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Ironie, critiche e veleni: da Rapuano a Di Bello, mille polemiche Special

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26th September 2021 Stadio Olimpico, Rome, Italy Italian Serie A football, SS Lazio versus AS Roma Roma trainer Jose Mourinho Referee Marco Guida PUBLICATIONxNOTxINxUK ActionPlus12326570 AllShotLive

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Nell’inaffidabile mondo dei social, ieri in diversi affermavano che José Mourinho in mattinata fosse andato a messa a San Pietro. Se la cosa corrispondesse a verità, ci rifiutiamo di credere che abbia chiesto intercessioni per avere un buon arbitraggio per le prossime partite.

Eppure, visto che domani ricorre esattamente un anno dall’annuncio dell’ingaggio dell’allenatore portoghese da parte della Roma, in questi dodici mesi a Trigoria spesso si sono sentiti “sfortunati” – è il termine prediletto – sul fronte delle direzioni di gara, tanto da far tuonare così lo Special One: “Siamo piccoli”.

Il “cahier de doleance” è lungo ed è cominciato con la critica a Rapuano (Roma-Udinese 1-0) per avere ammonito nel finale di partita Pellegrini, che così avrebbe saltato il derby. Ma assai più veementi sono state le critiche a Guida per la stracittadina. Le colpe? Non aver fischiato un rigore su Zaniolo o in subordine, visto che l’attaccante era in fuorigioco, non aver fischiato la posizione irregolare. Da quella ripartenza, infatti, la squadra di Sarri era arrivata al raddoppio.

Basta così? No, perché sarebbe mancata anche una seconda ammonizione a Leiva. Morale: “Arbitro e Var non all’altezza”. Poi nel mirino è entrato Orsato (Juventus-Roma 1-0) per non aver convalidato il gol di Abraham e aver fischiato invece un rigore poi sbagliato da Veretout. Commento: “Meglio che non parlo. Sul rigore non esiste il vantaggio”. La volta successiva le critiche sono toccate a Maresca (Roma-Milan 1-2). L’errore? Non aver visto nel finale un fallo di Kjaer su Pellegrini, che poteva portare al pari.

Non si è salvato neppure Aureliano (Venezia-Roma 3-2), perché non avrebbe notato che, prima del rigore assegnato ai padroni di casa, ci sarebbe stato un fallo su Ibanez. Neppure Chiffi è uscito indenne (Milan-Roma 3-1), visto che gli sarebbe sfuggito un fallo da rigore di Tonali su Zaniolo. Poco gradita anche la direzione di Massa (Roma-Juventus 3-4) per un mancato penalty da assegnare per un fallo di mani di De Ligt.

Nell’abisso delle contestazioni c’è stato anche… Abisso (Roma-Genoa 0-0), per via del gol annullato a Zaniolo per un precedente contatto di Abraham notato dal Var. “Se quello è fallo, allora non stiamo più parlando di calcio. È un altro sport e dobbiamo trovargli un nome”, è stata la chiosa di Mou.

Infine (si fa per dire, perché non abbiamo voluto citare le lamentele per alcune direzioni di gara in Conference League), nell’occhio del ciclone è finito Di Bello (Napoli-Roma 1-1) per un rigore non concesso dopo un contatto di Meret su Zaniolo e la mancata espulsione per doppia ammonizione di Zanoli. “Ho provato vergogna a essere qui. Meritiamo rispetto. Il prossimo anno spero di non rivedere né lui né Di Paolo (il Var, ndr)“, il tenero commento del portoghese, che già non aveva gradito la sua direzione nel match di Coppa Italia contro l’Inter. Motivo? Un fallo su Oliveira non fischiato che aveva portato al raddoppio nerazzurro. “Ha fatto un certo tipo di gara fino al 2-0 e un’altra dopo. È stato strategicamente perfetto”, il commento caustico.

Pairetto, protagonista in Spezia-Lazio, ha subito le critiche di Mourinho in due occasioni: a Bologna (1-0) e col Verona (2-2). Nel primo caso non sono piaciute le ammonizioni ad Abraham Karsdorp (diffidati, saltarono la sfida con l’Inter) e la mancata tutela a Zaniolo, tanto che alla fine lo Special One ha detto: “Fossi in Nicolò, andrei a giocare all’estero“. Nel secondo caso, poco apprezzati la gestione complessiva e un recupero troppo striminzito.

Abbastanza perché Mourinho urlasse al direttore di gara: “Ti ha mandato la Juve”, facendo il gesto del telefono. Espulsione e due turni di stop. Detto che anche Fabbri domenica col Bologna (0-0) per la Roma non ha incantato, c’è da dire che neppure l’ingaggio dell’ex arbitro Calvarese ha placato Mou.

Ovviamente, non pretendiamo neppure di essere esaustivi sui torti lamentati, ma è doveroso dire che anche diverse avversarie dei giallorossi hanno avuto le loro rimostranze per presunti danneggiamenti (Fiorentina, Cagliari, Atalanta, Spezia, Udinese, Salernitana).

