and the upcoming commitments in France. Rieti Rieti Italy fabi-notitle210726_npXsN PUBLICATIONxNOTxINxFRA Copyright: xRiccardoxFabix

Corriere dello Sport (L. Scalia) – Per il secondo anno di fila la Roma Femminile conquista l’accesso alla finalissima di Coppa Italia e adesso sogna di mettere in bacheca un altro trofeo. Niente sorprese contro l’Empoli che partiva con l’handicap della sconfitta dell’andata.

Al Tre Fontane le giallorosse, campionesse in carica, si sono imposte con il punteggio di 2-0 nel ritorno della semifinale segnando un gol per tempo e rischiando pochissimo dalle parti di Limd.

A sbloccare la sfida al 24′ ci pensa Soffia, brava a inserirsi e a colpire di controbalzo una palla perfetta di Andressa. Nella ripresa Haug colpisce un palo, ma a 10′ dalla fine capitan Bartoli firma il raddoppio dagli sviluppi di un corner.

E al triplice fischio scatta la festa giallorossa: “Avremmo potuto fare qualche gol in più, ma va bene così“, ha detto l’allenatore Alessandro Spugna a caldo. In finale la Roma dovrebbe trovare la Juventus che oggi gioca a Torino contro il Milan. All’andata le bianconere hanno vinto in trasferta 6-1, rendendo una formalità il secondo round.

Mourinho alza la guardia

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NAPLES, ITALY - APRIL 18: Jose Mourinho AS Roma coach during the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Tempo (A. Austini) –  La festa dei lavoratori non riguarda la Roma. Stasera si gioca di nuovo, per la cinquantesima volta in questa stagione infinita. E vale tanto: all’Olimpico arriva il Bologna “frena grandi”, lo stadio è di nuovo pieno e serve una vittoria per tornare sopra alla Lazio e blindare la qualificazione alla prossima Europa League. La semifinale di ritorno di Conference League con il Leicester viene dopo, Mourinho ha iniziato a dirlo nel post-partita del King Power Stadium per lanciare un messaggio all’interno della squadra e all’esterno.

Da tecnico navigato sa che tutto quello che la Roma è riuscita a costruire negli ultimi mesi si può vanificare nel giro di poche partite. E affidare alla vittoria della coppa ogni possibilità di qualificazione all’Europa del prossimo anno sarebbe un rischio enorme. Ecco perché, nonostante la stanchezza accumulata e l’inevitabile attesa della gara di giovedì prossimo, oggi manderà in campo una formazione non troppo diversa da quella migliore.

La parola d’ordine degli ultimi due giorni è stata “gestione”. Ieri allenamento posticipato alle 18 per lasciare un po’ di riposo ai giocatori, i titolari di Leicester hanno svolto ancora lavoro di scarico prima delle prove tattiche. Le assenze di Mkhitaryan infortunato e Oliveira squalificato non gli lasciano scelta a centrocampo: si riforma la coppia Cristante-Veretout, col giovane Bove pronto a subentrare.

Un altro cambio è previsto in difesa, dove Kumbulla farà rifiatare uno dei tre titolari: il maggiore indiziato alla panchina è Smalling, reduce da una gara «usurante» in Inghilterra. Dovrebbe riposare anche il baby Zalewski, a favore di Viña o El Shaarawy. E se l’andamento della partita lo consentirà, nei minuti finali dovrebbe esserci spazio per l’attesissimo ritorno in campo di Spinazzola a quasi 10 mesi dall’infortunio. Davanti confermati Zaniolo e Pellegrini a supporto di Abraham: per l’inglese sarà la presenza numero 48, di cui 45 da titolare.

