Il Romanista – Lucho non cede: Osvaldo salta Firenze

Il pugno a Lamela costa un turno di stop a Osvaldo. Non sarà convocato per la trasferta di Firenze. Lo ha deciso Luis Enrique. L’attaccante potrà però allenarsi con i compagni.
E questo lo ha chiesto la squadra. La Roma ha messo tutto nero su bianco, ha scritto un comunicato, ha parlato ai suoi tifosi. Viva la trasparenza, questo è lo slogan di una società che fa della limpidezza una delle sue doti migliori. Partiamo proprio dalla nota della Roma. «In seguito – si legge – al comportamento irrispettoso tenuto a Udine, il calciatore Pablo Daniel Osvaldo sarà multato dalla società, su input dell’allenatore, con l’importo massimo consentito dai regolamenti della Lega Calcio. Contemporaneamente, l’allenatore ha disposto per il calciatore l’esclusione dalle convocazioni per la prossima trasferta di Firenze. Infine, anche per specifica richiesta dei compagni di squadra, l’allenatore ha deciso che il calciatore potrà allenarsi regolarmente con il resto del gruppo». Multato sì, fuori rosa no. Non convocabile, si può definire così lo status dell’italo-argentino. La squadra non voleva che prevalesse la linea dura. Luis Enrique la pensa diversamente. Non importa che la lite tra Osvaldo e Lamela sia originata dal profondo attaccamento alla maglia del primo, che rimproverava il secondo (e non solo lui) per non avere dato tutto con l’Udinese. Non importa che Daniel si sia scusato con Erik, che Erik si sia prodigato perché non fossero presi dei provvedimenti disciplinari nei confronti del compagno, che Heinze e Perrotta, ancora ieri, si siano esposti in prima persona per evitare il pugno di ferro. Non importa, perché Luis ha le sue regole. Un codice comportamentale che non può essere violato. Non può essere violato da nessuno. Nemmeno da uno come Osvaldo, che Lucho ha voluto fortemente alla Roma (e i fatti gli stanno dando ragione).

Dario Decoud, agente dell’ex punta dell’Espanyol, è però preoccupato. «Ci sono sempre state queste discussioni – commenta a Radio Radio prima che la società renda ufficiale la punizione – spero che il giocatore non venga “massacrato”». Secondo il suo procuratore, Pablo Daniel non ha alzato un dito contro Lamela: «Per me è normale che la Roma riprenda i giocatori. Si è fatto un casino grandissimo per una discussione». La squadra sta con Osvaldo, ma questo non vuol dire che stia contro Luis Enrique o, peggio, contro Lamela. Anzi, c’è chi è pronto a scommettere che l’episodio compatterà il gruppo e sicuramente rafforzerà il legame tra Osvaldo e Lamela. Un ruolo chiave lo ha avuto, e lo avrà ancora, Nicolas Burdisso. L’altro giorno il “Bandito” ha telefonato a entrambi. Chi sta invece con Osvaldo (ma pure qui non è detto che sia contro qualcun altro) sono i tifosi. «Osvaldo non si tocca», hanno scritto a caratteri cubitali sui muri a pochi passi dall’ingresso del Fulvio Bernardini. Il messaggio è chiaro. Ed è chiara anche la posizione della Roma. La società ha pensato che non fosse il caso di tenere nascosto l’accaduto. L’intervista di Franco Baldini a Roma Channel non è stata registrata dopo che le prime indiscrezioni sulla lite erano cominciate a circolare sui siti. Ma prima. Molto prima. Ma perché? Perché non avrebbe avuto senso fare il contrario. Occultare la notizia avrebbe probabilmente contribuito ad amplificarla. In una città chiacchierona come Roma, anzi, era quasi una certezza. Il punto di vista di Damiano Tommasi, l’Anima Candida che presiede l’Assocalciatori, in questo senso è assolutamente condivisibile: «Non è la prima volta – dice a romanews.eu – che due compagni di squadra vengono alle mani. Purtroppo succede. Credo che l’atteggiamento della Roma sia nuovo, simile a quello che vediamo in Nazionale o in altri club. L’idea è quella di portare avanti comportamenti etici e difenderli con sanzioni pesanti e questo fa da cassa di risonanza a episodi che si sono sempre verificati. La decisione di non convocare Osvaldo per la prossima partita rientra in questo atteggiamento nuovo che, ripeto, non appartiene solo alla Roma, ma è comune anche ad altri club».
Il Romanista – Daniele Galli

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