Lo “scudetto” della Città Eterna è una volata con il fiato sospeso

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ROME, ITALY - MARCH 20: Tammy Abraham of AS Roma celebrates a opening goal with his team mates during the Serie A match between AS Roma and SS Lazio at Stadio Olimpico on March 20, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Il Messaggero (A. Sorrentino) – Alla fine eccole lì, ancora insieme. Avvitate in un tango delle capinere che nessuno vorrebbe ballare. Quasi carine, a vederle così. Gemelle al quinto posto (gemellate mai, ci mancherebbe), Roma Lazio sono perfettamente allineate, dopo otto mesi di campionato e un derby vinto a testa. Affratellate pure dal ruolino di marcia, che è identico: 17 vittorie, 8 pareggi e 10 sconfitte

Avvinghiate, più che appaiate, come sorelle, anzi come cugine che si detestano, del resto qui è almeno da Romolo Remo che parenti fa rima con serpenti. Fosse questa la classifica finale, arriverebbe davanti la Roma, che è in vantaggio nella differenza reti degli scontri diretti, ma è presto per fare tabelle. Da agosto si sono sempre sfregate addosso, mai distanti tra loro: la Roma che ha avuto un vantaggio massimo di +4 sull’altra, la Lazio di +2.

Nel girone di ritorno, la Lazio ha totalizzato 28 punti, la Roma 27. Camminano insieme. Orma su orma. I pregi dell’una che sono i difetti dell’altra: la Roma segna poco, appena 55 gol, ottavo attacco della A, mentre più della Lazio (70 reti) ha segnato soltanto l’Inter (74); ma dietro, la Lazio è una mezza frana, 53 reti incassate e undicesima difesa del torneo, mentre la Roma, con 40, è la sesta.

Tutte cose che non si possono prevedere, oggi. Potrebbe però giocare un ruolo fondamentale il fattore-Conference League, perché in questa fase della stagione risparmiare fatiche è fondamentale almeno quanto segnare gol. E la Roma ha una partita in più rispetto alla Lazio, anzi spera che siano due: il ritorno col Leicester e la finale di Tirana, che si giocherà tre giorni dopo la fine della A.

Peres: “Alla Roma avrei potuto fare molto di più. Mi sono sentito arrivato”

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Roma's Brazilian defender Bruno Peres celebrates after scoring a goal during the UEFA Europa League Group A first-leg football match between Young Boys and AS Roma, at the Stadion Wankdorf stadium, in Bern, on October 22, 2020. (Photo by ARND WIEGMANN / POOL / AFP) (Photo by ARND WIEGMANN/POOL/AFP via Getty Images)

Bruno Peres ha rilasciato un’intervista a gianlucadimarzio.com. L’ex terzino della Roma – fresco campione di Turchia con il Trabzonspor, avversaria ai playoff di Conference League dei giallorossi – è tornato anche sull’esperienza giallorossa. Queste le parole del brasiliano, reduce dalla rottura del tendine d’Achille.

“Se ho un rimpianto, è che in quei due anni nella Capitale avrei potuto fare molto di più. Roma è una piazza difficile e io mi ero sentito arrivato. Avrei potuto fare molto di più, ma se non avessi fatto quegli errori, adesso non sarei la persona che sono diventato: si sbaglia, si impara, si cresce”.

Su Fonseca: “Con me è stato speciale: mi aveva detto che mi rivoleva indietro, ma che avrei dovuto aiutarlo. Che non dovevo fare sciocchezze, che era tutto nelle mie mani. Una bella responsabilità. Addirittura, Petrachi lo aveva convinto a cambiare modulo, passando alla difesa a tre. ‘Devi lasciare libero Bruno sulla fascia’’ gli aveva consigliato. Potete capire come mi ero sentito. Giocai bene, e mi diede tanto spazio. E il fatto di comunicare in portoghese mi aiutava parecchio. Anzi, a volte troppo. Quando ero arrabbiato, senza pensarci lo mandavo a quel paese nella mia lingua… che era anche la sua! Lui lo capiva al volo, e mi diceva:” Ma che stai a fa’”. Io manco ci pensavo, subito. Poi me ne accorgevo…”.

Su Di Francesco: “Un allenatore molto duro e preparato. Feci un salvataggio sulla linea clamoroso contro lo Shakhtar. Senza quel mio intervento, non saremmo riusciti a passare il turno nella partita del ritorno. Quell’anno fu molto positivo per la Roma e quell’episodio mi permise di avvicinarmi di più ai tifosi”.

Mourinho attacca la Lazio: “Vittoria in fuorigioco”

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Roma's Portuguese manager Jose Mourinho gestures on the touchline during the UEFA Conference League semi-final first leg football match between Leicester City and Roma at King Power Stadium, in Leicester, on April 28, 2022. (Photo by Oli SCARFF / AFP) (Photo by OLI SCARFF/AFP via Getty Images)

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Ancora una volta sulla classe arbitrale si è abbattuto il ciclone Mourinho. Lo Special One, domenica sera, al termine del pareggio casalingo contro il Bologna, ha rivolto pesanti critiche non tanto a Fabbri, arbitro della gara dei giallorossi, quanto a Luca Pairetto, artefice insieme al Var Nasca del disastro che ha portato alla vittoria della Lazio contro lo Spezia con un gol in fuorigioco di Acerbi.

Una decisione che porterà alla sospensione, probabilmente fino al termine della stagione, di entrambi da parte dell’Aia, che ha reputato un errore concatenato quello dei due arbitri: Pairetto non avrebbe aspettato la verifica al video, Nasca non lo ha fermato e tutto si è svolto molto rapidamente tra il gol del 4-3, l’esultanza e la ripresa del gioco.

In 22 anni che alleno – le parole di Mourinho due cose non sono cambiate: le domande su chi ha giocato e chi no e la possibilità di vincere con un gol in fuorigioco. Si poteva 22 anni fa e si può anche adesso. Cambia tutto nel calcio, ma queste due cose no. La stampa italiana è migliorata, mi rifiuto di dire che c’è ancora la prostituzione intellettuale, la stampa è seria, critica, analitica ma se volete nascondere che una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco nel 2022 allora dovrete richiedermelo. Zaniolo? Sa di essere un bersaglio e il suo atteggiamento con gli arbitri è cambiato, ha educato se stesso. Quello degli arbitri con lui, invece, no”.

