Il Romanista – Dall’Opa, risparmiati 20 milioni

Soldi già stanziati, soldi risparmiati. Si potrebbe sintetizzare così la conclusione dell’Opa obbligatoria sulle azioni As Roma.
La società, infatti, aveva stanziato 30 milioni per recuperare le quote minori ma ne ha spesi molti di meno. Ecco perché la Roma potrebbe ritrovarsi – anzi, si ritroverà – con un piccolo grande tesoretto in cassa, quasi da 20 milioni. La cordata americana, come detto, aveva previsto 30 milioni per recuperare le quote minori. Non li ha spesi. Più della metà è rimasta nelle casse sociali.
Un buon risultato (non ottimo, visto che a Trigoria pensavano di risparmiare ancora qualcosa) che consente alla Roma di avere a disposizione soldi che, in buona parte, potrebbero essere reinvestiti in altre operazioni.
Facile pensare al rinnovo di Daniele De Rossi, la priorità che la società deve affrontare in queste settimane. Qualche giorno fa Franco Baldini aveva detto: «Entro 15 giorni ci saranno delle novità».
Da lunedì quindi ogni giorno potrebbe essere quello buono. Per trovare l’accordo definitivo e, soprattutto, per annunciarlo. E chissà che il risparmio sull’Opa non possa davvero rappresentare la spinta decisiva. Le parti sono vicine: De Rossi potrebbe firmare un contratto di quattro anni da oltre cinque milioni a stagione più i premi a crescere (legati al rendimento di squadra e individuale, Nazionale compresa) e già dalla prossima settimana, quando il campionato si fermerà per l’amichevole dell’Italia di Prandelli con l’Uruguay con cui la Federcalcio festeggerà i 150 anni dall’Unità d’Italia, potrebbero essere giorni giusti per un nuovo contatto con Berti.
Di programmato non c’è ancora nulla, ma non è da escludere che l’occasione giusta possa arrivare nel giro di poco tempo. A Roma, a Milano (dove Berti si trova spesso) oppure in Toscana a metà strada. Magari in tempo per rispettare la previsione di Baldini. Questo il senso – almeno uno dei sensi possibile – di quello che i freddi comunicati finanziari riassumono con freddi numeri e cifre. L’Opa della cordata capitanata da Thomas DiBenedetto sul capitale dell’As Roma si è chiusa e Neep Roma Holding, la società partecipata dagli americani e UniCredit, arriva al 78,03% del capitale del club giallorosso.
È quanto emerge da una nota, in cui si precisa che in fase d’offerta le azioni consegnate ammontano al 10,94% dell’As Roma per un controvalore di 9,83 milioni di euro. Visto che «all’esito dell’offerta» la cordata Usa «possiede una partecipazione inferiore al 90% del capitale» dell’As Roma, si legge nella nota di Neep Roma Holding, «non si è verificato il presupposto di legge» che fa scattare l’obbligo di lanciare Opa residuale (articolo 108 del Tuf). Neep Roma Holding comunicherà il numero definitivo delle azioni portate in adesione con un avviso pubblico a pagamento sul quotidiano MF- Milano Finanza il 9 novembre.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

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