A Mkhitaryan resta solo il sogno Tirana

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ROME, ITALY - MARCH 17: Henrikh Mkhitaryan of AS Roma reacts during the UEFA Conference League Round of 16 Leg Two match between AS Roma and Vitesse at Stadio Olimpico on March 17, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Tempo (A. Austini) – Nessuna sorpresa positiva. La Roma perde il suo miglior centrocampista nel momento in cui le servirebbe di più. La risonanza magnetica effettuata ieri conferma che Mkhitaryan in Inghilterra ha rimediato una lesione al flessore della coscia destra e dovrà fermarsi per circa venti giorni. 

Calendario alla mano, significa che Mourinho non potrà contare sull’armeno per almeno quattro partite, tutte cruciali: il Bologna oggi, la semifinale di ritorno di Conference League giovedì col Leicester, la trasferta di lunedì 9 maggio in casa della Fiorentina e l’ultima gara interna di campionato sabato 14 contro il Venezia.

Miki può puntare a recuperare per la partita a Torino con i granata di Juric, la cui data dipenderà dall’esito della sfida di coppa: essendo la finale a Tirana in programma mercoledì 25 maggio, è probabile che la Lega anticipi Torino-Roma a sabato 21 qualora i giallorossi si qualificassero.

Follie per la Roma: “Tutti a Tirana”

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Roma fans build the atmosphere ahead of the UEFA Conference League semi-final first leg football match between Leicester City and Roma at King Power Stadium, in Leicester, on April 28, 2022. (Photo by Geoff Caddick / AFP) (Photo by GEOFF CADDICK/AFP via Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – Abbiamo simulato l’acquisto di un biglietto per Tirana nei giorni della finale di Conference League: partendo martedì 24 o direttamente il mercoledì, l’andata e ritorno costa 455 euro. La settimana prima, sempre partendo da Roma, i voli diretti si possono prendere a 117.

È molto più di un indizio, è una prova: i tifosi stanno scommettendo contro ogni scaramanzia sull’effetto Mourinho per eliminare il Leicester. C’è anche chi ha scelto altri aeroporti per muoversi. Verona, per esempio, dove esiste un collegamento più economico. In ogni caso la macchina organizzativa è partita.

Qualcuno ha anche prenotato alberghi e appartamenti, sfruttando il sistema della cancellazione gratuita garantita da tante strutture. Diverso il discorso per i voli, che non sono rimborsabili. Ma pazienza: per ora nessuno vuole pensarci.

L’entusiasmo, che fa rima con ottimismo sconsiderato, ha superato i livelli di guardia. Peraltor lo stadio che ospiterà la finale è piuttosto piccolo: a ciascuna delle tifoserie verrà riservato un pacchetto di circa 7.000 biglietti. Se la Roma davvero si meriterà un viaggio in Albania, non potrà accontentare tutte le richieste. Ma poco conta.

Ecco Mou dopo Juve e Inter: Arnautovic vuole il…triplete

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BOLOGNA, ITALY - FEBRUARY 21: Marko Arnautovic of Bologna FC reacts during the Serie A match between Bologna FC and Spezia Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on February 21, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Della Vite) – Si erano visti anche all’andata. Ma, agonisticamente parlando, per soli 17’ perché poi Marko uscì per infortunio. Oggi sarà diverso. Perché stasera Marko Arnautovic rivede José Mourinho da giocatore che la Serie A se l’è presa tutta apparecchiando 13 gol e uno spessore caratteriale/tecnico che Mou – 12 anni fa – poté più parcheggiare che far sgommare.

L’Arna tornato letale gioca per il tris: dopo Juve e Inter mette nel mirino la Roma (un personalissimo… triplete) del tecnico che lo allenò per la prima volta in Italia e che oggi vedrà un giocatore molto diverso. L’aneddotica fra José Mourinho e Marko Arnautovic è lunga. Mourinho lo accolse nell’Inter che poi fece il Triplete, il comparto di mercato (Branca in primis) aveva visto quel talento austriaco con carattere serbo realizzare 12 gol nel Twente e soprattutto con fare pieno di classe, visione, sfrontatezza sulla quale lavorare.