Pairetto Nasca, poi, sono due vecchie conoscenze del tecnico portoghese, che in questo campionato ha avuto già a che fare con entrambi. Nasca è il Var che ha portato all’annullamento del gol di Zaniolo contro il Genoa all’Olimpico, quando andò a pescare un fallo di Abraham a metà campo; Pairetto è l’arbitro di Roma-Verona, altra partita in cui Mourinho perse la calma. Il portoghese, espulso per proteste, entrò sul terreno di gioco e, trattenuto dai suoi collaboratori, mimò il gesto del telefono pronunciando le frasi “Ti hanno mandato apposta, ti ha mandato la Juve”, che poi gli sono costate due giornate di squalifica.

 

Mourinho-Lazio, botta e risposta. L’Aia sospende Pairetto e Nasca

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EMPOLI, ITALY - NOVEMBER 05: Luca Pairetto referee during the Serie A match between Empoli FC v Genoa CFC at Stadio Carlo Castellani on November 5, 2021 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Corriere della Sera (C. Passerini) – Altro grossolano errore arbitrale, altra inevitabile sospensione. Stavolta a essere fermati per punizione dal designatore Rocchi – peraltro fino a fine stagione – sono Luca Pairetto e Luigi Nasca, rispettivamente direttore di gara e addetto alla Var in Spezia-Lazio 3-4 di sabato scorso.

La svista, oggettivamente indifendibile, è il gol vittoria di Acerbi al 90′ che andava annullato per fuorigioco. Un errore concatenato, la definizione che arriva dai vertici Aia: l’arbitro non ha aspettato la verifica al video della posizione di Acerbi e il Var non l’ha fermato. La gara non sarà ripetuta: non è possibile. 

L’episodio ha fatto esplodere la polemica a distanza fra Roma e Lazio, con Mourinho all’attacco (“22 anni che alleno e si vince ancora con gol in fuorigioco“) e il club biancoceleste a replicare duro: “Vuole distogliere l’attenzione dai risultati mancati“.

Un milione di tifosi allo stadio durante la stagione

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ROME, ITALY - MAY 01: Fans of AS Roma react in the crowd during the Serie A match between AS Roma and Bologna FC at Stadio Olimpico on May 01, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Un milione di tifosi per la Roma e non si parla di sostenitori virtuali ma reali. La gara di giovedì contro il Leicester consentirà al club di sfondare il tetto del milione di presenze all’Olimpico dall’inizio della stagione: con i 62.988 presente contro il Bologna il totale è salito a 974.267 e considerando che contro il Leicester l’Olimpico sarà di nuovo sold out, si sfonderà il milione di spettatori. 

Un numero difficile da immaginare a inizio stagione ma l‘entusiasmo per l’arrivo di Mourinho e la politica dei prezzi fatta dalla proprietà hanno contribuito a raggiungere questo risultato.

Ranieri vota Roma: “Scusa Leicester, ma qui è casa mia. E con Mourinho si vince”

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La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista al quotidiano. L’allenatore ha parlato della semifinale di ritorno tra Roma e Leicester – squadre di cui è stato tecnico – in programma giovedì. Di seguito le parole di Sir Claudio.

Mister, niente scherzi: giovedì tiferà Roma, vero?
Ma che me lo chiede? Il rapporto col Leicester è stato un fatto professionale, il tifo invece mi ricollega al bambino che sono stato. Non posso tradirlo.

Andrà allo stadio?
Certo. E mi ricorderà i tempi che andavo in Curva. Sa a che età ho fatto la prima trasferta? A 12-13 anni. Andai a Firenze insieme a un cugino con un pullman di tifosi che partiva dal Flaminio.

Quante chance ha la Roma di passare il turno?

Dire il 55%, perché stavolta c’è l’effetto Olimpico. È belli rivederlo pieno e faccio i complimenti alla società per la politica dei prezzi.

La troppa euforia potrebbe essere un rischio?

No, se in panchina hai Mourinho, che ho ringraziato per le belle parole che mi ha dedicato all’andata. José lo ha già detto: “I tifosi devono usare il cuore, noi la testa”. Ha ragione. Comunque il Leicester in trasferta è meno efficace. Credo che sia agli ultimi posto come rendimento. Se la loro stagione non è stata all’altezza delle aspettative, è proprio per ciò che hanno fatto fuori casa.

Quale delle due squadre ha la rosa migliore?

Rodgers lavora da più anni e quindi diciamo che ha un gruppo di giocatori più selezionati, José è qui solo da un anno».

Il 4 maggio sarà un anno dall’annuncio che Mourinho sarebbe diventato il nuovo allenatore della Roma: che cosa pensò quel giorno?

Fu una bellissima sorpresa e, come tutti i tifosi, pensai che la proprietà avesse dato garanzie di investimenti. Dan Friedkin è il presidente perfetto: sta in silenzio e preferisce parlare con i fatti. E lo si capisce da quanto ha immesso finora nel club.

Quali sono i punti di forza della Roma e del Leicester?

La mentalità di Mourinho e, spero, la ritrovata forma di Abraham e Zaniolo. Peccato per l’infortunio di Mkhitaryan, vorrà dire che toccherà a Pellegrini fare un lavoro doppio. Infine il ritorno di Smalling: farà da diga ai contropiedi che ci potrebbero essere. Per gli inglesi, invece, direi l’organizzazione che ha portato Rodgers alternata alla ricerca della verticalità. Questa volontà di andare in profondità è cominciata con me, anche per sfruttare le caratteristiche di uno come Vardy. Ma occhio anche a Maddison, che sa dare tanta qualità.

