Rui Patricio e quegli insulti poco british

Corriere dello Sport (R. Maida) – Succede in Italia, succede in Inghilterra. Solo che quando capita da noi, monta il coro social dell’indignazione. All’estero invece è semplice goliardia. Giovedì a Leicester abbiamo verificato che l’abitudine di insultare i portieri avversari quando calciano la rimessa del fondo è un’abitudine internazionale.

Con modalità simili, anzi forse peggiori: Rui Patricio, tutte le volte che rimetteva il pallone in gioco, non sentiva l’urlo “merda! a cui siamo avvezzi ma l’omologo “You’re shit, accompagnato da una risata “ah ah ah” forzata per molti secondi come se fosse uscita da un pupazzo di Dario Argento.

Per fortuna della Roma e di MourinhoRui Patricio non ha perso la concentrazione dando il suo contributo alla conservazione del pareggio. Ma a un certo punto, caricato dalle belle parole dei tifosi del Leicester, si è lasciato andare a un’esultanza esplicita, alla fine di un’azione degli inglesi neutralizzata dalla Roma.   Giovedì prossimo all’Olimpico il problema non ci sarà: se anche i 4.000 venuti dall’Inghilterra proveranno a ripetere il coro, saranno zittiti da uno stadio pieno

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