Oggi Arna è un uomo, con famiglia perfetta, con curriculum variopinto e rivedere Mou resta e resterà sempre una cosa non banale. “Con i giocatori di quel 2010 abbiamo sempre una chat – ha detto Arna -, con Mourinho ci siamo anche sentiti. L’orologio che mi regalò? È da mia madre…“. Le cronache raccontano che poco dopo esser stato messo fuori squadra per un ritardo ad una riunione tecnica, Marko decise di non farsi più trovare in difetto. Così, sbagliando per eccesso, si presentò la mattina ad Appiano Gentile per l’allenamento quando in realtà l’agenda recitava che la seduta sarebbe stata al pomeriggio. Mourinho il giorno dopo si presentò con un orologio: “Marko è geniale – disse poi José -. Dopo tanti ritardi si è presentato all’allenamento con addirittura cinque ore d’anticipo…“.

Spinazzola, incubo finito. E Mourinho ritrova la freccia

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FLORENCE, ITALY - MARCH 03: Leonardo Spinazzola of AS Roma celebrates after scoring a goal during the Serie A match between ACF Fiorentina and AS Roma at Stadio Artemio Franchi on March 3, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Il tempo è una variabile che dipende dal cuore. Può essere brevissimo oppure infinito, ma se voleste delucidazioni sul tempo non chiedetele a Leonardo Spinazzola. I suoi 303 giorni in assenza dai campi da gioco sono stati una sorta di “via cruci”s laica che prevede solo oggi una vera e propria resurrezione.

Già, perché se la partita contro il Bologna si indirizzerà lungo i binari che tutti i tifosi della Roma sperano, José Mourinho è pronto a farlo tornare calciatore “vero” almeno per una ventina di minuti. E sarà festa per la famiglia, per Davide Lippi, agente del terzino azzurro, e anche per un uomo a cui Spinazzola è mancato molto, cioè al commissario tecnico Roberto Mancini.

Da oggi Spinazzola comincerà il vero rodaggio, che comunque gli consentirà di dare il suo contributo in questo finale di stagione che si annuncia emozionante, soprattutto se la Roma approderà alla finale di Conference League.

Addio Raiola, l’agente dei big. Mino si è arreso a 54 anni, la famiglia: “Se ne va il più grande di sempre”

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MOSCOW, RUSSIA - JUNE 17: Carmine Raiola looks on prior to the 2018 FIFA World Cup Russia group F match between Germany and Mexico at Luzhniki Stadium on June 17, 2018 in Moscow, Russia. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Pierelli) – Davanti al San Raffaele c’è il silenzio. In questo triste ultimo sabato di aprile nessuno ha voglia di parlare. Solo bocche cucite, come chiesto comprensibilmente dalla famiglia diMino Raiola, il super procuratore che è morto ieri a soli 54 anni.

Fuori dal settore Q2 dell’ospedale milanese ci sono i giornalisti (anche una troupe arrivata dalla Norvegia, patria di Erling Haaland, uno dei suoi pupilli che lo ha definito «il migliore»), qualche curioso che vuole sapere cosa sia successo, infermieri in pausa sigaretta e il via vai di ambulanze nel vicino pronto soccorso. Per il resto, regna una calma surreale.

E’ stata la famiglia a dare la notizia della scomparsa di Raiola con un post sui social intorno alle 16 che ha fatto in breve il giro del mondo. “Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto. Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il mondo del calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione. Ringraziamo di cuore coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore”.

Le notizie sulle sue precarie condizioni di salute erano trapelate già lo scorso gennaio: era stato ricoverato e aveva subito un delicato intervento chirurgico all’ospedale “San Raffaele” di Milano per una patologia non legata a un’infezione da Covid. Il suo staff, però, si affrettò a precisare che quelle cure a cui era stato sottoposto rientravano in un ciclo di controllo programmati da tempo.