Tremila tifosi in arrivo a Roma: il Leicester crede nell’impresa

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: Leicester City fans wave flags and show their support after the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

Il Messaggero (S. Boldrini) – Tra Tirana e la gloria, c’è la Roma, che ha strappato l’1-1 cinque giorni fa al King Power, ma nella stagione in cui è stata cancellata la regola del gol che valeva doppio in trasferta, si riparte da zero.

Il Leicester ha perso 3-1 domenica sul campo del Tottenham di Antonio Conte e inchiodato all’undicesimo posto, si aggrappa alla Conference League, non solo per scrivere un’altra pagina di storia, ma anche per confermarsi in Europa.

Brendan Rodgers ha schierato otto pedine nuove rispetto al match contro la Roma, confermando solo Kasper Schmeichel, Castagne e Albrighton. Il Leiceister ha speso meno energie nervose rispetto alla banda di José Mourinho, impegnata nella voltata per un posto in Europa League con Lazio, Fiorentina e Atalanta.

All’Olimpico, Rodgers riproporrà Maddison, Vardy, Fofana, Tielemans e potrebbe schierare dall’inizio Barnes. Ci sono possibilità anche per Ienanacho, in gol contro il Tottenham: “La Roma è una squadra forte – le parole del nigeriano -, ma noi abbiamo motivazioni enormi per arrivare in finale. Il supporto dei nostri tifosi sarà fondamentale. Vogliamo regalare alla nostra gente il sogno di un trofeo europeo“. All’Olimpico calerà l’armata delle Foxes, ribattezzata Blue Army: tremilaquattrocento tifosi. 

Flaminio, Roma e Lazio in stallo Il sindaco avvisa: “Offerta di Cdp”

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La Repubblica (L. D’Albergo) – L’Olimpico alla Roma e il Flaminio alla Lazio. Dopo il sondaggio di Izi pubblicato su queste pagine — due romani su tre preferirebbero riutilizzare gli impianti esistenti più che realizzarne di nuovi — si torna a parlare di stadi in Campidoglio. Il sindaco Roberto Gualtieri ha preso nota dei numeri della rilevazione e ieri, a margine della conferenza sui fondi del Pnrr per gli impianti comunali, li ha commentati così: “I sondaggi sono strumenti utili, che possono dare spunti di cui tenere conto“.

Nessuna preclusione, quindi, rispetto a soluzioni diverse da quelle circolate fin qui e dalle voci che vogliono i giallorossi destinati a Pietralata. In ogni caso per il primo cittadino, ancor più che della volontà popolare, nello spinoso caso degli stadi “bisogna tener conto della serietà e fattibilità dei progetti per non fare un altro buco nell’acqua come è accaduto in passato. In campagna elettorale avevamo detto che su questo tema c’è bisogno di serietà, non di continui annunci. Voglio continuare su questa linea. C’è in corso un’interlocuzione con la Roma, che ringrazio per la professionalità e la riservatezza con cui sta portando avanti il confronto, quando lo avremo concluso ne parleremo. Valuteremo il progetto della Roma, ma anche quello della Lazio se e quando ci sarà sottoposto“.

Gualtieri, poi, punta dritto sui due impianti: “Il Flaminio è una nostra priorità. Non sarà lasciato all’attuale degrado. Anche il tema dell’Olimpico andrà sicuramente affrontato nei prossimi mesi“. Postilla: per il Flaminio, dopo il “no” del Comune al progetto della Roma Nuoto, sono pronte a farsi avanti Cassa depositi e prestiti e il Credito sportivo.

Una notizia che potrebbe far suonare il campanello d’allarme in casa Lazio: Lotito ha già visitato l’impianto, i tifosi laziali traslocherebbero volentieri al Flaminio. Ma fin qui al Comune non è stata presentata alcuna proposta concreta. Nemmeno dalla Roma, in passato interessata all’impianto al punto da sondare Renzo Piano. Ora entrambi i club rischiano di perdere l’occasione.

 

La Lazio non ci sta: “Siamo l’ossessione di Mourinho, parla perché non vince”

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Roma's Portuguese head coach Jose Mourinho (Front R) reacts at the end of the Italian Serie A football match between AS Roma and Lazio on March 20, 2022 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Il Messaggero (V. Marcangeli) – Altro svarione arbitrale e nuovo putiferio. Non c’è pace per Pairetto Nasca dopo l’errore al Picco sul gol di Acerbi. Un passaggio a vuoto che oltre alla sospensione dei due direttori di gara da parte dell’Aia ha scatenato un fiume di polemiche diventato, ora dopo ora, un oceano.

Il culmine è arrivato nel post partita di Roma-Bologna con l’ennesima punzecchiata di Mourinho: “In 22 anni che alleno due cose non sono cambiate: le domande su chi ha giocato e chi no, e la possibilità di vincere con un gol in fuorigioco. Si poteva 22 anni fa e si può anche adesso, come è successo ieri (sabato, ndr)”.

A rincarare la dose poi ci hanno pensato alcune trasmissioni serali dopo le quali in casa Lazio si è arrivati a una reazione univoca: “Adesso basta”. Non si tratta dei calciatori, anche perché finora Sarri ha lavorato sodo per allontanarli dalle polemiche extra campo. A pervenire allo stremo è stata la dirigenza che, esasperata dagli attacchi su più fronti, dopo qualche giro di telefonate e il via libera del presidente Lotito ha deciso di scendere in campo con un comunicato ufficiale come raramente accaduto in passato: “Il fatto che nel 2022 un allenatore faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose“.

