Non solo Darboe: c’è Zalewski-Bove

Corriere dello Sport (R. Maida) – E sono sette. Quant’è bella la Roma dei giovani, che allunga la sua linea verde e la allaccia alla speranza per l’avvenire. Sette baby della Primavera sono saliti sull’ascensore per il territorio dei grandi, in questa stagione che sta diventando un trailer per il film di Mourinho.

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Contro il Crotone è toccato a Edoardo Bove, centrocampista classe 2002, esordire con la prima squadra. Lo meritava dopo tanta sfortuna, un infortunio dietro l’altro, quasi un anno perso per colpa dei problemi fisici e del Covid che ha paralizzato i vivai. È però giocatore molto considerato dalla società, che un’estate fa ne bloccò il trasferimento al Napoli e poche settimane dopo gli rinnovò il contratto. “Sto vivendo un’emozione grandissima – racconta Edoardo -, questo è uno dei passi che si sognano sin da piccoli. Spero sia per me un punto di partenza in una carriera che mi auguro possa durare il più a lungo possibile“.

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Era pure destino che la prima volta in Serie A cominciasse in contemporanea con Nicola Zalewski, già brillante protagonista giovedì scorso in Europa. L’azione del 5-0 contro il Crotone profuma già di futuro: parte da Bove e viene rifinita da Zalewski, che serve il pallone giusto a Mayoral. “È merito del lavoro che facciamo durante la settimana – ricorda Bove – di questo dobbiamo essere grati allo staff della Primavera e della prima squadra. Noi possiamo solo raccogliere i frutti di quello che ci viene insegnato“.

 

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