Poi il veloce peggiorare della situazione, fino al triste epilogo di ieri. L’agente era in condizioni gravissime da giorni, giovedì scorso sul suo profilo social era comparsa una battuta (“Per la seconda volta in 4 mesi mi uccidono. Sembrano anche in grado di resuscitarmi…”) dopo la falsa notizia della sua morte che si era propagata all’improvviso. Notizia poi smentita da Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele, storico medico personale di Silvio Berlusconi e da novembre anche presidente del Genoa. Stavolta, invece, è tutto vero.

Olimpico esaurito. E ora si punta ai trentamila abbonati

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La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Una data ufficiale per l’apertura della nuova campagna abbonamenti ancora non c’è ma la sensazione, a Trigoria e fuori, è che il trend di quest’anno possa rappresentare uno spartiacque. Dopo periodi e stagioni di divisione, e anche di scollamento, tra i tifosi la società, la Roma è tornata ad essere un blocco unico: per questo, soprattutto se dovesse arrivare la finale di Tirana o addirittura un trofeo dopo 14 anni, l’impressione è che si potrebbe tornare ai tempi d’oro.

Trentamila abbonati? Difficile, non certo impossibile. Sono discorsi prematuri, forse, ma è evidente come il tutto esaurito di oggi con il Bologna, il tutto esaurito di giovedì contro il Leicester e il quasi, per ora, tutto esaurito contro il Venezia, siano segnali chiarissimi della direzione che si è intrapresa.

Non solo: per l’eventuale finale di Conference c’è una richiesta di biglietti già ora infinita e non si sa come lo stadio albanese riuscirà a contenere solo i 21mila spettatori, non tutti romanisti ovviamente. Il merito di questo entusiasmo ha varie motivazioni: l’arrivo di Mourinho, i prezzi competitivi voluti dalla società, le tante iniziative volte a tutelare tifosi abbonati e famiglie, l’ambiente creato dal club con, ad esempio, la scelta di mettere l’inno di Conidi prima e quello di Venditti poi, con le squadre in campo, e anche la voglia della gente, dopo due anni di pandemia, di partecipare di nuovo alle partite.

I Friedkin versano altri 10 milioni nelle case del club

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Soccer: Italian Serie A ,As Roma v FC Crotone Ryan and Dan Friedkin president of Roma during the Italian Serie A soccer match As Roma v FC Crotone in the Olympic stadium in Rome, Italy, 09 May 2021. Imago ImagesEmmefoto Copyright: xImagoxImagesEmmefotox

La Gazzetta dello Sport – Altre 10 milioni nelle casse del club. È quanto ha versato Dan Friedkin per supportare le esigenze della società. Il totale dell’investimento dei Friedkin nella Roma sale così a 359 milioni, escludendo l’esborso per l’acquisto del club dalla vecchia proprietà. Dopo la chiusura della semestrale dello scorso dicembre sono stati versati 49 milioni come finanziamento.

La Roma si sdoppia: via alle staffette per i sogni di Coppa

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Roma's Italian forward Stephan El Shaarawy (C) celebrates after scoring during the Italian Serie A football match between SSC Napoli and Roma at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on April 18, 2022. (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La Roma stasera giocherà con il corpo contro il Bologna, però avendo gran parte della testa e quasi tutto il cuore sintonizzati sulla sfida di giovedì prossimo contro il Leicester, che deciderà l’ingresso o meno dei giallorossi alla finale di Conference League. Con queste premesse, davanti a un Olimpico esaurito, non sorprende che José Mourinho pensi a un robusto turnover per gestire al meglio le energie, nonostante la formazione rossoblù ci stia prendendo gusto a giocare scherzetti alle grandi.