Si apre con riferimenti espliciti la nota del club biancoceleste, seguiti dall’elencazione di più punti inaccettabili secondo le proprie vedute. In primis: “Che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali”. Poi: “Che si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria sotto gli occhi di tutti”.

E ancora: “Che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al Var“. E infine: “Che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola“. Il derby valica i confini della corsa all’Europa League e diventa uno scontro totale con altre tre gare da disputare e la temperatura destinata ad alzarsi.

Arrivano i big: Mourinho giovedì torna ad affidarsi ai suoi leader

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Roma's Italian midfielder Lorenzo Pellegrini (L) celebrates with Roma's English forward Tammy Abraham after scoring his team's third goal during the Serie A football match beetween AS Roma and Juventus at the Olympic stadium in Rome on January 9, 2022. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Il Messaggero (G. Lengua) – Contro il Leicester José Mourinho ritroverà l’asse portante della Roma che l’ha guidato fino alla semifinale di Conference League. Se ne è privato con il Bologna per un bene superiore: farlo riposare per centrare un obiettivo storico che dalle parti di Trigoria manca da 31 anni. Da allora il mondo è cambiato, il calcio è un’altra cosa, i giocatori di un tempo sono diventati spettatori di quelli che oggi sono chiamati a scrivere la storia.

Per arrivare a Tirana bisogna superare l’ostacolo Leicester e nulla importa se con il Bologna è stato necessario fare un sostanzioso turnover, perché il vero obiettivo stagionale è provare ad alzare quella coppa che rappresenterebbe il 26° titolo in carriera del tecnico. SmallingPellegrini Abraham (più Zalewski Karsdorp) avrebbero potuto incidere diversamente se fossero stati titolari domenica sera e, forse, la partita contro il Bologna avrebbe avuto un epilogo differente.

Tranne il difensore inglese, sono tutti entrati poco prima del 60′, ma mezz’ora di gioco non è bastata a scardinare una squadra chiusa e ben schierata. Mou se tornasse indietro rifarebbe le stesse scelte, perché ha preferito guardare la luna e non il dito. Ha voluto onorare quanto fatto in stagione, ha dato importanza alle ore di viaggio, ai punti persi in Serie A per via della Conference e alle partite giocate in città di provincia su campi fatiscenti.

Oggi dalla sua parte ha dei leader pronti a gettarsi nel fuoco per lui, come Lorenzo Pellegrini che nel giro di quattro anni giocherà la sua terza semifinale europea. L’unica, rispetto a quella di Champions del 2018 contro il Liverpool e quella dello scorso anno con il Manchester United, che non ha il risultato dell’andata compromesso. Se dovesse arrivare a Tirana, coronerebbe una stagione da protagonista che lo ha visto già tagliare il record dei gol a livello personale (ora fissato a quota 13). Abraham, invece, certificherebbe il riscatto dopo l’esclusione dal Chelsea.

Lo scorso anno Tuchel al Do Dragão, nella finale di Champions vinta contro il Manchester City, nemmeno lo portò in panchina. Era in tribuna a guardare, ma comunque ha festeggiato in campo con i compagni il traguardo raggiunto. Il Chelsea è il passato, giovedì ci sarà il futuro da scrivere. E a proposito di Premier, Smalling una finale (di Europa League) con Mourinho l’ha già giocata (e vinta) ai tempi del Manchester United nel 2017 contro l’Ajax. Chris ha dato la sua impronta alla difesa, contribuendo a rendere il reparto tra i migliori cinque del campionato per gol subiti (40). Il suo contratto scadrà nel 2023 e a Trigoria stanno pensando di prolungarlo di un anno.

 

Mourinho picchia forte: “Dopo 22 anni si segna ancora in fuorigioco”

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Roma's Portuguese head coach Jose Mourinho reacts during the Italian Serie A football match between AS Roma and Lazio on March 20, 2022 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Il Messaggero (S. Carina) – Era soltanto una questione di tempo. La tregua Mourinho-arbitri, con i complimenti a Sozza per la direzione di Inter-Roma, è già dimenticata. Tra Pairetto Fabbri, l’ultimo weekend calcistico dello Special One è stato lungo e indigesto.

Più che l’arbitro di Ravenna, del quale nel match pareggiato 0-0 contro il Bologna non ha condiviso il metro di giudizio, ritenuto troppo ondivago, l’obiettivo numero uno di José è diventato il fischietto di Torino, protagonista suo malgrado di Spezia-Lazio.

E così, alla prima occasione, è arrivata l’immancabile frecciata: “In 22 anni che alleno, due cose non sono cambiate. Mi riferisco alle domande su chi ha giocato e chi no e la possibilità di vincere con un gol in fuorigioco. Si poteva 22 anni fa e si può anche adesso. Perché sabato è accaduto proprio questo. Se voi volete nascondere che una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco nel 2022, allora dovete farmi nuovamente la domanda sulla prostituzione intellettuale”.

Apriti cielo. José non menziona mai la Lazio ma ci vuole molto poco a capire che il portoghese si riferisce al gol del 4-3 di Acerbi. La replica del club biancoceleste di ieri è la scontata conferma.

Pairetto torna così nel mirino. È l’arbitro che quest’anno gli ha fatto perdere maggiormente la pazienza tanto da rimediare un’espulsione in Roma-Verona dello scorso 20 febbraio. Le famose manette interiste vengono sostituite all’Olimpico dal gesto del telefono che sa tanto di passato.

