Nodo medici: chi copre?

Corriere dello Sport (A. Ramazzotti) – Il Comitato Tecnico Scientifico ha modificato il protocollo sanitario per la ripresa degli allenamenti e la linea della Figc sembra quella di accettare le condizioni, pur di poter tornare a giocare. I vari paletti però suscitano non poche perplessità tra i medici sportivi, chiamati a dover fare tamponi ai tesserati ogni 4 giorni, condizione difficilmente sostenibile per tutti. A questo va aggiunta la responsabilità, civile e penale, che si assumeranno i dottori in caso di danni da Covid-19 ai giocatori, un peso considerato da molti troppo gravoso. Proprio per questo si cerca uno scudo penale fornito dallo Stato, che al momento risulta complicato. Di seguito, il pensiero di Amedeo Baleari, medico sociale della Sampdoria intervenuto a Rai Sport:

Ci sembra abbastanza strano sentir parlare di responsabilità penale dei medici e prima di arrivare a situazioni estreme come scioperi o dimissioni di massa (i colleghi della B le hanno già ipotizzate, ndr), chiediamo semplicemente di essere ascoltati“.

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