Intendiamoci, Mourinho ha chiesto ai suoi grande concentrazione. Eppure, nonostante tutto, ci saranno innesti nuovi fra i titolari, mentre di sicuro arriveranno le cinque sostituzioni destinate a cambiare il volto della squadra. Davanti infatti a Rui Patricio, che è il portiere più utilizzato del campionato, comincerà a cambiare anche la difesa.

Turno di riposo sicuro per Smalling, uscito peraltro malconcio al naso dalla sfida di Coppa, e spazio quindi dall’inizio a Kumbulla, cosa che proietterà Ibanez al centro del reparto. La cosa più bella, però, potrebbe arrivare proprio nella ripresa, quando – a oltre dieci mesi dal suo infortunio – dovrebbe tornare in campo Leonardo Spinazzola, reduce dalla rottura del tendine d’Achille.

Notizia ottima per la Roma, ma anche per la Nazionale, che il terzino ha lasciato da vero leader azzurro. Sempre restando sulle fasce, non è escluso che si riveda Maitland-Niles al posto di Karsdorp, che sarà indispensabile in Coppa, mentre a sinistra riposerà il baby Zalewski per dare spazio a uno fra El Shaarawy (per una formazione a trazione anteriore) e Viña.

Più problemi ci saranno a centrocampo, visto la contemporanea assenza di Mkhitaryan per infortunio e Oliveira per squalifica. Sulla carta dovrebbe toccare a Cristante e Veretout, anche se il centrocampista azzurro è diffidato e all’orizzonte incombe la sfida contro la Fiorentina, che potrebbe essere decisiva in chiave quinto posto (e non solo). Così non è escluso che in mediana possa toccare a Perez, anche se in un ruolo non suo.
È delicato anche il discorso relativo all’attacco. Per il gran lavoro fatto in copertura a Leicester, sia Abraham che Zaniolo sono descritti stanchi. Perciò sembra molto difficile che giochino entrambi, visto l’impegno che li attende giovedì.Felix, Shomurodov pronti a sostituirli. Una cosa è certa: oltre al turnover servirà anche tanta concentrazione. Perché il Bologna vorrebbe regalare un’altra gioia a Mihajlovic.

Roma-Bologna, le probabili formazioni dei quotidiani: Felix al posto di Zaniolo, Kumbulla per Smalling. Cambiano le fasce

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ROME, ITALY - APRIL 10: Nicolo Zaniolo of AS Roma reacts during the Serie A match between AS Roma and US Salernitana at Stadio Olimpico on April 10, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Pagine Romaniste – Prima di affrontare la semifinale di ritorno di Conference League contro il Leicester – all’andata è finita 1-1 – la Roma cerca di blindare il quinto posto, adesso in mano alla Lazio, passata a La Spezia per 3-4.

Il primo step del processo è la gara di questa sera (ore 20:45) contro il Bologna. Mourinho cambierà più di qualche pedina rispetto al solito undici, così da fargli recuperare ossigeno ed idee, indispensabili giovedì. Kumbulla sarà in difesa al posto di Smalling, permettendo così ad Ibanez di scalare al centro.

A centrocampo ci sarà una vera e propria rivoluzione. Mancando di Mkhitaryaninfortunato, ne avrà per 20 giorni – e dello squalificato Oliveira, Mourinho dovrebbe impiegare più Veretout che Bove dall’inizio.

Novità anche sugli esterni. Sia Karsdorp che Zalewski riposeranno, aprendo così la strada alla titolarità di MaitlandNiles e El Shaarawy. Offensivamente, invece, Pellegrini avrà al suo fianco Felix anziché Zaniolo. Abraham non sembra vicino al riposo e partirà dall’inizio.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI QUOTIDIANI

LA GAZZETTA DELLO SPORT (3-4-2-1)

Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, El Shaarawy; Felix, Pellegrini; Abraham.

CORRIERE DELLO SPORT (3-4-2-1)

Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, El Shaarawy; Felix, Pellegrini; Abraham.

TUTTOSPORT (3-4-2-1)

Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, El Shaarawy; Felix, Pellegrini; Abraham.