Un rapporto difficile, quello con il neo-internazionale (promosso a gennaio), che già aveva avuto un precedente non felice, il 1 dicembre nel match tra Bologna Roma. In campo José protesta a lungo per l’accanimento tenuto nei confronti di Zaniolo e per l’ammonizione rifilata ad Abraham, che diffidato, sarà poi costretto a saltare la sfida contro l’Inter.

Perché se il gol di Acerbi e i due punti in più che ne conseguono dovessero poi rivelarsi decisivi nella corsa all’Europa League, chi lo andrebbe a raccontare ai Friedkin? O a Pinto che vedrebbe, inevitabilmente, il budget di mercato limitato da una nuova partecipazione alla Conference (a meno di un successo in questa edizione).

Dall’inizio della stagione, in pochi lo hanno soddisfatto. Un’ammonizione sbagliata, un rigore non concesso, un altro dato ma non fatto ripetere: da agosto ce n’è per tutti i gusti. Ma soprattutto per tutti gli arbitri. Tuttavia da Rapuano a Fabbri, passando per Guida, Orsato, Maresca, Aureliano, Chiffi, Massa, Abisso e De Feo, Pairetto fa caso a sé. Perché è riuscito ad infastidirlo anche non arbitrando direttamente la Roma.

Mourinho infiamma la volata Uefa. E la Lazio risponde

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GENOA, ITALY - APRIL 3: José Mourinho head coach of Roma reacts during the Serie A match between UC Sampdoria and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on April 3, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images)

La Repubblica (G. Cardone-A. Di Carlo) – Il duello per un posto in Europa è un derby al veleno. Tre giornate alla fine del campionato, nove punti a disposizione per arrivare quinti e ottenere l’accesso diretto ai gironi di Europa League: la sfida tra Roma e Lazio è più accesa che mai e Mourinho scarica benzina sul fuoco.

Nel post gara di Roma-Bologna, l’errore arbitrale della coppia Pairetto-Nasca – convalidata la rete in fuorigioco di Acerbi allo Spezia al 90’, determinante per il 4-3 finale – era al centro dei suoi pensieri: “Ci sono tanti cambiamenti nel calcio, però non è cambiato il fatto che nel 2022 puoi ancora vincere con un gol in fuorigioco“.

Riferimento chiaro alla “nemica” Lazio: lo Special One è furioso perché – non avendo battuto il Bologna – la sua Roma è stata raggiunta in quinta posizione dai biancocelesti proprio grazie a quel gol. Sono entrambe a quota 59: il portoghese può contare sulla differenza reti negli scontri diretti, ma l’errore di arbitro e Var – sospesi fino al termine del campionato – ha fatto arrabbiare lui e tutti i tifosi giallorossi.

Che sui social hanno sostenuto la causa del loro condottiero: “Senza il gol di Acerbi, potevamo permetterci di pareggiare a Firenze. Bravo Mou che lo fa notare”. Oppure: “Nasca e Pairetto sospesi e qualcuno si meraviglia pure di quanto dice Mourinho?”; “Così il Var diventa una farsa. Ma chi vogliono prendere in giro? Il campionato è falsato: fate ripetere la gara o levate due punti alla Lazio“.

Dall’altra parte, sorpresa per i fan biancocelesti: la Lazio stavolta ha replicato, “respingendo ai mittenti – si legge nel comunicato – le critiche e le insinuazioni, non ci presteremo mai a essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno». Qui il riferimento è a Mourinho: “La Lazio è ossessivamente nei suoi pensieri. Guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da clamorosi episodi avvenuti nella propria“.

L’addetto agli arbitri del club biancoceleste, Marco Gabriele, cita il fallo da rigore di Ibanez su Milinkovic nel derby (il risultato era 1-0): “Ci sono stati tanti errori anche con l’utilizzo del Var“. E da Formello si elencano altri torti subiti, alcuni di recente: “La spinta di Tonali su Acerbi nell’azione dell’1-2 con il Milan; il fallo su Lazzari nel gol del Torino; quello inesistente fischiato a Zaccagni nella punizione del 4-4 con l’Udinese. Tutti episodi decisivi, sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri e del Var, rispetto che altri continuano a non dimostrare“.

Gasperini: “Atalanta pesantemente penalizzata dagli episodi arbitrali. Il calcio non è più credibile”

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ROME, ITALY - MARCH 05: Head Coach Gian Piero Gasperini of Atalanta of looks on ahead of the Serie A match between AS Roma and Atalanta BC at Stadio Olimpico on March 05, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Al termine del pareggio (1-1) in casa contro la Salernitana, Gian Piero Gasperini ha parlato del tema arbitraggio, salito alla ribalta dopo il caso del gol decisivo in fuorigioco di Acerbi in Spezia-Lazio (3-4). L’allenatore dell’Atalanta ha lamentato diversi episodi a sfavore. Di seguito le sue parole a Sky Sport.

“È stato un disastro quest’anno, ma non dovete farlo dire a noi, avete le immagini, se volete tirarle fuori lo fate. Poi ieri è venuto fuori quest’altro episodio e il polverone, quello di La Spezia. Io sono mesi che non parlo più di questi aspetti. Sono contento lo abbia fatto la società, ma questo è stato uno dei motivi, non l’unico, per cui siamo qui. È stato un aspetto di una gravità assoluta, ci sono tutti gli episodi, potete divertirvi. È stato un campionato in cui non si può pensare alla malafede perché sarebbe Medioevo, ma quello che abbiamo subito è stato veramente pesante. E nel Medioevo c’erano anche dei valori, io forse sono da Medioevo. È stato esagerato quello che abbiamo subìto. Non avremo mai potuto lottare per lo scudetto, ma la mia è una squadra pesantemente penalizzata. Dobbiamo finire il campionato bene, partite come stasera poi dipendono da noi. Nel girone di ritorno alcuni hanno cambiato marcia, vedi la Salernitana e altre. Dovesse ricominciare il campionato ora per noi sarebbe molto dura stare in classifica dove siamo ora”.

