La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Tutto sommato, nessuno è stato colto di sorpresa. L’uscita dalla Borsa che non è stata possibile attivare al termine dell’Offerta Pubblica d’Acquisto non ha colto di sorpresa la nuova proprietà della Roma, che sapeva come, per tanti piccoli azionisti, mantenere il controllo dei titoli giallorossi in loro possesso rappresenta sia una questione affettiva, sia una maniera per esprimere fiducia nel nuovo corso.
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Ma l’ipotesi del «delisting» non è stata accantonata. Varata pochi giorni fa la ricapitalizzazione da 210 milioni, la famiglia Friedkin potrebbe salire nella quota di controllo del club giungendo così a sfondare quel muro del 90%.