IL MESSAGGERO (3-4-2-1)

Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, El Shaarawy; Felix, Pellegrini; Abraham.

IL TEMPO (3-4-2-1)

Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, Vina; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.

Roma, col Bologna poco turnover. Mourinho: “Dobbiamo arrivare quinti”

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: Jose Mourinho, Head Coach of AS Roma reacts during the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Michael Regan/Getty Images)

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Contro il Bologna sarà una partita complicata. Per arrivare al quinto posto noi dovremo mettere in campo i migliori a differenza del Leicester, che gioca solo la Conference League perché in Premier non ha possibilità. Dovremo concentrarci solo sul campionato e dimenticare la coppa perché il prossimo anno vogliamo giocare l’Europa League“.

José Mourinho non ha parlato alla vigilia della gara col Bologna all’Olimpico (ore 20.45), ma il suo pensiero lo aveva espresso a chiare lettere giovedì sera a Leicester: la partita di stasera è fondamentale, soprattutto in un processo di crescita che la squadra ha intrapreso dal momento del suo arrivo.

Per questo difficilmente il tecnico farà troppi calcoli sugli uomini da mandare in campo, a parte le scelte obbligate: di sicuro non ci saranno Sergio Oliveira, squalificato, e Henrikh Mkhitaryan, che ha riportato una lesione al flessore della coscia destra e starà fuori 20 giorni.

Per il resto lo Special One avrà tutti a disposizione ed è possibile che sia finalmente arrivato il momento di vedere in campo, non dal primo minuto ma a partita in corso se il punteggio lo consentirà, di Spinazzola, che non gioca una gara con la Roma da un anno esatto (ultima presenza il 29 aprile del 2021 a Manchester nella semifinale d’andata di Europa League): per lui sarebbe come un nuovo esordio, davanti ad uno stadio che ancora una volta sarà esaurito.

In difesa potrebbe osservare un turno di riposo Smalling, al suo posto toccherebbe a Kumbulla insieme a Ibanez Mancini. In mezzo al campo l’unico vero dubbio: senza Oliveira, dovrebbe toccare a Veretout, più che a Bove, giocare al fianco di Cristante, con Karsdorp a destra. A sinistra il ballottaggio è a tre e coinvolge ZalewskiVina ed El Shaarawy. Il Faraone (o in alternativa Felix) potrebbe però trovare spazio anche al posto di Zaniolo e affiancare Pellegrini alle spalle di Abraham.

Lo Special One ha ridato la luce

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Roma's Portuguese manager Jose Mourinho gestures on the touchline during the UEFA Conference League semi-final first leg football match between Leicester City and Roma at King Power Stadium, in Leicester, on April 28, 2022. (Photo by Oli SCARFF / AFP) (Photo by OLI SCARFF/AFP via Getty Images)

Il Messaggero (P. Liguori) – Adesso ce ne rendiamo conto e lo possiamo ammettere guardando al passato, senza che sembri una scusa: noi tifosi della Roma siamo entrati in una condizione molto simile al lutto dopo l’abbandono di Totti e De Rossi.

Non si tratta di rimpianti o dell’oggettività della perdita, è il modo che ha ferito e offeso. Molti di noi hanno pensato: è finita con quella Roma che conoscevamo, tanto più che al timone erano rimaste persone insensibili, incompetenti, dai comportamenti quasi offensivi per i cuori giallorossi.

Poi sono arrivati i Friedkin e hanno preso in mano con dignità (e in silenzio) la situazione. Ora ne possiamo parlare perché è arrivato Mourinho e in un solo faticoso anno ha fatto rivedere la luce. Anzi, di più: è tornato a far scintillare il gioco, il tifo, a rimettere in mostra il carattere, che è sempre stata una caratteristica della Roma. L’hanno seguito i tifosi, ma adesso ha portato tutta la squadra al suo livello.