Sul Var: “È difficile avere uniformità, ma ci sono tanti episodi clamorosi sbagliati come interpretazioni. Se succede a velocità normale capita e dispiace, ma quando sei davanti alla tv… Ognuno si è fatto il suo regolamento pur di giustificare certe scelte assurde. Se togli la certezza del regolamento diventa uno sport non più credibile, sui fotogrammi si può dire tutto e il contrario di tutto. Ci sono delle fazioni, non c’è più obiettività di giudizio, ognuno parteggia e poi chi ne risente è il calcio. E il calcio ora non è più credibile, perché anche a bocce ferme non c’è la stessa interpretazione sulle cose”.

Serie A, Atalanta-Salernitana 1-1. Bergamaschi a -3 dalla Roma e dal quinto posto

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BERGAMO, ITALY - MAY 02: Jose Luis Palomino of Atalanta BC challenges Simone Verdi of US Salernitana during the Serie A match between Atalanta BC and US Salernitana at Gewiss Stadium on May 02, 2022 in Bergamo, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

La 35° giornata di Serie A si conclude con il match tra Atalanta e Salernitana. Primo tempo bellissimo da parte di entrambe le squadra, l’Atalanta ci prova subito con Scalvini e Zapata, ma è la Salernitana a trovare la rete del vantaggio grazie a Ederson. Nella ripresa a pochi minuti dal fischio finale la squadra ospite perde il controllo calando nella fase difensiva, i bergamaschi ne approfittano e all’ 88′ arriva il gol di Pasalic. Convalidato dopo VAR Check. Finisce 1-1 al Gewiss Stadium di Bergamo. L’atalanta continua la sua corsa a meno tre punti dal quinto posto.

Atalanta, Marino: “Mourinho ha detto la verità. Quello che è successo toglie certezze”

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MILAN, ITALY - JULY 29: Umberto Marino of Atalanta BC attends the Serie A 2019/2020 fixture unveiling on July 29, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images for Lega Serie A)

Umberto Marino, dirigente dell’Atalanta, è stato intervistato da Sky Sport durante il pre-partita di Atalanta-Salernitana. Queste le sue parole:

Nonostante le tante occasioni sciupate potreste andare in Europa, vi sentite coinvolti?

Devo rispondere con una citazione. Tre cose non puoi nascondere, il sole, la luna e la verità. Mourinho ha detto la verità, poi si può sindacare sui modi, sui tempi, ma quel che è successo toglie certezze ai club, agli addetti ai lavori, ai tifosi. Poi bisogna dare serenità agli arbitri.

L’Arsenal vuole Abraham, Campbell: “80 milioni sono tanti e non li vale. Complimenti per i gol fatti, ora può arrivare a 30”

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SOUTHEND, ENGLAND - DECEMBER 14: Sol Campbell, Manager of Southend United looks on during the Sky Bet League One match between Southend United and Rotherham United at Roots Hall on December 14, 2019 in Southend, England. (Photo by James Chance/Getty Images)

Sol Campbell, ex difensore dell’Arsenal, è stato intervistato da Football Insider ed ha parlato anche di Tammy Abraham. Queste le sue parole:

80 milioni…

Sono un sacco di soldi e non credo che Abraham valga così tanto. È un ottimo giocatore, ma non a quel prezzo. E penso che proprio il costo del cartellino sia l’ostacolo principale per l’Arsenal. Se sarà quello, sono sicuro che il club guarderà altrove. L’avrei preso la scorsa estate. Ora ha segnato 25 gol in Italia, sarebbe un ritorno. Questo dimostra che si è subito adattato, complimenti a lui. Ma ora può arrivare a 30 gol in stagione e questo non farà che aumentare il suo prezzo.

UEFA, Russia esclusa da tutte le competizioni per la stagione 2022/23

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È arrivata una tegola per la Russia. La UEFA, tramite un comunicato ufficiale, ha escluso la Nazione da ogni competizione del prossimo anno. Di seguito la nota:

UEFA Nations League 2022/23
La Russia non parteciperà al Gruppo 2 della Lega B e sarà automaticamente classificata quarta in questo girone. Di conseguenza, verranno retrocesse al termine della fase a gironi e classificate al 16° e ultimo posto della Lega B.

UEFA Women’s EURO 2022 (torneo finale)
La Russia non parteciperà al girone C della fase finale di UEFA Women’s EURO 2022 in programma dal 6 al 31 luglio in Inghilterra e sarà sostituita dal Portogallo, avversario sconfitto dalla Russia negli spareggi.

Qualificazione europea alla Coppa del Mondo femminile FIFA 2023
La Russia non ha giocato le due partite in programma ad aprile nel Gruppo E (composto da Danimarca, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Malta e Azerbaigian) per squalifica. La Russia non parteciperà a nessuna delle successive partite di questa competizione e tutti i suoi risultati fino ad ora sono considerati nulli. Di conseguenza, il Gruppo E continuerà come un girone di cinque squadre.

Campionato Europeo Under 21 2021-23
La Russia non ha giocato le due partite in programma a marzo nel Gruppo C (composto da Spagna, Slovacchia, Malta, Lituania e Irlanda del Nord) per squalifica. La Russia non parteciperà a nessuna delle successive partite di questa competizione e tutti i suoi risultati fino ad ora sono considerati nulli. Di conseguenza, il Gruppo C continuerà come un girone di cinque squadre.

Competizioni UEFA per club 2022/23
UEFA Champions League, UEFA Europa League, UEFA Europa Conference League, UEFA Women’s Champions League e UEFA Youth League

La Russia non avrà club affiliati che parteciperanno alle competizioni UEFA per club nella stagione 2022/23. Di conseguenza, le rispettive liste di accesso alle competizioni maschili e femminili per club sono state riequilibrate secondo i principi espressi nel relativo regolamento di gara.
Inoltre, alla Russia verrà assegnato un numero di punti coefficiente equivalente al numero più basso che ha guadagnato in una qualsiasi delle ultime cinque stagioni, ovvero 4.333 punti per il coefficiente per club della federazione maschile e 1.750 per il coefficiente per club della federazione femminile ai fini del calcolo dei punti per la stagione 2022/23.

UEFA Women’s Futsal EURO 2022 (torneo finale)
La Russia non parteciperà alla fase finale (comprendente Portogallo, Spagna e Ucraina) in programma dal 1 al 3 luglio in Portogallo e sarà sostituita dall’Ungheria, arrivata seconda nel Gruppo 1 del Main Round, vinto dalla Russia.

2022/23 UEFA Women’s Futsal EURO
La Russia era stata inserita direttamente nel Gruppo 4 del Main Round. Poiché le tre vincitrici dei gironi e la migliore seconda si qualificheranno dal turno preliminare, la Russia sarà sostituita nel turno principale con la seconda classificata seconda del turno preliminare.
UEFA Futsal Champions League 2022/23

La Russia non avrà club affiliati che parteciperanno alla UEFA Futsal Champions League 2022/23.
Qualificazioni europee alla Coppa del Mondo FIFA Futsal 2024

La Russia sarà sostituita nel sorteggio della fase a gironi del Main Round dalla Norvegia, che è stata la migliore terza squadra del turno preliminare.
Gare giovanili 2022/23

La Russia non parteciperà ai Campionati Under 17 e Under 19 maschile 2022/23 e le squadre sorteggiate nel proprio girone si sfideranno in un mini-torneo a tre squadre.
La Russia non parteciperà ai Campionati Under 17 femminile e Under 19 femminile e in ogni competizione si svolgerà un mini-torneo aggiuntivo a tre squadre.
Coppa delle Regioni UEFA 2022/23

La Russia sarà sostituita dalla seconda classificata del turno preliminare nel Gruppo 1 del turno intermedio.

EURO 2028/32 Procedura di gara

Il Comitato Esecutivo UEFA ha dichiarato non ammissibile l’offerta presentata dalla Federcalcio russa (FUR) per ospitare UEFA EURO 2028 o UEFA EURO 2032, in conformità con l’articolo 16.02 del regolamento di gara Finali e fasi finali UEFA che afferma che ” ogni offerente dovrà assicurarsi di non agire in un modo che potrebbe portare la UEFA, la fase finale della UEFA o la fase finale della UEFA, qualsiasi altro offerente (o qualsiasi dipendente, funzionario o rappresentante di uno dei precedenti), la procedura di gara o il calcio europeo in discredito.”

Inoltre, “è garantita la qualificazione automatica della/e squadra/e ospitante/i (…) per un singolo ospite (…)”. Pertanto, data l’incertezza su quando sarà revocata la sospensione, l’accettazione di un’offerta del FUR andrebbe contro anche la decisione del Comitato Esecutivo UEFA del 28 febbraio 2022, che sospende tutte le rappresentative russe e i club dalla partecipazione alle competizioni UEFA partite fino a nuovo avviso, se una federazione, le cui squadre sono attualmente sospese dalla partecipazione a qualsiasi competizione UEFA, fosse autorizzata a fare offerte per ospitare un torneo sul proprio territorio.

Il Comitato Esecutivo UEFA rimarrà in attesa di convocare ulteriori riunioni per rivalutare la situazione legale e di fatto mentre si evolve e adottare ulteriori decisioni se necessario.

Cagliari, esonerato Mazzarri

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Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha deciso di esonerare il tecnico Walter Mazzarri dopo la sconfitta interna con l’Hellas Verona per 1-2 e promuovere al suo posto l’allenatore della Primavera, Alessandro Agostini. Questo il comunicato del club sardo:

Il Cagliari Calcio comunica di aver sollevato Walter Mazzarri dal suo incarico di allenatore della prima squadra“.

Fiorentina-Roma, INFO BIGLIETTI. Settore ospiti in vendita da domani al prezzo di 30 euro

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ROME, ITALY - MAY 01: Fans of AS Roma react in the crowd during the Serie A match between AS Roma and Bologna FC at Stadio Olimpico on May 01, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Partirà martedì 3 maggio alle ore 15 la vendita dei biglietti di Fiorentina-Roma, in calendario lunedì 9 maggio alle ore 20:45.

A seguito delle misure organizzative assunte in sede di Gos (Gruppo Operativo di Sicurezza), i residenti nella Regione Lazio potranno acquistarli presso la Rete vendita Ticketone esclusivamente nel Settore Ospiti – il prezzo è di 30€ – e solo se in possesso della AS Roma Card.

I tagliandi potranno essere comprati fino alle ore 19 di domenica 8 maggio.

asroma.com